La seconda parte di un lungo articolo sul discorso d'insediamento del sindaco
“Noi crediamo che per far funzionare il comune ci debba essere un rapporto sereno e possibilmente costruttivo tra le diverse anime tra le diverse idee, maggioranza, opposizione, cittadini”, ha sottolineato Sozzi passando poi all’aspetto delle sinergie sovracomunali: “Ci sono stati dei cambiamenti importanti nel nostro territorio, la Provincia ha cambiato segno politico, alcuni comuni confinanti hanno cambiato sindaco. Io credo che questo sia il sale della democrazia, non è una cosa che ci preoccupa perché noi continueremo a perseguire comunque la strada dell'associazionismo e la collaborazione sovracomunale tra enti; quindi noi ci aspettiamo un rapporto proficuo leale e aperto con la Provincia di Lodi. Abbiamo già avuto modo con l'assessore all'istruzione di verificare una buona disponibilità da parte delle nuove istituzioni di Secugnago, che fa ben sperare; e a breve porteremo avanti [i contatti con] Casalpusterlengo che è l'altra pedina importante del nostro distretto”. Sozzi spiegando l’importanza delle sinergie sovracomunali ha aggiunto: “È importante che si ricerchi, al di là delle varie differenze dei bisogni e degli aspetti dissonanti [nel modo di vedere] le cose, una collaborazione per il bene comune; e quindi noi proseguiremo su questa strada, continueremo in modo instancabile [a ricercare] la collaborazione con tutti quelli che questa collaborazione la vorranno, andando oltre le differenze, andando oltre i pregiudizi, che a volte magari possono anche esserci, per il raggiungimento dello scopo più alto che è il bene comune”.
Sostegno al volontariato, dunque, e ricerca d’una collaborazione continua nel tempo con gli altri enti locali del territorio, questi i binari su cui fa correre la macchina comunale. Venendo, quindi nello specifico del programma amministrativo ha annunciato che da subito la priorità sarà l’adozione e successivamente l’approvazione del Pgt, del Piano di governo del territorio, lo strumento urbanistico voluto dalla legge regionale che regolerà nel futuro lo sviluppo di Brembio sotto tutti gli aspetti, non solo quelli edilizi. Uno strumento, dunque, importantissimo che non è un banale piano regolatore, ma qualcosa di molto di più in quanto fotografa lo stato attuale della comunità e ne delinea regolamentandole le possibilità di crescita. Che il Pgt, pronto da tempo ma tenuto profilatticamente nel cassetto in vista delle urne, sia stato lo strumento della vittoria elettorale è confermato dalle prime anticipazioni del sindaco nel suo discorso quando ne ha sottolineato l’importanza “perché è prevista un'area di sviluppo industriale importante, perché sono previste espansioni residenziali importanti, un piano di servizi importanti”. Prima della definitiva approvazione del Piano, questo sarà illustrato alla cittadinanza in una assemblea pubblica.
Il sindaco ha poi affrontato la questione della sicurezza sociale e dell’immigrazione: “Io credo che la maggioranza ha la forza e la determinazione, già dimostrata in passato da alcuni di noi, di affrontare questo tema a viso aperto, senza mettere la testa sotto la sabbia”, ribadendo quanto scritto nel programma con cui questa maggioranza si è presentata agli elettori: “Vogliamo una comunità che sappia distinguere quando bisogna essere «duri» e quando invece è necessaria la dolcezza della «conoscenza» come strumento di crescita ed integrazione”. Queste, dunque, le modalità con cui verrà affrontato il problema: “Lo affronteremo se necessario con la durezza mettendo in atto tutti gli strumenti soliti, telecamere, la collaborazione con le forze dell'ordine, ricorreremo anche a istituti privati, la collaborazione con altre polizie locali, ma soprattutto chiederemo la collaborazione dei cittadini”. E Sozzi così spiega quest’ultimo aspetto: “Questo cosa significa? Significa che una partecipazione attiva con le forze dell'ordine e con il Comune su situazioni che possono essere di disagio è una cosa importante” per la tutela dell’ordine e per chi governa, collaborazione che va realizzata attraverso le segnalazioni dei cittadini, cui il Comune cercherà di dare una risposta intervenendo là dove possibile. E da parte sua, come sindaco, ha dichiarato che userà tutti gli strumenti che la legislazione nazionale mette in mano ai primi cittadini in tema di sicurezza: “Li userò perché credo che il controllo di chi viene accolto dalla comunità, cioè chiedere a chi viene qui chi sei, cosa vuoi fare e chiedergli di comportarsi bene, sia un dovere d'un sindaco e non sia un segno di aggressività d'una parte”. Perché: “Una comunità solidale è quella comunità che accoglie chiunque ma ha anche il coraggio di chiedergli chi sei, perché le regole vanno rispettate da tutti. E per far rispettare le regole a tutti bisogna che tutti siano messi sullo stesso piano e non ci siano sconti per nessuno”.
(2. - continua)