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mercoledì 17 giugno 2009

Ultimo atto, una tragedia

Le elezioni comunali a Brembio

Sulle elezioni comunali di Brembio di quest’anno non c’è molto da almanaccare in quanto la vittoria del candidato sindaco Giuseppe Sozzi è stata realmente “bulgara”. Nel grafico seguente i numeri e le percentuali del voto. Erano 2031 gli iscritti al voto, ma hanno votato 1657 cittadini per una percentuale pari all’81,6%. Le schede bianche sono state 37, quelle nulle 37.


Più interessante per la riflessione è raffrontare il bacino di voto “sicuro” dei tre candidati con il risultato definitivo, come viene fatto nel successivo diagramma. I numeri indicati per le tre liste nelle europee e nelle provinciali sono ottenuti come segue: Sozzi (Pd + Idv + Bonino-Pannella), Milanesi (Pdl + Lega + Udc + Fiamma), Russo (Prc e Pdci + Sinistra e Libertà). Non si è presa in considerazione l’aggiunta dei voti di Fn al “pacchetto” di Milanesi. Se così si facesse, la linea evidenzierebbe maggiormente la caduta. Inoltre i voti della Lega sono stati conteggiati come “sicuri” perché tale era l’affermazione del candidato sindaco.

Come si è notato dal grafico, Milanesi non solo non ha guadagnato alcuno dei voti fuori da questo conteggio, ma, considerando le altre due elezioni, non ha avuto il voto della Lega e parte del voto di centro e centrodestra, che è andato al sindaco uscente Sozzi. Più regolare il voto, invece, dato a Rosaria Russo e alla sua lista, storicamente parte del panorama politico brembiese.
Il voto ha espresso sindaco Giuseppe Sozzi e questo consiglio comunale: Valentina Casella, Giuseppe De Lazzari, Marco Minoia, Giuseppina Ciserani, Francesco Marazzi, Paolo Guarischi, Margherita Fusar Poli, Pietro Commissari (Lista 3 – Comune popolare solidale); Giovanni Milanesi, Filippo Milanesi, Giampietro Tonani (Lista 1 – Brembio che cambia); Rosaria Russo (Lista 2 – Rifondazione – Comunisti italiani – Sinistra europea). L’assetto definitivo del Consiglio sarà determinato nella sua prima riunione, essendo possibili dimissioni di eletti. In quella seduta il rieletto sindaco indicherà anche la composizione della sua giunta che, scanso sorprese dell’ultima ora, sarà formata da tre assessori esterni, gli ex assessori del Pd dell’ultimo mandato, e dalla neoeletta Giuseppina Ciserani.

All’inizio abbiamo usato l’aggettivo “bulgara” per la vittoria di Sozzi. Per capire cosa si intendeva dire, si guardi l’ultimo grafico che chiude questo articolo. Eloquentissimo.

Il campanello d'allarme

Le provinciali 2009 a Brembio

Il risultato del voto per le provinciali rappresentava il campanello d’allarme di quello che sarebbe successo poche ore dopo, cioè la disgregazione di quei potenziali 800 voti che potevano determinare il cambiamento alla guida dell’amministrazione comunale di Brembio.
Il candidato presidente uscente Felissari non solo manteneva i 772 voti “potenziali” di sinistra e centrosinistra, ma addirittura li incrementava (26 voti essendo presente la lista del Pcl non collegata). Foroni otteneva 654 voti. Se a questi si sommano i voti dell’Udc di Arcaini, 86, e i voti di Forza nuova di Invernizzi, 29, si arriva ad un totale di 769 voti.
Se il rapporto sinistra-centrosinistra / centro - centrodestra alle europee era 772/800, alle provinciali si ribalta: 798/769.
In sintesi i voti riportati a Brembio dai candidati presidenti alla Provincia di Lodi: Felissari Lino Osvaldo 782 (49,90%), Foroni Pietro 654 (41,74%), Arcaini Giacomo 86, Invernizzi Gianmario 29, Carelli Gianfranco 16, Mascherpa Ferdinando 0.
Il voto delle provinciali può essere utile per altre considerazioni, ad esempio per determinare il voto “militante” dei partiti presenti o che comunque sono rappresentati a Brembio o lo sono stati in un passato recente: Il Partito democratico ha riportato 512 voti, Rifondazione comunista e Comunisti italiani hanno ottenuto 133 voti, il Popolo della Libertà 318 voti, l’Udc 82.

Un discorso particolare andrebbe fatto sul voto della Lega (201) e dell’Idv (47), ma avremo modo di tornarci. Per concludere, già dai dati delle provinciali si vedeva che un cambiamento alla guida dell’amministrazione comunale si faceva in queste elezioni estremamente improbabile in quanto la perdita di voti della lista di Sozzi, sostenuta dal Pd, dovuta alla lista di Rifondazione della Russo, sarebbe stata ampiamente compensata dai voti attribuiti alle provinciali alla Lega, come già in passato era avvenuto. Detto fatto.