La prima parte di un lungo articolo sul primo Consiglio Comunale
Il sindaco, dopo aver conferito le deleghe agli assessori e l’incarico di seguire particolari materie amministrative ai consiglieri della propria maggioranza, come riportato in un precedente post, ha esposto a grandi linee le intenzioni della nuova amministrazione, sottolineando alcuni aspetti di maggiore attenzione e ricordando, com’è prassi, che il Consiglio comunale sarà chiamato entro 120 giorni ad approvare le linee programmatiche del nuovo governo comunale.
Ma prima d’ogni altra indicazione ha inteso a precisare la situazione sottolineando che il programma amministrativo così come i ruoli nel nuovo Consiglio sono frutto di “un risultato elettorale chiaro, forte, che ha assegnato responsabilità precise ai consiglieri comunali che siedono qui”. Ed ha aggiunto: “Ognuno di noi ha dei doveri. Non ci sono vincitori o sconfitti, ci sono dei rapporti che sono segnati in maniera chiara. Questo mi fa dire una prima cosa subito. È evidente che un consenso di questo tipo fortemente espresso ci obbliga a dire che proseguiremo in modo forte e chiaro sulla strada del programma. Il programma noi lo faremo, lo faremo e non avremmo tentennamenti in questo”. Naturalmente le istanze delle minoranze saranno ascoltate, ha assicurato il sindaco, perché “lo dico subito, rivolgendomi ai consiglieri, ai signori consiglieri dell'opposizione, noi abbiamo il dovere in democrazia e il piacere di tener conto di opinioni diverse, di critiche, anche aspre, che si svolgeranno all'interno di un dibattito, ripeto ancora democratico” in quanto una parte del paese più piccola, ma non per questo meno importante, farà sentire attraverso l’opposizione il desiderio che alcuni contenuti dei programmi elettorali che ha votato siano presi in considerazione. Su punti comuni, seppure espressi con sfumature diverse, sarà più facile trovare l’accordo, non così su aspetti fortemente dissonanti. E ha continuato: “Allora io dico subito all'opposizione, faccio magari un gesto magari simbolico, noi da oggi tendiamo la mano a tutti e teniamo ben aperte le orecchie alle loro e alle vostre proposte perché sono le proposte di una parte del paese. Sono anche franco nel dire che non ci aspettiamo sconti, perché così deve essere; e non ne faremo, perché così dev'essere, ma nell'ambito di un ragionamento democratico perché questo è un consesso democratico. E perché, andando subito nel cuore del nostro programma di mandato, per noi un comune popolare solidale e soprattutto coeso è un comune dove le idee si confrontano, sono tutte uguali, sono tutte legittime, sono tutte importanti anche quelle dell'ultimo degli ultimi va accolta con attenzione”. Ogni istanza, insomma, “va vista, va ragionata e poi ognuno prende le sue decisioni senza sconti”. Dopo aver messo così a posto le cose (“Questo è il nostro modus operandi che vogliamo portare all’attenzione di tutto il Consiglio comunale qui e all’assemblea dei votanti”) ed assegnato ad ognuno il proprio posto e ruolo, il sindaco Sozzi ha iniziato ad illustrare il programma. Ma questo, per motivi di lunghezza, sarà argomento del prossimo articolo.
(1 - continua)