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giovedì 2 luglio 2009

La proposta del PGT per il Plis del Brembiolo

È previsto un consistente ampliamento del parco.

Riportiamo quanto contenuto nel documento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del PGT.
« Il Documento di Piano propone l’ampliamento del PLIS del Brembiolo. Attualmente la superficie totale del Plis del Brembiolo è pari a 546 ettari così suddiviso: 183 di Casalpusterlengo, 41 di Fombio, 50 di Somaglia, 272 di Brembio. L’ampliamento proposto interessa una superficie di 82 ettari, per complessivi 354 ettari su Brembio.
Nello stralcio di cartografia di piano sotto riportato, sono evidenziate anche alcune superfici di "cucitura" che si trovano a ridosso del centro abitato e che servono a mantenere integro il "corridoio" del Plis che nella prima soluzione risultava spezzato dal centro urbano. Sono riportati i nuovi tratti di pista ciclabile proposti dal piano. Gli effetti attesi dalla proposta di ampliamento del PLIS sono ovviamente solo positivi, in termini di potenziamento della connettività ecologico-ambientale e in termini di qualità paesaggistico-territoriale. L’ampliamento tende ad inglobare la Cascina Monasterolo, già indicata nel PTCP vigente di interesse, inclusa nel progetto provinciale G14.»


Il progetto G14 prevede la salvaguardia dell’Oratorio di San Michele, della Cascina Monastirolo I o Superiore, del Mulino da Nasso e della Cappella del Santo Crocifisso in un ambito inserito nella rete dei valori ambientali di secondo livello. Gli enti coinvolti nel progetto sono la Provincia di Lodi, l’Amministrazione comunale di Brembio e le Amministrazioni comunali facenti parte dell’Ambito di Pianificazione Concertata.

Gli obiettivi progettuali sono i seguenti:
-- Salvaguardia dei beni storico architettonici localizzati in ambito extraurbano: Oratorio di San Michele (vincolato ai sensi del D.Lgs 42/04), Cascina Monastirolo I o Superiore e Cascina Monastirolo II o Inferiore (vincolate dal P.T.P.R.) e Mulino da Nasso e Cappella del Santo Crocifisso (P.R.G.). Lo strumento urbanistico del Comune di Brembio dovrà prestare attenzione al contesto ambientale in cui questo elemento si colloca ed alle potenziali connessioni dello stesso con la rete dei valori ecologico-ambientali. In particolare si predisporranno opportune aree di salvaguardia, finalizzate alla “creazione/conservazione di coni visuali”, per tutti quei beni che per localizzazione, consistenza e significato storico si configurano come elementi paesistici rilevanti.
-- Salvaguardia per mantenimento della continuità ecologica della rete dei valori ambientali individuate dal corso e dalla fascia delle rogge presenti; questi elementi rappresentano ambiti idonei all’attivazione delle procedure per il riconoscimento di P.L.I.S.
-- Tutela paesistica e delle aste della rete dell’assetto idraulico agrario presenti, che configura un’area a forte caratterizzazione morfologica, che deve essere sostenuta da politiche tese ad evitare una crescita indiscriminata della monocoltura e la perdita di un documento della memoria storica quale il tracciato delle linee della orditura della rete irrigua e di organizzazione della rete agricola. Il P.T.C.P. affida un ruolo importante al Piano Agricolo Triennale ed al Piano di indirizzo agricoloforestale, strumenti per lo sviluppo del settore agricolo e forestale e per la verifica locale degli effetti territoriali delle politiche Comunitarie; in particolare il Piano Agricolo Triennale esso è proposto in attuazione del Programma Regionale di Sviluppo, e prevede la definizione dei Programmi di Orientamento Strategico per l’Agricoltura, in coerenza con le indicazioni del Piano di risanamento delle acque e dei Programmi Provvisori di Bonifica redatti dai Consorzi di Bonifica e di Irrigazione.
Questa la descrizione dei temi progettuali contenuti nella scheda di progetto:
-- Presenza di un’area della rete dei valori ambientali costituito da aree che presentano significativi valori paesistico-ambientali individuata dal corso delle rogge presenti. Si tratta di un ambito lineare che, poiché svolge un fondamentale ruolo di connessione tra le differenti aree verdi provinciali, è caratterizzato da livelli di salvaguardia e di progettualità elevati per la tutela del patrimonio naturale residuo e l’incremento dello stesso laddove mancante.
-- Presenza di un’asta della rete dell’assetto idraulico agrario che configura un’area a forte caratterizzazione morfologica.

PGT ed espansione industriale: l’AT3

L’insediamento industriale previsto per Brembio.

Se, per quanto riguarda l’espansione edilizia, i comparti CRU1 e CRU2 non sollevano perplessità o sconcerto e così parzialmente l’area di trasformazione AT1; se qualche domanda si pone sull’opportunità di un’area come l’AT2 per la sua collocazione; se complessivamente tutta la notevole volumetria prevista solleva interrogativi a fronte di un’affermazione che sarebbe richiesta dalla domanda interna del paese, che intende così giustificarla; tutto questo è nulla se confrontato con lo sconcerto quanto ad impatto sul paese per un’area di trasformazione così vasta come l’AT3, a fronte oltretutto nel documento di piano di modifiche scarse o non significative relative al comparto della viabilità. Ma vediamo le caratteristiche dell’area così come descritte nella bozza del Documento di Piano.
L’area di trasformazione AT3, ambito industriale sovracomunale che si trova nella parte nord-est del comune, in contiguità con il polo produttivo esistente a ridosso del confine con Secugnago, si pone l’obiettivo generale di implementare l’offerta di spazi per la produzione privilegiando attività di interesse sovracomunale. L’intervento prevede la realizzazione di un polo industriale destinato ad accogliere funzioni logistiche. Il comparto è costituito da unità minime di intervento. Questi alcuni numeri: la superficie totale è pari a 170.260 mq su cui possono essere costruiti edifici fino ad un’altezza massima di 10 m. Le aree pubbliche minime saranno pari al 40% della superficie globale, di cui 80% aree pubbliche destinate a verde e 20% destinate a parcheggio.
Nei criteri di progettazione è indicata la realizzazione di una fascia di verde con funzione di mitigazione degli impianti prodotti dalla nuova area industriale, che dovrà essere realizzata con le dimensioni e la localizzazione previste dagli elaborati grafici del Piano.
L’area è attualmente coltivata. La classe di valore agronomico dei suoli è 2; la classe di valore naturalistico dei suoli è “basso”. Per quanto riguarda i vincoli ambientali:
-- Classe di fattibilità geologica (Tav. 5a studio geol.): in parte 3 a, con consistenti limitazioni (zona vulnerabili ai nitrati di origine agricola, falda a meno di 2,5 m). È richiesta l’esecuzione di indagini geotecniche che definiscano le condizioni di fattibilità dei singoli interventi. A ridosso di zona in classe 3f, potenzialmente interessata da inquinamenti di origine industriale.
-- Classe di valore agronomico 2: presenza della Roggia Caragnone (fascia di rispetto 10 m).
Gli effetti predominanti attesi secondo la VAS sono i seguenti: consumo di suolo agricolo; aumento del consumo di risorse energetiche e idriche; impermeabilizzazione di suolo oggi vegetato; aumento degli abitanti teorici; aumento del carico all’impianto di depurazione; possibili nuovi scarichi idrici; emissioni in aria da riscaldamento e traffico indotto, possibili inquinanti da attività insediata; potenziale inquinamento al suolo; derivati impatti sul sistema acque; aumento rumore e inquinamento luminoso; aumento del traffico indotto e impatti derivati.
L’area di trasformazione inoltre si trova nelle vicinanze del sito da bonificare in comune di Secugnago.
Oltre alla fascia verde prevista dal Documento di Piano, la VAS dà queste indicazioni per ulteriori mitigazioni e compensazioni: in sede di progetto attuativo si dovranno valutare soluzione di raccolta e restituzione o riuso delle acque meteoriche da coperture e piazzali, previi adeguati trattamenti; oltre agli approfondimenti su impatto acustico e inquinamento luminoso ai quali saranno sottoposte le attività insediate, il piano potrebbe favorire l’attivazione di Aree Ecologicamente Attrezzate, che comprendano sia i nuovi insediamenti che quelli esistenti; le compensazioni ambientali definite in sede di piano attuativo, dovranno essere infine correlate agli interventi di potenziamento del corridoio del Brembiolo.

La Pro Loco per il Telefono azzurro

Dalle bacheche e dall’albo pretorio.

Dalla bacheca della Pro Loco
Continua l’operazione trasparenza della Pro Loco Brembio. Nella bacheca dell’associazione turistica oggi è stata affissa copia della ricevuta di bonifico effettuato in favore di S.O.S. Telefono Azzurro onlus. Nella causale si legge “Candele secondo bonifico più contributo partecipanti alla gita di Parigi di maggio 2009”. La cifra versata è di 340 euro. Le attività della Pro Loco, dunque, oltre che offrire al paese una serie di iniziative interessanti, producono beneficenza. Un doppio merito che va riconosciuto alla associazione.

Dall’albo pretorio
Il Comune di Brembio comunica che in seguito all’adesione al piano provinciale per il contenimento delle nutrie, giovedì 2, giovedì 9 e mercoledì 15 luglio dalle ore 6.00 alle ore 24.00 si procederà con armi da caccia all’abbattimento delle nutrie sul territorio comunale.

Dalla bacheca dello “Strillone”
Nella bacheca è pubblicato l’intervento del capogruppo di “Brembio che cambia”, Giampietro Tonani, letto in Consiglio comunale in riferimento al punto all’o.d.g. “Approvazione Pluriennale degli Interventi del P.L.I.S. del Brembiolo”, che conteneva una serie di proposte per valorizzare localmente il parco. Il presidente del Consiglio aveva invitato a riproporre le proposte in sede idonea, cioè al momento della discussione delle linee programmatiche dell’amministrazione, in quanto l’intervento esulava dall’oggetto in questione che si riferiva all’approvazione da parte del Comune di Brembio del piano formato dall’organismo sovracomunale che gestisce il P.l.i.s. Poiché è in previsione la pubblicazione di un nostro articolo sul parco sovracomunale del Brembiolo, discuteremo in quella sede anche le proposte della minoranza guidata da Tonani.

Stasera il PGT illustrato alla popolazione

L’appuntamento presso il chiostro del Palazzo Andreani.
Iniziati i lavori di costruzione del parco giochi di via Caravaggio.
Fotopost.

Questa sera, alle ore 21, l’amministrazione illustrerà il Piano di Governo del Territorio (PGT), il nuovo strumento urbanistico che va a sostituire il Piano Regolatore Generale (PRG) e che traccia lo sviluppo e gli obiettivi di crescita del paese, delineando nel contempo a partire dalla realtà attuale quella futura. L’incontro con la popolazione si terrà presso il chiostro del Palazzo Andreani, come la fotografia sottostante di questa mattina indica, mostrandone i preparativi per l’assemblea. L’argomento in discussione è importantissimo per tutta la popolazione ed è, dunque, auspicabile una consistente partecipazione da parte della cittadinanza.
Come testimoniano le foto pubblicate sotto, sono iniziati i lavori per la costruzione del nuovo parco giochi di via Caravaggio. Al momento, come si nota, è stata recintata l’area e tracciati i limiti dei percorsi e degli scavi.


Via ai saldi in provincia da sabato

Greta Boni con un articolo su Il Cittadino di oggi ci racconta che i negozianti sperano in un buon successo e in tanti affari. Secondo la Confcommercio ogni famiglia spenderà di media 240 euro. È febbre da saldi. Via al conto alla rovescia: sabato in provincia cominciano le vendite a prezzi scontati.
Rassegna stampa.

Il conto alla rovescia è iniziato, mancano solo due giorni e i negozi apriranno le porte ai saldi. Con la crisi in agguato è possibile che molti lodigiani prendano d’assalto i punti vendita della città, nella speranza di portare a casa le tante agognate “griffe” a un prezzo stracciato (o quasi). Gli addetti ai lavori incrociano le dita, ma le previsioni delle associazioni di categoria sono per lo più positive: «Per quest’anno, nonostante le difficoltà economiche – afferma Carlo Alberto Panigo, commissario dell’Unione del commercio per la provincia di Lodi –, ci auguriamo una buona propensione agli acquisti da parte delle famiglie, anche se la loro incidenza percentuale sul complesso delle vendite a prezzo pieno dovrebbe rimanere pressoché costante». Sulla stessa lunghezza d’onda le parole del segretario generale, Bruno Milani: «Le aspettative degli operatori restano buone, anche perché le vendite a prezzi scontati rappresentano pur sempre un’opportunità per realizzare liquidità».
Secondo le stime dell’ufficio studi Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media poco più di 240 euro, per un valore complessivo di circa 3,6 miliardi di euro. Su tutto il territorio nazionale, il valore dei saldi estivi si aggira intorno ai 3,6 miliardi di euro, incidendo per il 12 per cento sul fatturato totale dei commercianti. Inoltre, sono 14.784.720 su 24.641.200 le famiglie italiane che coglieranno l’opportunità di risparmiare.
Come sempre, però, i clienti devono fare attenzione alle fregature e conoscere tutte le regole previste per legge. Ecco un piccolo “vademecum” per destreggiarsi fra capi d’abbigliamento e scaffali:
-- Cambio della merce. La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso, per il commerciante scatta l’obbligo della riparazione o della sostituzione del capo, se questo dovesse essere impossibile, si dovrà passare alla riduzione o alla restituzione del prezzo pagato. Il cliente è però tenuto a denunciare il difetto entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Il cliente ha il diritto di provare i capi per verificare la taglia e il gradimento del prodotto; sono esclusi dalla facoltà di prova i prodotti che rientrano nella categoria della biancheria intima e quei prodotti che per consuetudine non vengono normalmente provati.
-- Pagamenti. Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione. I capi proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda, inoltre devono essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di mettere in vendita anche capi che non appartengono alla stagione in corso.
Il negoziante ha l’obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
Le catene di negozi che effettuano saldi si impegnano a mettere in commercio gli stessi prodotti agli stessi prezzi; la variazione può essere praticata contemporaneamente in tutti i punti vendita.
-- Riparazioni. Se il costo per l’adattamento o la riparazione dei capi acquistati è a carico del cliente, l’operatore commerciale deve darne preventiva informazione al cliente e deve esporre un cartello informativo a proposito.Eventuali contenziosi fra consumatori e imprese che aderiscono a “Saldi chiari” saranno esaminati e giudicati dallo sportello conciliazione, istituito dalla Camera di commercio di Milano. In tutta la Lombardia, i saldi si concluderanno il primo settembre.