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mercoledì 12 agosto 2009
Tutto è bene quel che finisce bene
Sono 1,5 milioni le colf e badanti in Italia
Rassegna stampa - Agi.
Una famiglia italiana su dieci è badante-dipendente, ovvero, non ne può proprio fare a meno. Lo afferma il Censis sottolinenando che ormai in Italia lavorano 1,5 milioni di colf e badanti, il 37% in più che nel 2001. Le straniere sono presenti in media da 7 anni e mezzo nel nostro Paese. In totale, le colf e le badanti in Italia sono 1 milione 485 mila le colf di cui il 71,6% di origine immigrata. Queste ultime lavorano in media 35 ore alla settimana e guadagnano circa 930 euro netti al mese. La maggioranza (il 58,1%) lavora per una sola famiglia, il 41,9% è "pluricommittente", trovando impiego in media presso 3,2 famiglie. L'indagine che verrà poi presentata nel mese di ottobre, tratteggia il profilo dei collaboratori domestici, che costituiscono ormai un tassello fondamentale dell'articolazione del nostro sistema di welfare e un elemento insostituibile della gestione familiare. Tra il 2001 e il 2008 il numero di colf e badanti è passato da 1 milione 83 mila a 1 milione 485 mila, registrando una crescita del 37%. E sono ormai 2 milioni 451 mila le famiglie che ricorrono a un collaboratore domestico o all'assistenza per un anziano o un disabile, ovvero il 10,5% delle famiglie italiane. Il 35,6% delle badanti straniere vive stabilmente presso la famiglia per cui lavora, dove si occupa dell'organizzazione della vita quotidiana a 360 gradi: la gran parte (l'82,9%) si dedica alla pulizia della casa, il 54,3% prepara i pasti a pranzo e a cena, il 42,7% si occupa della spesa alimentare per la famiglia, il 49,5% accudisce gli anziani, il 32,4% assiste una persona non autosufficiente, il 28,8% fornisce specifica assistenza medica ad uno o più membri della famiglia. Più di un terzo (il 36,6%) dichiara che il proprio lavoro consiste anche nel fare compagnia a un membro della famiglia, a conferma del fatto che questi servizi di microwelfare personale non si esauriscono nella dimensione esclusivamente professionale.
Qualche buona notizia
Nel mese di luglio l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività comprensivo dei tabacchi è stato pari a 137,8, registrando una variazione nulla sia rispetto al mese di giugno 2009 sia rispetto allo stesso mese dell'anno precedente; anche al netto dei tabacchi l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività, pari a 137,2, ha presentato nel mese di luglio 2009 variazioni congiunturale e tendenziale nulle. Lo comunica l'Istat.
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca)a luglio è stato pari a 108,2 registrando una variazione di meno 1,2 per cento sul piano congiunturale e una variazione di meno 0,1 per cento in termini tendenziali. L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, comprensivo dei tabacchi, nel mese di luglio 2009 è stato pari a 136,5, con una variazione nulla rispetto a giugno e una variazione di più 0,1 per cento rispetto a luglio 2008; le corrispondenti variazioni registrate dall'indice calcolato al netto dei tabacchi sono state, rispettivamente, nulla e meno 0,1 per cento, mentre il livello dell'indice è stato pari a 135,3.
Rallenta il calo delle entrate tributarie che segnano -1,9% tendenziale nel periodo compreso tra gennaio e giugno, in netto miglioramento rispetto al -3,4% rilevato alla fine di maggio scorso. Lo rende noto il Dipartimento delle Finanze, spiegando che la congiuntura delle entrate erariali "può ritenersi soddisfacente". Nei primi sei mesi del 2009 le entrate totali, al lordo delle una tantum, sono state pari a 188.118 milioni di euro. Al netto delle una tantum, che ammontano a 5.475 milioni di euro, sono state pari a 182.643 milioni (-4,6%).
Pagheremo la nuova scuola fino al 2037
Per il 2009 Brembio porta a casa 463.205,13 euro
Di seguito i contributi spettanti ed il relativo importo, in parentesi la media pro capite:
contributo ordinario: 237.247,58 (90,86)
contributo consolidato: 33.250,12 (12,73)
contributo perequativo fiscalità locale: 45.082,34 (17,27)
compartecipazione irpef: 58.117,76 (22,26)
altri contributi generali: 53.586,33 (20,52)
altri contributi individuali: 0 (0)
funzioni trasferite decreto l.vo 112/98 (parte corrente): 940,51 (0,36)
contributo nazionale ordinario per gli investimenti: 22.422,62 (8,59)
funzioni trasferite decreto l.vo 112/98 (parte capitale): 370,40 (0,14)
contributo per sviluppo investimenti: 12.187,47 (4,67)
totale generale contributi: 463.205,13 (177,41).
Il contributo ordinario, che è quello più consistente, di 237.247,58 (90,86) è così formato:
contributo ordinario base: 355.059,62 (135,99);
riduzione compartecipazione all'irpef (art. 1, c. 189 e 190, l. 296/06): -39.308,48 (-15,05);
conferma riduzione 3% dei trasferimenti erariali (articolo 2 quater, comma 2, d.l. 154/2008): -9.906,47 (-3,79);
riduzione contributo ordinario (art. 61, comma 11, d.l. 112/08): -8.016,80 (-3,07);
riduzione proporzionale per maggiore gettito ici: -32.621,94 (-12,49);
riduzione provvisoria contr ordinario per risparmi di spesa (art.2, c.31, l.244/07): -11.616,93 (-4,45);
trasferimento contributi a favore dell'aran anno 2009 (art. 46, c. 8, d. lvo 165/2001): -37,20 (-0,01);
recupero per anticipo trasferimenti erariali: 0 (0);
rimborso anticipazioni concesse sul fondo rotativo di progettualità: 0 (0);
mobilità del personale: 0 (0);
conferma incremento trasferimenti erariali anno 2004 (art. 2 quater, comma 2 , d.l. 154/08): 3.387,17 (1,30);
adeguamento media enti dissestati anno corrente: 0 (0);
conferma contributo integrativo enti sottodotati 2004 (art. 2 quater, comma 2, d.l. 154/08): 3.841,06 (1,47);
contributo integrativo enti sottodotati anno 2009 (art.2 quater, comma 2, d.l. 154/2008): 7.954,62 (3,05);
aumento trasferimenti minore introito addizionale energetica (art. 5 legge 290/2000): 1.654,52 (0,63);
incremento trasf.erariali enti locali limitrofi trento e bolzano (art 1, c. 494, l. 266/05): 0 (0);
incremento trasferimenti erariali comuni fino a 5000 abitanti: 0 (0)
sanzione di legge (1% contributo sanzionabile articolo 243 decreto legislativo 267/2000): 0 (0);
rata annuale conguaglio negativo addizionale energetica anni 2000/2004: -1.880,55 (-0,72);
detrazione maggiore introito addizionale energetica (articolo 5 legge 290/2000): 0 (0);
detrazione personale scolastico ata anno 2009: -32.072,26 (-12,28);
rettifica certificazione personale scolastico ata: 0 (0);
fusione tra enti: 0 (0);
rideterminazione trasferim. per variazione ici fab. cl d (art.64 comma 1 e comma 2 legge 388/2000): 0 (0);
rimborso minori entrate imposta sulle insegne o canone di pubblicità: 811,22 (0,31);
adeguamento media enti dissestati anni pregressi: 0 (0);
trasferimento contributi a favore dell'aran anni precedenti: 0 (0);
detrazione mancato rispetto patto di stabilità anno 2008: 0 (0).
Il contributo consolidato è così formato:
contributo magg. oneri contratt. 85/87: 9.944,27, contributo magg. oneri contratt. 88/90: 24.243,40, contributo grandi invalidi: 87,78, contributo vittime del delitto: 3,02, conferma riduzione 3% dei trasferimenti erariali (articolo 2 quater , comma 2, d.l. 154/2008) -1.028,35.
Il contributo perequativo fiscalità locale è così formato
contributo perequazione fiscalità locale: 46.476,64, conferma riduzione 3% dei trasferimenti erariali (art. 2, comma 2, legge 244/2007): -1.394,30.
La compartecipazione irpef è così formata: quota compartecipazione all'irpef (art.1, c.189 e 190, l.296/06): 39.308,48, incremento compartecipazione all'irpef (art.1, c. 190, l.296/06): 18.809,28.
Gli altri contributi generali sono: contributo contratti segretari comunali e provinciali: 3.722,67, oneri ccnl 2004/2005 personale ee ll anno 2009: 2.470,00, dato da assegnare presunto e provvisorio trasf. ici abitazione principale (art. 1, c. 1, d.l. 93/08): 47.393,66.
Il contributo nazionale ordinario per gli investimenti è dato dal contributo ai comuni inferiori a 3000 abitanti (contributo comuni inferiori a 3.000 abitanti [articolo 2 quater, comma 2, d.l. 154/2008]: 12.186,21, incremento contributo comuni inferiori ai 3000 abitanti [art.1, c.703, l.296/06]: 10.236,41). Questo è un contributo che, se le previsioni del PGT di incremento della popolazione si verificassero, sarebbe perso.
Il contributo per sviluppo investimenti è riferito alla sola voce contributo sviluppo investimenti comuni: 12.187,47.
I due contributi relativi a funzioni trasferite decreto l.vo 112/98 si riferiscono a trasferimenti diretti (funzioni trasferite dallo stato agli enti locali).
Di seguito la tabella dei pagamenti delle spettanze effettuate dallo Stato (cliccare sull'immagine per ingrandirla).
Il governo taglia agli enti locali
La mannaia dello Stato sugli enti locali.
Chiusi i rubinetti, in arrivo una sforbiciata da diversi milioni.
La mannaia dei tagli si abbatte sugli enti locali. Lo Stato ha deciso di “chiudere il rubinetto” e così, a partire da quest’anno, comuni e province vedranno scomparire una fetta consistente dei loro contributi. Il comune di Lodi vedrà arrivare nelle sue casse 592mila euro in meno rispetto al 2008, mentre per la provincia di Lodi la batosta sarà di 401.912 euro. In questi giorni, il servizio di finanza locale del ministero dell’Interno pubblica - con aggiornamento al 7 agosto - le spettanze 2009 per gli enti locali. Quest’anno le province italiane dovranno fare i conti con un taglio di 50 milioni di euro.
Anche la logistica risente la crisi
Il boom della logistica è terminato, in forte calo gli affitti dei capannoni.
Rassegna stampa - Il Giorno di oggi.
Questo si riflette con tutta evidenza anche sui contratti d’affitto. Una recente stima pubblicata dal Sole 24 Ore nelle scorse settimane, infatti, parla di una riduzione dei canoni di locazione dai 48 euro al metro quadrato del 2004 a soli 40 nel 2009. Un calo notevole, anche se Lodi parte da posizioni «privilegiate» e quindi più care rispetto alla vicina Piacenza, dove i canoni di locazione per i capannoni di logistica sono passati dai 46 euro del 2004 ai soli 38 al metro quadrato del periodo attuale. Le quotazioni nella vicina provincia di Pavia, invece, restano stabili ai livelli di Lodi.
Bando deserto per il teatro di Casale
Rassegna stampa.
L’esponente di Giunta non vuol però sentire parlare di stagione teatrale a rischio. «Facciamo di tutto perché i tempi siano rispettati. Il calendario delle iniziative deve decollare tra settembre ed ottobre come previsto — spiega Passerini — il teatro è un luogo che la gente ha apprezzato nel corso degli anni e dunque non prendiamo nemmeno in considerazione che la stagione sia a rischio». Infatti, la struttura casalese è stata per anni un “contenitore” variegato e ricco: sono stati proposti il teatro di prosa, lirica, concerti jazz, oltre alla programmazione del Teatro Scuola e al calendario cinematografico. Il teatro, dunque con i suoi 290 posti a sedere e ritornato in auge nel 2003 dopo tanti anni di inattività in seguito all’incendio che lo distrusse nel 1985, attende l’apertura di una nuova fase di vita. Chi prenderà in mano il teatro dovrà garantire almeno 95 giorni di attività all’anno, oltre a dieci giornate intere e dieci mezze giornate riservate al Comune. L’amministrazione municipale si renderà disponibile a cofinanziare l’attività per un massimo di 35mila euro all’anno. La ditta aggiudicataria dovrà versare una cauzione di oltre 51mila euro come garanzia, la quale verrà successivamente restituita previo via libera da parte dell’assessorato alla cultura.
Videosorveglianza alla stazione FS di Lodi
Via libera dalle Ferrovie.
Rassegna stampa.
Una possibilità anche per Lodi. Il sistema sarà comunque collegato 24 ore su 24 dal personale. A Bergamo il collegamento è diretto con il posto di polizia ferroviaria, che a Lodi c’era fino a due anni fa. Ma la polizia ferroviaria non se n’è andata e presidia tuttora lo scalo. Nei mesi scorsi, infatti, gli agenti hanno fermato diversi ladri e recuperato qualche bicicletta rubata. Probabilmente, l’intenzione delle Ferrovie è di collegare le telecamere agli uffici della polizia o con la Questura. Ma non ci sono ancora conferme in merito. Ad ogni modo, già da settembre i tecnici della ditta appaltatrice cominceranno a lavorare negli androni della stazione e sulle banchine dei binari. I lavori infatti non richiedono grandi interventi di muratura e la direzione regionale delle Ferrovie di Milano, che ha comunicato il via libera al progetto ieri pomeriggio, prevede di chiudere il cantiere, senza gravi disagi per i viaggiatori, entro la fine del 2009.