Si tratta di un libro di grande formato, traboccante di notizie, di dati, di biografie di personalità spiccate o sconosciute legate alla nostra terra. Un volume sui tremila lodigiani missionari nel mondo. Don Giulio Mosca ha dato alle stampe un’opera monumentale di cinquecento pagine.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Ferruccio Pallavera, 7 novembre 2009.
Nel volume sono ricordati, con dati precisi e brevi profili, ben 2750 lodigiani e le loro opere: missionari, religiosi, religiose, vescovi, laici, sacerdoti in servizio ad altre diocesi o a istituzioni ecclesiali. Si intitola “La Diocesi di Lodi per la Chiesa nel mondo” l’ultima - ultima in ordine di tempo - gigantesca opera, fresca di stampa, di don Giulio Mosca. Un volume di 500 pagine, di grande formato, traboccante di notizie, di dati, di biografie, di curiosità. Un’opera che forse nessun altra diocesi d’Italia possiede.
Don Mosca, perché questo mastodontico lavoro?
«Si sta concludendo l’anno giubilare dedicato al ricordo del XVI centenario della morte del primo vescovo e patrono della diocesi di Lodi, San Bassiano, ed anche il denso programma, che ha coinvolto tutte le parrocchie e la parte più sensibile dei fedeli. Ai margini, qualche libero contributo avente lo stesso scopo di risvegliare la conoscenza e la devozione al Santo. L’opera si inserisce in questo contesto».
Lei però ha già pubblicato un volume, all’avvio delle celebrazioni centenarie.
«Sì. All’inizio della “peregrinatio“ il sottoscritto pubblicò un volumetto intitolato “San Bassiano. I tempi. Origine e sviluppi della Chiesa laudense“».
Un volumetto che ha avuto un discreto successo. O sbaglio?
«Francesco Cattaneo, direttore dell’Archivio Storico comunale di Lodi, lo ha definito “di agile mole, e di grande efficacia, insieme rigorosa, e di assai godibile lettura”, “di invidiabile densità” è stato il commento di Padre Giuseppe Cagni, il maggior storico dei Padri Barnabiti. Ha avuto un’ottima accoglienza, in meno di un anno si sono susseguite quattro edizioni, grazie all’interessamento della quasi totalità dei parroci».
E adesso lei arriva quest’ultima, grande sorpresa.
«È vero. Al termine della “peregrinatio” è già in libreria “La diocesi di Lodi per la Chiesa nel mondo“, un volume di notevole spessore - sono 500 pagine a due colonne, formato grande - che si ricollega al precedente».
Come si collega?
«Il libro documenta come uomini e donne della diocesi di San Bassiano hanno portato avanti la missione da lui iniziata nel nostro territorio (“Andate, io vi mando”) portando, lungo i secoli, il Vangelo, la fede, la carità di Cristo a Chiese sorelle in Italia o sparse nei vari continenti».
Tremila profili sono tanti per una diocesi piccola come la nostra...
«Nel campo delle vocazioni e della coscienza missionaria oggi ogni parrocchia può ricostruire il proprio preciso apporto. La lettura costituirà una lieta sorpresa per alcune, un’amara constatazione per altre. Numerose famiglie si compiaceranno nel veder ricordati figli, parenti, membri defunti dei quali possono gloriarsi, e ne conserveranno e tramanderanno la memoria. Le comunità parrocchiali potranno renderli presenti, magari riallacciare rapporti, riproporre le opere e gli esempi perché s’accenda nel cuore delle nuove generazioni il desiderio di imitarli».
È significativo quanto lei sta dicendo in merito all’apporto dato anche dalle parrocchie più piccole.
«Ci sono parrocchie che possono vantarsi di aver dato alla Chiesa personaggi di grande rilievo. La generosità della risposta alla chiamata divina del passato porta famiglie, parrocchie, la diocesi stessa a confrontarsi, a esami di coscienza, a nuovo impegno».
Dove nasce questo slancio missionario?
«La molteplicità dei servizi resi alla Chiesa nel mondo (missioni, Ordini e Congregazioni e Istituti Religiosi, seminari, università e scuole, tra gli emigranti, nell’esercito, in altre diocesi, opere di carità, nel campo della promozione umana) ha alle spalle famigliari e cerchi di amici, parrocchie, ed anche gruppi parrocchiali ed extra-parrocchiali, movimenti ed associazioni, la Caritas diocesana, il Centro missionario diocesano che è il cuore aggregante, e la schiera compatta dei sacerdoti che, operando in diocesi, condividono ideali e meriti di quanti il Padrone della vigna ha chiamato a lavorare in altre parti della vigna stessa».
Nel volume quindi è registrata anche tutta questa grande opera di sostegno?
«Certamente Sarà quindi utile conservarlo nell’archivio parrocchiale, tra i propri libri, in famiglia. Può essere un bel dono - come il precedente dedicato a San Bassiano - da inviare a chi si trova lontano e non dimentica certamente i suoi cari e il suo paese».
Si prevede che andrà rapidamente esaurito...
«Sì. E credo che non seguiranno altre ristampe, dato che il ricavato sarà sufficiente a coprire le spese dell’ultima parte dei lavori di approntamento della Casa Famiglia per vecchi abbandonati in Lagunitas, in Venezuela. L’opera è a carico dell‘Associazione Obiettivo Solidarietà di Sant’Angelo Lodigiano; referente in luogo la Caritas diocesana di San Carlos».
Perché ha voluto concludere questa gigantesca pubblicazione entro il 2009?
«L’ho fatto perché ora l’anno giubilare dedicato a San Bassiano potrà annoverare - in margine ai programmi diocesani - anche un’opera permanente di carità, che a sua volta ha già creato in luogo un nuovo movimento di solidarietà, e questa volta non dei ricchi per i poveri, ma dei meno poveri per i più poveri. Ritorniamo ai tempi dei primi “hospitales“, quando la comunità cristiana o il monastero prendevano cura dei pellegrini e degli infermi del luogo».
È esaltante questa sua motivazione.
«Aspetti, non ho finito. Dal gran cuore ai due sposi, umilissimi, campesinos di Lagunitas, un villaggio, che hanno raccolto vecchi abbandonati nelle capanne e li hanno ospitati nella loro casa, all’impegno della piccola comunità parrocchiale che provvede all’assistenza dei suoi vecchi rimasti soli, suddividendo le mansioni. Campesinos, i poveri che aiutano i poveri!».
Come concludiamo l’intervista?
«Con l’acquisto di questo volume, o del precedente dedicato a San Bassiano, e a Sant’Angelo Lodigiano di “Pagine di storia santangiolina”, migliaia di famiglie lodigiane hanno permesso la realizzazione delle strutture indispensabili alla Casa Famiglia per vecchi abbandonati in Lagunitas. È denaro depositato nella banca del buon Dio».
Il volume “La Diocesi di Lodi per la Chiesa nel mondo” di don Giulio Mosca è in vendita a 20 euro presso: la Libreria San Paolo di via Cavour a Lodi, la Buona Stampa parrocchiale di Codogno e Sant’Angelo Lodigiano, le librerie Virtuani di Casalpusterlengo e Centrale di Sant’Angelo Lodigiano.