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lunedì 9 novembre 2009

BlogNotte - La Rinascita

Blog Notte
La Rinascita

9 novembre 2009


Cronologia del movimento operaio italiano 1853 - 1920.
17-19 ottobre 1853. Asti. Si riunisce il primo Congresso delle Società operaie del Regno di Sardegna. Il movimento è dominato dai liberali moderati.
27-29 settembre 1861. Firenze. Nel Congresso delle Società operaie hanno il sopravvento i democratici. Il movimento delle Società operaie si scinde nelle due correnti: democratica e moderata.
28 ottobre 1864. Londra. Fondazione della I Internazionale.
4-6 agosto 1872. Conferenza di Rimini. Viene fondata la Federazione italiana della Internazionale, con indirizzo anarchico, bakuniniano.
27 luglio 1879. andrea Costa pubblica sulla Plebe la lettera Ai miei amici di Romagna con la quale passa dall'anarchismo al socialismo.
Agosto 1881. Rimini. Viene fondato il Partito socialista rivoluzionario di Romagna.
17 maggio 1882. Milano. Nasce il Partito operaio italiano.
26 luglio 1885. Forlì. Nel suo terzo Congresso il Partito socialista rivoluzionario di Romagna assume il nome di Partito socialista rivoluzionario italiano.
6-8 dicembre 1885. Congresso di Mantova. Il Partito operaio italiano si fonde con la Confederazione operaia lombarda.
14-21 luglio 1889. Parigi. Fondazione della II Internazionale.
2-3 agosto 1891. Congresso di Milano. Il Partito operaio italiano si fonde con la Lega socialista milanese, capeggiata da Filippo Turati.
14-15 agosto 1892. Congresso di Genova. Fondazione del Partito dei lavoratori italiani.
29 giugno - 1 luglio 1893. Parma. Primo Congresso delle Camere del lavoro. Costituzione della Federazione delle Camere del Lavoro.
8-10 settembre 1893. Congresso di Reggio Emilia. Il Partito dei lavoratori assume il nome di Partito socialista dei lavoratori italiani.
13 gennaio 1895. Congresso di Parma. Si stabilisce il principio dell'adesione personale al partito. Il partito prende il nome di Partito socialista italiano.
25 dicembre 1896. Milano. Esce il primo numero dell'Avanti!
1899-1900. Roma. I socialisti sostengono e vincono alla Camera la grande battaglia dell'ostruzionismo contro le leggi liberticide proposte dal governo Pelloux.
15 settembre 1904. Primo sciopero generale nazionale.
Agosto - settembre 1906. Milano. Si costituisce la Confederazione generale del lavoro.
19-23 settembre 1908. Congresso di Firenze. Viene espulsa dal Partito socialista la corrente sindacalista rivoluzionaria.
7-10 luglio 1912. Congresso di Reggio Emilia. Viene espulsa dal Partito socialista l'ala destra riformista capeggiata da Bissolati e Bonomi.
26-29 aprile 1914. Congresso di Ancona. sono espulsi dal Partito socialista i massoni.
5-8 settembre 1915. Zimmerwald. si riunisce la prima conferenza internazionale dei partiti socialisti contrari alla guerra. Il P.S.I. vi partecipa.
2-6 marzo 1919. Mosca. fondazione della III Internazionale. Suo primo congresso.
19 marzo 1919. La direzione del P.S.I. approva con 10 voti contro 3 l'adesione alla III Internazionale.
1 maggio 1919. Torino. Esce il primo numero dell'Ordine Nuovo, settimanale.
5-8 ottobre 1919. Bologna. Il XVI Congresso del P.S.I. approva l'adesione del partito alla III Internazionale.
20 giugno-12 luglio 1920. Mosca. Il II Congresso della III Internazionale elabora in 21 punti le condizioni per l'ammissione dei partiti alla III Internazionale.
10-11 ottobre 1920. Reggio Emilia. Convegno della frazione di «concentrazione socialista» (riformista).
20-21 novembre 1920. Firenze. Convegno della frazione «unitaria» (Serrati, Baratono) in preparazione al Congresso di Livorno.
28-29 novembre 1920. Imola. In un convegno precongressuale si costituisce la frazione comunista del P.S.I. (gruppo «Ordine Nuovo», massimalisti di sinistra e astensionisti).
28-29 novembre 1920. Imola. Convegno della frazione «per l'unità comunista» (Graziadei, Marabini) che al Congrsso di Livorno voterà insieme alla frazione comunista per la costituzione del P.C.I.
1 gennaio 1921. Torino. Esce il primo numero dell'Ordine Nuovo, (quotidiano).
15 gennaio 1921. Si riunisce a Livorno il XVII Congresso del Partito socialista italiano. Il voto sulle mozioni ha luogo il mattino del 21 gennaio con questi risultati: massimalisti 98.028, comunisti 58.783, riformisti 14.695.
La scissione del partito socialista a Livorno e la fondazione conseguente del partito comunista sono quasi contemporanee al primo affermarsi dell'attacco armato del fascismo alle organizzazioni dei lavoratori. Due mesi prima, il 21 novembre 1920, era stata cacciata, con la provocazione, con la violenza e col successivo arbitrio governativo, a Bologna, l'amministrazione socialista liberamente eletta...


Come suggerisce l'immagine, abbiamo fatto un salto temporale, lasciandoci dietro le spalle il fascismo e la lotta antifascista, la guerra mondiale, la lotta partigiana, la liberazione. Siamo nel 1951. La copertina di rinascita celebra i trent'anni del partito. Leader indiscusso è Palmiro Togliatti, che vediamo, nel video che segue, indietro nel tempo, a Mosca nel luglio del 1935, al VII Congresso dell'Internazionale comunista mentre legge il discorso di saluto a Stalin.



Facciamo ancora un salto temporale, dal Pci di Togliatti al Pci di Berlinguer, alle speranze riposte sulla figura del leader comunista di una politica italiana diversa, di un'Italia migliore.



Ma ciò che con Enrico Berlinguer sembrava possibile, con la sua morte improvvisa e il rapido mutare della situazione internazionale ed il tentativo di adeguarsi al tempo mutato, cominciò a diventare sempre più lontano. La svolta di Occhetto, e poi la sua "gioiosa macchina da guerra", aprì le porte ad un'altra storia italiana tra le possibili storie a quel tempo. Niente di meglio di "Tolleranza Zoro", di Diego Bianchi, per farci spiegare con ironica sinteticità l'evolversi della sinistra politica italiana del dopo Berlinguer.



Il video è del 25 settembre 2007. Così, dunque si è arrivati al Partito democratico. Ma andiamo avanti. Avanti. Ancora Diego Bianchi ci racconta il cammino, dalle dimissioni di Veltroni, al suo commiato, fino all'Assemblea Costituente e all'elezione di Franceschini segretario del Pd, tra primaristi, giornalisti e nuove lingue da imparare.



Ed eccoci all'oggi di popolo e primarie, in coda nonostante tutto, tra gazebo e sezioni, a cercare un leader, per ritrovare se stessi.



Siamo così arrivati alla fine di questo post.



La rinascita insomma, dal loft alla sezione.


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Tre ore per astenersi


La maratona delle linee programmatiche di mandato. Un invito a nozze per il sindaco Sozzi.



Quattordici foglietti di appunti inutilmente compilati. Più che sufficiente quanto già pubblicato, "Il contratto con i brembiesi", per descrivere i binari che guideranno la marcia del "freccia rossa" comunale, che arriverà senza ritardi alla stazione finale dei cinque anni di mandato come al tempo di Mussolini il rapido per Roma. Una certezza. Appunti inutili si fa per dire, però, perché tra le pieghe dei discorsi, il sindaco ha dato alcune indicazioni su alcune questioni che hanno esplicitato il significato di alcuni punti, non palesemente espresso nel documento programmatico. Ma di questo avremo tempo e modo per dire; tento invece una breve descrizione di quanto è successo giovedì 5 sera in consiglio comunale.
L'apertura della seduta è stata un po' tormentata, causa il maltempo che ha fatto ritardare il segretario comunale, senza la quale non si può iniziare. Al primo punto era prevista una comunicazione circa lo stato di avanzamento dei lavori di costruzione della centrale a biogas in fase di realizzazione dalla partnership Bioelettra e BremBio Energie. Era presente il promotore della società agricola brembiese Antonio Andena che ha illustrato le caratteristiche dell'impianto e fornito alcuni dati soprattutto sul temuto impatto della centrale nei riguardi del paese. Andena ha rassicurato sulla bontà dell'esperienza, unica in Lombardia, di utilizzo del biogas, prodotto da reflui animali e biomasse vegetali che verrà implementata da noi. Nessuna emissione di anidride carbonica nell'aria, insignificante l'aumento del traffico di autobotti, con la sola eccezione di due periodi di circa otto giorni nel corso dell'anno, al momento del raccolto, in cui vi sarà un aumento del movimento di carri agricoli, niente di più però di quello che già succede oggi. L'impianto sarà nascosto alla vista da barriere di alberi piantati ad hoc e potrebbe un domani smaltire, in quanto compatibile con il processo di biodigestione implementato, la produzione di umido urbano, oggi conferita altrove, con un beneficio economico per la comunità (Per maggiori dettagli vedi i nostri articoli pubblicati sulla questione).
La seconda comunicazione sul nuovo sito Web comunale è stata rinviata al momento della sua effettiva realizzazione. Il sindaco ha dato anche notizia che dal 1° novembre è attuato il pattugliamento notturno del paese con più passaggi da parte dell'azienda privata di sorveglianza cui è stato affidato tale compito. Inoltre, che in questi giorni saranno installate delle telecamere nei punti critici del paese, la Piazza, il Centro sportivo, Piazza Europa, la piazzola ecologica.
Il consiglio, quindi, ha affrontato il punto all'ordine del giorno che riguardava le linee programmatiche di mandato per il quinquennio 2009-2014, la cui descrizione sintetica la trovate in altro post ed il loro contenuto nella nostra Biblioteca Digitale. Il sindaco Sozzi nell'iniziare la sua esposizione ha subito sottolineato - ed anche a me non dispiace sottolinearlo - che la proposta delle linee programmatiche è un atto politico che caratterizza la maggioranza che le propone alla discussione. Come è avvenuto cinque anni fa, quando una serie di integrazioni proposte dalla minoranza sono state accettate, divenendo parte integrante del programma dell'amministrazione, è possibile arricchire il progetto con proposte che rispettino le caratteristiche delle scelte politiche della maggioranza. Anche se questo - ha detto il sindaco - appare ben difficile visti inequivocabilmente gli stili e i modi diversi esplicitati dalle compagini in lizza in campagna elettorale. Le differenze con il centrodestra sono innegabili. E non bisogna dimenticare che la maggioranza - ha sottolineato Sozzi - è autosufficiente, non ha cioè bisogno di scendere a compromessi con nessuno.
Modifiche, dunque, possibili sì, se in sintonia con il progetto di Comune popolare solidale. Annoto ancora la sottolineatura del riconoscimento della propria continuità con le amministrazioni precedenti pur nella discontinuità reclamata, e per alcune modalità di azione e per l'ampio rinnovamento del consiglio rispetto il precedente mandato amministrativo.
A questo punto il sindaco ha iniziato l'esposizione dei contenuti di programma, in particolare della politica delle risorse. Il capogruppo del gruppo di centrodestra intervenendo in merito ha chiesto la possibilità che ognuna delle sezioni successive del progetto fosse esposta e discussa singolarmente, in modo da poter "interrogare" assessori e consiglieri delegati sul loro contenuto. Insomma, non avendo argomenti, come si è visto nel corso del consiglio, la lettura che si può dare di una simile richiesta è quella del tentare un capovolgimento della frittata, cioè di un ingenuo trucco per dimostrare l'inconsistenza degli incarichi distribuiti dal sindaco nella maggioranza. Il pio desiderio è stato stoppato e ridotto al minimo dal sindaco che ha ricordato al consigliere Tonani come le norme stabiliscano che le linee programmatiche siano una prerogativa del sindaco e non dei consiglieri; e reso, come era ovvio aspettarsi, del tutto inoffensivo dagli stessi interventi degli assessori e dei consiglieri delegati, che hanno preso la parola nel corso della discussione. Comunque sulla richiesta, Sozzi è andato per così dire a nozze, in quanto una discussione che poteva durare non più di un'ora si è protratta per ben tre ore. Tre ore di spot pubblicitario per la sua amministrazione senza alcuna consistente obiezione.
Il punto più discusso è stato quello riguardante le politiche della sicurezza sociale, che ha evidenziato in maniera particolare le differenze per così dire di "filosofia" nell'affrontare la questione esistenti tra la maggioranza e l'attuale minoranza di centrodestra. Ma come già preannunciato alle politiche della sicurezza sociale, ed alla discussione in merito che si è avuta in consiglio, dedicherò un apposito articolo successivamente.
Le minoranze hanno avanzato la proposta di tre integrazioni alle linee programmatiche. Quella di Rifondazione per Brembio è stata accettata e riguardava l'impegno a far rimanere nella sfera pubblica il servizio raccolta rifiuti. Il testo della proposta è presente nella nostra Biblioteca Digitale. Mentre il centrodestra ha rispolverato due proposte già rigettate dal sindaco qualche mese fa e cioè l'istituzione di una commissione del Plis del Brembiolo e di una commissione che studiasse la trasformazione della Tarsu a Tia. La prima è stata nuovamente rigettata con 9 voti contro 3 perché quanto proposto nella sostanza era già compreso nelle linee programmatiche in discussione; la seconda, sempre 9 a 3, perché l'amministrazione non ritiene opportune commissioni in materia tributaria e poi per le perplessità sullo strumento Tia, che, tra l'altro, la Corte Costituzionale ha ribadito essere una tassa e non una tariffa, tant'è che i comuni che l'hanno adottata adesso avranno il problema dei ricorsi per il rimborso dell'Iva: "una polpetta avvelenata" per i comuni la ha definita il sindaco.
Ancora due appunti. Uno riguarda il "giallo" della scuola e delle "infiltrazioni d'acqua", definito dal sindaco un problema virtuale in quanto c'è chi dice sussistere ma non si trova reale riscontro; da qui l'invito a far finire quello che per lui è uno strascico della campagna elettorale. Su questa questione, tuttavia, come blog torneremo.
L'altro, il fatto che fa riflettere, pochi gli interventi e solo tre che si possono definire "politici": la dilungata esposizione del sindaco, l'intervento del consigliere di Rifondazione Rosaria Russo e l'intervento del consigliere Margherita Fusar Poli, anche consigliere provinciale, quest'ultimo in merito alle differenze nelle politiche della sicurezza sociale con il centrodestra, che è stato - annotazione del cronista - ripetutamente disturbato dal consigliere di Gianni Milanesi in quanto evidentemente non gradito. Negli ultimi dieci anni lo sforzo fatto dalle minoranze e dalla maggioranza è stato proprio quello che il consiglio comunale fosse un ambito di dibattito politico amministrativo dove ci si confrontava sui problemi veri della comunità e sulle possibili soluzioni. Appiattire la propria dialettica, come è stato fatto, su beghe personali e "chiacchiere da bar", cioè su un modo superficiale di affrontare i problemi, non appare un buon segno del mattino.
Ah, come dice il titolo le linee programmatiche di mandato sono state approvate con 9 voti favorevoli e tre astensioni dei consiglieri di centrodestra, che il sindaco ha ringraziato per un voto non negativo, interpretato quindi come un'apertura di credito verso la sua squadra di governo e la sua maggioranza.
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Il vangelo provinciale secondo Foroni

«In Provincia ora si cambia, a cominciare dal personale».
Rassegna stampa - Il Cittadino, M.B., 9 novembre 2009.

Graffignana - Cambiamenti nella macchina organizzativa dell’ente, promozione dei prodotti del territorio e valorizzazione del Parco tecnologico. Sono questi alcuni degli obiettivi annunciati per il futuro, dal presidente della Provincia di Lodi Pietro Foroni. Una serie di priorità che sono state annunciate ieri mattina, nel corso degli stati generali della Lega Nord. Di fronte a una folta platea di militanti, riuniti a Graffignana all’interno di un locale della comunità Alfa Omega, il responsabile della giunta di palazzo San Cristoforo ha indicato alcuni dei progetti cui sta lavorando. In particolare a breve ci saranno modifiche in pianta organica delle risorse del personale della Provincia, poi ha parlato della volontà di promuovere il centro di ricerca sull’agro-alimentare («Non è possibile che tanti lodigiani ancora non lo conoscano», sottolinea) e nel contempo ha tracciato un bilancio dei punti fondamentali che sono stati esaminati dal giorno dell’insediamento.Cinque gli aspetti e i nodi sui cui ha dichiarato di essersi concentrato in questi primi mesi di attività amministrativa. «È stato un periodo di lavoro duro e molto intenso, che ha già dato però importanti risultati - fa sapere - in particolare rispetto a un’eredità non facile che ci hanno lasciato, abbiamo definito con successo alcune partite». In particolare è stata menzionata la discarica di Senna, iniziativa che è stata bloccata dalla Regione. «Abbiamo insistito per il vincolo paesistico dell’area, che sarebbe stata interessata, e grazie anche a un lavoro coordinato, come peraltro la Lega aveva sempre dichiarato, quella proposta non è passata», continua Foroni. Altre partite affrontate, la questione del piano rifiuti e la revoca della convenzione con Sorgenia. «Con questa modifica di convenzione siamo riusciti a moltiplicare i contributi per molti dei comuni del territorio». Un traguardo definito molto importante, che è legato anche allo sviluppo produttivo di aree con agevolazioni di tariffe energetiche. Ultimi due elementi, il tema del patto di stabilità provinciale, che per il presidente Foroni ha dovuto fare i conti con un’eredità pesante, e il discorso della Eal compost, che si avvicina a soluzione.
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Separati in casa

Casale. Il gruppo consiliare si scinde e conquista seggi, l’opposizione: «Faremo mancare il numero legale». Commissioni, più voti al centrodestra.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Andrea Bagatta, 9 novembre 2009.

Casale - La maggioranza si divide in tre gruppi consiliari, e rivede le nomine nelle commissioni istituzionali aumentando i membri per garantire adeguata rappresentatività. Ma la minoranza non ci sta e annuncia battaglia proprio sul funzionamento delle commissioni.
La lista “Per Casale” si è divisa in consiglio comunale nei gruppi della Lega Nord, del Pdl e dell’Udc, e nel corso dell’ultima seduta ha ratificato l’aumento del numero dei commissari nelle commissioni istituzionali. Se prima la maggioranza aveva quattro membri, ora ne ha cinque: due per la Lega, due per il Pdl e uno per l’Udc. Rimangono tre quelli della minoranza, due per la lista “Casale democratica”, uno per il Partito comunista dei lavoratori.
«Ma noi non saremo più stampella della maggioranza in commissione: l’amministrazione dovrà garantire da sé il funzionamento delle commissioni - afferma il consigliere di “Casale democratica” Federico Moro -. In precedenza avevamo raggiunto un accordo politico condiviso, e pertanto nel clima di collaborazione istituzionale garantivamo il nostro apporto. Ora la maggioranza ha cambiato unilateralmente le regole del gioco. Se ne assuma la responsabilità fino in fondo e ora garantisca da sé il regolare svolgimento delle commissioni».
Per essere considerate valide, le sedute delle commissioni consiliari devono contare la metà dei membri più uno, cioè cinque rappresentanti. Se tra le fila della maggioranza ci sarà anche solo un’assenza, la validità della seduta sarà a rischio per la possibilità che le minoranze se ne vadano facendo mancare il numero legale.
«La maggioranza ha sempre il dovere di avere da sé i numeri per governare - ribatte Antonio Palermo, capogruppo del Popolo delle libertà e in precedenza capogruppo dell’intera lista di maggioranza “Per Casale”-. Se questo è il rispetto delle istituzioni che ha la minoranza, siamo messi bene. Comunque, andremo avanti garantendo i numeri». Anche perché l’adeguamento dei membri delle commissioni è fatto in osservanza al regolamento e alla rappresentatività su base proporzionale per ciascun gruppo, secondo il sindaco.
«Comunque la si voglia mettere, si sono presentati uniti e hanno vinti uniti, ma adesso la lista “Per Casale” non esiste più, e quindi hanno ingannato gli elettori - è la lettura politica di Leopoldo Cattaneo del Partito comunista dei lavoratori -. Hanno imbrogliato gli elettori: presi i voti, ciascuno adesso vuole invece rappresentare solo gli interessi del proprio piccolo gruppo e non quelli dei casalini che li hanno votati».
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Quattro Novembre, festa dell’unità nazionale

Una cerimonia che celebra la memoria, il presente e il futuro della nazione.



La pioggia non ha condizionato e nemmeno sminuito una manifestazione che fa memoria di molti giovani e di uomini trovatisi loro malgrado, armi spianate, a combattersi perché in quel momento non si è voluto trovare un’altra scelta, un’altra possibilità per contrastare la guerra; coinvolgendo nel tragico destino di morte e distruzione, gente inerme, paesi e città. A ogni caduto in guerra, soldato o civile che sia, Cittadino Italiano o Cittadino del Mondo, la nostra riconoscenza per il sacrificio, il nostro grazie per l’insegnamento di pace proposto, e la nostra preghiera per la vita spesa. Il breve saluto che il sindaco Sozzi rivolge alla cittadinanza, alle forze politiche, ai bambini e al pubblico, è imperniato sul concetto di pace e che, a ogni azione lontana da questo concetto, c’è sempre un’altra scelta, un’altra possibilità che deve essere ricercata come soluzione, e che impegna la gente nella civile democratica convivenza per una sociètà migliore. Diversi possono essere i mezzi per intervenire, e tanto per citarne due, come hanno fatto Ungaretti e John Lennon, che scrivendo e cantando di guerra hanno solo parlato di pace. Una pace che deve essere costruita sulla conoscenza, sul rispetto reciproco, la tolleranza, la libertà civile e religiosa nell’osservanza delle regole civili e della democrazia. Da trasmettere in primo luogo alle giovani generazioni perché ne facciano tesoro e memoria per l’avvenire. E a tal proposito, il Sindaco, ha voluto attorno alla corona d’alloro, poi portata da una delegazione e deposta nella cappella dei caduti, i bambini, le forze politiche, le associazioni e quanti hanno voluto essere presenti a testimoniare una volontà di pace che nasce anche dalle piccole cose e vuole un mondo migliore.






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