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sabato 1 agosto 2009

Le aziende lodigiane che costruiscono la centrale

Bertonico. Più di 150 gli operai attivi nel cantiere di Sorgenia.
Le imprese lodigiane al lavoro per dare vita al “colosso d’acciaio”.
Rassegna stampa - Il Cittadino di oggi, Greta Boni e Cristina Vercellone.

Bertonico - In questo momento numerose imprese lodigiane si stanno rimboccando le maniche per costruire il “gigante d’acciaio”. Il cantiere che realizzerà la centrale turbogas targata Sorgenia, nell’area ex Gulf di Bertonico e Turano, va avanti a tutta velocità e per alcune imprese rappresenta una boccata d’ossigeno in un periodo di profonda crisi.
Riuscire a stabilire con precisione quante aziende del territorio si trovano già al lavoro è impossibile, Sorgenia ha fatto sapere che 14 protagonisti stanno prestando la loro manodopera in cantiere e, fra questi, 7 arrivano dal Lodigiano. Si tratta di Colombo Severo di Borgo, Platti Costruzioni generali sempre a Borgo, Tenca Costruzioni di Cavenago, Michelino Rizza di Bertonico, Impianti Forlani di Cornegliano, Tecnim Srl di Codogno e Geos, il Consorzio di imprese riunite che sta realizzando le opere di urbanizzazione. La manodopera lodigiana mobilitata dalle aziende dovrebbe aggirarsi intorno ai 150 lavoratori.
In realtà, le attività produttive coinvolte nella costruzione dell’impianto sono molto più numerose, perchè alcune imprese coinvolgeranno a loro volta altri protagonisti, come testimonia l’esperienza di Forlani Impianti, l’azienda che ha come titolare il presidente di Confartigianato, Massimo Forlani. «Il mio ruolo è soprattutto quello di un “capo cordata” - spiega -, perchè l’obiettivo è quello di coinvolgere altre aziende che possano lavorare con me. Nelle prossime settimane, per esempio, saranno coinvolte quattro o cinque aziende, per un totale di 20-25 persone. Ci stiamo occupando della realizzazione degli impianti elettrici, per ora sono state completate tutte le parti elettriche di cantierizzazione, quelle che servono per dar luce al cantiere o per l’alimentazione delle gru».
Tra i diversi interventi, è stato terminato anche il sistema di controllo accessi della zona, alcuni componenti portano la firma di Zucchetti, la software house famosa in tutto il mondo che negli ultimi tempi si è specializzata nella sicurezza per gli stadi. Non solo, la Montubo di Casale si sta occupando della carpenteria pesante, la Frigotermica di Cornegliano delle macchine per il sistema di climatizzazione, la Mammone di Lodi del montaggio degli impianti anti-incendio, un elenco a cui sicuramente seguiranno altri nomi. Ivri e Pulinet, infine, sono alle prese con la sicurezza del cantiere e con le pulizie.

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