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lunedì 2 novembre 2009

Per i consiglieri nessuna restrizione se non prevista da una legge

Una sentenza della Corte di Cassazione che avevamo segnalato e che chiarisce definitivamente anche una vicenda locale postelettorale che aveva creato polemiche, sollevando ogni dubbio residuo sulla correttezza dell'operato del consigliere implicato.
Sentenza N. 39706 Ud. 30 settembre 2009 - Deposito del 12 ottobre 2009.
Delitti contro la Pubblica Amministrazione.
Rivelazione di segreti d'ufficio – Oggetto materiale del reato.

La Corte (Sezione Sesta Penale, Presidente A. Agrò, Relatore F. P. Gramendola) ha chiarito che oggetto materiale del delitto di rivelazione di segreti d’ufficio sono solo le notizie d’ufficio coperte da segreto e cioè quelle sottratte per legge o per regolamento alla divulgazione in ogni tempo e luogo e nei confronti di chiunque, ma non anche quelle indebitamente diffuse in violazione alle norme sul diritto di accesso in quanto svelate a chi non è titolare di tale diritto o senza il rispetto delle modalità previste. (Fattispecie relativa alla comunicazione alla stampa da parte di un consigliere comunale di informazioni non coperte da segreto relative all’amministrazione comunale alle quali lo stesso legittimamente aveva avuto accesso in ragione della propria funzione).

Testo Completo: Sentenza n. 39706 udienza del 30 settembre 2009 - depositata il 12 ottobre 2009

In proposito l'articolo di Roberto Codini da Kataweb Lex, 20 ottobre 2009.
Qualunque cittadino ha libero accesso agli atti amministrativi non dichiarati segreti per legge .
Non più inviolabile il segreto di ufficio. (Cassazione 39706/2009)

Qualunque cittadino può accedere liberamente agli atti ed ai documenti amministrativi relativi a provvedimento e procedimenti in corso tranne nei casi nei quali la legge impone espressamente il segreto di ufficio.
Lo ha stabilito la Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione confermando una sentenza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna che aveva assolto un consigliere comunale dall’accusa di rivelazione di segreto di ufficio per avere divulgato documenti di natura riservata. Il consigliere comunale, che aveva accesso agli atti amministrativi riguardanti la gestione di una casa di riposo privata in regime di convenzione, aveva rivelato le notizie relative alla struttura ad un giornalista, che le aveva successivamente pubblicate sulla stampa. Per questo era stato accusato del resto previsto dall’art.326 del codice penale, che punisce “il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico servizio, che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della sua qualità, rivela notizie d'ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza”. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna aveva però escluso che i documenti rivestissero la qualifica di atti segreti, in quanto la nozione di segreto di ufficio, tutelato dall’art.326 c.p., presupponeva l’esistenza di atti tipici, che per espressa disposizione legislativa fossero coperti dal requisito della segretezza, mentre nel caso in esame “mancava una specifica disciplina che come conseguenza e necessario corollario del diritto di accesso prevedesse l’obbligo del segreto di ufficio”, ed, inoltre, “la recente modifica di cui all’art.24 legge n.241/1990, che aveva sottratto altri atti al diritto di accesso, nulla aveva innovato rispetto al regime previdente di cui alle leggi 121/1981 e 668/1986, che nulla prescrivevano in merito all’obbligo della segretezza”, con la conseguenza che, “non potendo equipararsi il consigliere comunale ad un impiegato civile dello Stato, si doveva prendere atto che il reato non si era perfezionato per carenza dell’elemento materiale”. Per tale motivo aveva assolto l’imputato per insussistenza del fatto.
Contro la sentenza del G.I.P. il Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Bologna aveva proposto ricorso in Cassazione, sostenendo che la nozione di “notizie di ufficio, le quali devono rimanere segrete”, assumesse “non solo il significato di informazione sottratta alla divulgazione in ogni tempo e nei confronti di chiunque, ma anche quello di informazione, per la quale la diffusione sia vietata dalle norme sul diritto di accesso, nel momento in cui viene indebitamente diffusa, perché svelata a soggetti non titolari del diritto o senza il rispetto delle modalità previste”, e questo non valeva solo per gli impiegati civili dello Stato ma per tutti i soggetti, trattandosi di un principio di portata generale.
La Suprema Corte, respingendo il ricorso e confermando l’assoluzione dell’imputato, ha affermato che, come ribadito anche in altre pronunce, “ai fini della configurabilità del reato il dovere di segreto, cui è costretto il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio, deve derivare da una legge, da un regolamento, ovvero dalla natura stessa della notizia che può recare danno alla Pubblica Amministrazione. La legge n.241/1990 ha infatti rivoluzionato la disciplina degli atti e dell’accesso agli stessi, sancendo in definitiva il principio che tutto ciò che non è segreto è accessibile: essa contiene soltanto la regolamentazione del diritto di accesso e non anche di un parallelo obbligo di segretezza, regolando tale diritto unicamente in base all’interesse del richiedente, ovvero alla giustificazione addotta dallo stesso; con ciò, secondo la Cassazione, “il legislatore ha inteso porre soltanto un freno all’ipotetico proliferare di richieste, che potenzialmente potrebbero paralizzare la Pubblica Amministrazione, esigendo il requisito dell’interesse, quale elemento regolatore del generico principio della completa accessibilità agli atti, restando quest’ultima comprimibile solo attraverso l’imposizione del segreto nei casi previsti dalla legge”. La sentenza apre pertanto una breccia nel principio dell’inviolabilità del segreto di ufficio nella Pubblica Amministrazione, riaffermando pienamente il diritto di accesso di ogni cittadino agli atti amministrativi, con l’unica eccezione di quelli espressamente dichiarati segreti dalla legge.

Il programma triennale delle opere pubbliche

I contenuti del piano 2010-2012.



Uno degli allegati al bilancio di previsione è lo schema di programma triennale dei lavori pubblici, che assieme all'elenco annuale è parte integrante dello strumento di programmazione dell'utilizzo delle risorse del Comune. Poiché la normativa prevede che il bilancio di previsione per l'anno successivo ha come termine ultimo di approvazione il 31 dicembre dell'anno corrente - anche se spesso il governo ha concessi ampi rinvii -, il programma triennale va redatto per tempo in quanto deve seguire l'iter della sua pubblicazione all'albo pretorio per almeno 60 giorni prima di essere posto in approvazione del consiglio comunale. Da qui l'approvazione nel mese scorso da parte della giunta del piano predisposto dal funzionario responsabile della programmazione.
Vediamo ora quali sono le opere previste nel piano triennale 2010-2012 delle opere pubbliche.
Presso il Centro Sportivo è prevista la realizzazione di un pozzo per irrigazione per un importo di spesa previsto di 10.000 euro finanziato con proventi cimiteriali da realizzarsi nel 2010.
Presso il Cimitero è prevista la realizzazione di un blocco di 70 loculi singoli per un importo di spesa di 90.000 euro autofinanziato, da realizzarsi sempre nel 2010.
Presso il Magazzino comunale, la realizzazione, sempre nel 2010, di una pensilina a servizio delle scuole, costo 30.000 euro finanziati da oneri di urbanizzazione.
Ancora nel 2010 interventi vari di manutenzione di tappetini e marciapiedi nel centro abitato, l'asfaltatura della strada del Polenzone, dalla cascina al confine comunale; il tutto per 120.000 euro finanziati con l'accensione di un mutuo. Inoltre la realizzazione di impianti fotovoltaici mediante l'utilizzo di tetti di edifici pubblici, costo 1.700.000 euro coperto da autofinanziamento.
Ancora il Centro Sportivo, nel 2011 98.000 euro e nel 2012 60.000 euro, coperti da oneri di urbanizzazione, per la realizzazione della recinzione dell'intero complesso, la realizzazione del percorso vita, la realizzazione di spogliatoi per piattaforma coperta e piscina.
Sempre nel 2011 300.000 euro coperti da oneri di urbanizzazione per la ristrutturazione dell'intero edificio delle ex scuole elementari per nuovo utilizzo.
Ancora interventi sulle strade, nel 2011 l'asfaltatura della strada della Lovera e interventi su rive di fossi per un importo di 95.000 euro coperti per il 32,8% da contributo privato e per il 67,2% da oneri di urbanizzazione. Ancora nel 2011 e nel 2012 il rifacimento della rete pubblica per rispettivamente nei due anni 28.000 euro e 78.000 euro coperti da oneri di urbanizzazione.
Infine ancora sul capitolo strade-parchi giochi, nel 2012 la realizzazione del nuovo parcheggio e di una nuova struttura in via Ada Negri, per un importo di 20.000 euro coperto da oneri di urbanizzazione.
Il piano triennale in totale prevede una spesa di 1.950.000 euro il 2010, 521.000 euro il 2011 e 158.000 euro il 2012. La copertura complessiva con oneri di urbanizzazione è rispettivamente nei tre anni di 30.000 euro, 489.840 euro e 158.000 euro. Il grosso della spesa del 2010 è coperto con mutuo per 120.000 euro e con altri finanziamenti per 1.800.000 euro. Sempre riguardo agli oneri per quest'anno, 2009, è prevista un'entrata di 120.000 euro (aggiornamento del 22 ottobre 2009), da cui la quota del 25% da destinare il prossimo anno a opere 30.000 euro.

Segnalo, se già non sono stati corretti, la presenza di errori materiali nell'elenco annuale (2010) allegato alla delibera in pubblica visione, come appare dalla fotografia sottostante (scattata il 31 ottobre).


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Zittita quella voce insistente

Utili chiarimenti in Conferenza dei Capigruppo.



Alcuni importanti chiarimenti sono stati dati dal sindaco Giuseppe Sozzi ai capigruppo nella Conferenza dei capigruppo che si è tenuta il 28 ottobre scorso. La Conferenza è uno strumento del presidente del Consiglio comunale – nel nostro caso del sindaco in quanto per statuto il sindaco è il presidente del Consiglio - ed è solitamente l’ambito in cui si determinano le date delle sedute dei consigli e dove si stabiliscono di massima i punti all’ordine del giorno. Ma la conferenza, vista la doppia funzione del sindaco, può diventare un ambito di scambio di informazioni riguardanti l’amministrazione tra sindaco e capigruppo consiliari. A quanto ci è stato riferito, il sindaco ha comunicato di aver chiesto un parere al segretario comunale circa l’utilizzo degli autoveicoli comunali, ottenendo la conferma che i mezzi comunali possono essere utilizzati, al di fuori del loro normale uso d’ufficio, solo per missioni e che la norma prevederebbe che la guida dell’autoveicolo vada affidata ad un dipendente. Il sindaco ha aggiunto però che in un comune piccolo come il nostro la norma è di difficile applicazione in quanto raramente un dipendente può essere staccato dai suoi compiti istituzionali per l’accompagnamento e di conseguenza alla guida del mezzo è chi va missione. Si svuota così una voce critica insistente sulla questione che circolava soprattutto in periodo di elezioni.
A quanto ci è stato riferito, il capogruppo della minoranza di “Brembio che cambia” ha chiesto che anche per le sedute straordinarie del consiglio comunale – cioè la quasi totalità delle sedute – la documentazione relativa alle stesse sia messa a disposizione dei consiglieri almeno un giorno prima di quanto previsto dalla normativa. Il sindaco ha in proposito sottolineato come la carenza di organico renda praticamente impossibile attuare quanto richiesto, ma si è mostrato disponibile a prendersi l’impegno a nome della giunta di far sì che siano messi a disposizione dei consiglieri anche prima del termine fissato dalle norme gli atti a disposizione degli uffici.
Un punto di discussione della conferenza, secondo quanto ci è stato riferito, è stata la proposta avanzata sempre da Tonani di istituire una commissione “sicurezza”, cui venga demandato un compito di controllo e che possa rapportarsi di conseguenza con le istituzioni. Va detto che la minoranza di destra è sensibile per dna all’uso politico del problema sicurezza, e, dunque, l’istituzione di una commissione che in qualche modo costringa il sindaco ad una condivisione del suo ruolo di responsabile della sicurezza nel comune solletica. Il sindaco avrebbe ribadito alla proposta di non essere completamente d’accordo sulla possibilità di costituire una simile commissione particolarmente sul ruolo che essa dovrebbe svolgere. A Brembio è stato deciso di affidare la sorveglianza di alcuni luoghi critici ad una ditta privata. Cosa dovrebbe controllare la commissione, ci si può chiedere. La ditta cui è stato affidato il servizio? Un ruolo da controllore dei controllori? Oppure una sorta di contributo da ronda in pantofole? Ci sembra che sulla questione sicurezza finora il sindaco si sia tenuto su una linea di buon senso e si sia mosso coerentemente cercando il dialogo e la cooperazione dei sindaci dei paesi limitrofi e soprattutto interfacciandosi con la prefettura. Non vorremmo che la destra locale spinga per ridurre anche Brembio alla situazione del vicino Casalnistan, dove l’accentuazione del problema sicurezza da parte della giunta leghista ha portato all’esasperazione degli atti e delle iniziative rendendo reale ciò che prima era solo in molti casi una prevenuta sensazione. Il sindaco – secondo quanto ci è stato detto – ha aggiunto che nelle linee programmatiche in discussione nel prossimo consiglio comunale, il 5 novembre, è presente una proposta in merito sulla quale, dunque, è pensabile che ci sia un confronto in consiglio comunale, il primo di questo mandato amministrativo tra minoranza di destra e maggioranza democratica.
Nella conferenza si è parlato anche di viabilità, ma la questione non è oggi attuale perché la carenza di cassa impedisce un qualsiasi intervento.
A chiudere la riunione ancora due richieste da parte della minoranza di destra. La prima, riguardo il piano per il diritto allo studio, a quando la partenza delle iniziative in esso contenute. La seconda se non sia possibile attivare una convenzione con altri Comuni per la gestione di alcuni servizi comunali. A Tonani il sindaco ha risposto, per quanto riguarda la prima questione, che la gestione delle iniziative contenute nel piano spetta in tutta autonomia direttamente all’Istituto comprensivo, e che, una verifica sarà effettuata dall’Assessorato all’Istruzione assieme alla commissione per il Diritto allo Studio, che ha il compito di monitorare le esigenze e il loro soddisfacimento. Per quanto riguarda la seconda richiesta il sindaco ha ricordato che il nostro Comune fa già parte di una gestione associata con 8 altri Comuni, che gestisce il servizio di asilo nido. È associato con altri 7 Comuni nella gestione del servizio di smaltimento di rifiuti solidi urbani. Il tema delle sinergie tra Comuni sarà uno dei punti di forza del programma di mandato in discussione il prossimo consiglio comunale. E la giunta ha intenzione di approfondire la possibilità di servizi in forma associata che riguardino la vigilanza. Per eventuali altre sinergie è opportuno aspettare, secondo il sindaco, che la Regione Lombardia approvi i nuovi criteri per l’assegnazione di fondi per le gestioni associate. Un parere esperto in quanto Sozzi fa parte nell’Anci Lombardia, l’associazione lombarda dei sindaci, proprio del dipartimento per le politiche che riguardano i piccoli comuni e le gestione associate.
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Al grido «più figli più futuro»

L'iniziativa.
«Più figli e più futuro». Le famiglie in piazza.


Per ogni figlio messo al mondo, tre anni di contributi pensionistici. «Cinque figli, 15 anni di pensione anticipata», e il conto è fatto. E poi: «Da subito il raddoppio degli assegni familiari per i figli a carico, a prescindere dalla loro età». Al grido «più figli più futuro» l’Associazione famiglie numerose chiama a raccolta gli iscritti per una grande manifestazione di piazza che si svolgerà domenica 6 dicembre. Si approfitta del ponte dell’Immacolata, così i figli non perdono nemmeno un giorno di scuola, nemmeno se si parte da lontano. «È giunta l’ora di dire a tutti che ci siamo. Siamo stanchi di aspettare», dice il fondatore dell’associazione Mario Sberna. Ma aspettare cosa? «Il ministro Tremonti, come lo scorso anno, ha già detto che le eventuali maggiori entrate del 2009 saranno indirizzate alle famiglie numerose. Peccato che lo scorso anno non si sono viste maggiori entrate. Peccato che su 3.700 proposte di legge presentate in questa legislatura, solo 36 riguardano la famiglia; peccato che il tanto declamato "bonus famiglia" è andato per l’82 per cento dei casi ai single».
La mobilitazione delle famiglie numerose è un po’ la punta avanzata dell’impegno che il Forum delle famiglie, cui l’Anfn appartiene, da anni e ancora in questi giorni sta conducendo per imporre all’attenzione della politica il ruolo sociale della famiglia e la necessità che essa sia sostenuta e incoraggiata, prima di tutto attraverso il quoziente familiare e una politica della casa orientata alle giovani coppie. Qualche settimana fa il Forum ha ricevuto assicurazioni perfino dal capo del governo Berlusconi, che in una lettera si è impegnato «a dare quanto prima alle famiglie numerose e monoreddito un segnale positivo». Nel frattempo, si scende in piazza.
Anche perché loro, le famiglie extralarge, quelle che secondo l’Istat hanno almeno 4 figli e sono circa 189 mila in Italia, si sentono un po’ le garanti del futuro di questo Paese a crescita zero, sempre più avvitato in una crisi demografica che la politica sembra non aver interesse a correggere. I nuclei extra-large si sono assegnati un ruolo forte di testimonianza di un modello di vita che, se non è certamente maggioritario, però è possibile, esiste e non ci sta a scomparire.
Così il 6 dicembre ci saranno tutti, i 9 mila associati all’Anfn; "armati" di passeggini e pannolini, palloncini e biberon, prima andranno in piazza San Pietro per l’Angelus «e le parole di incoraggiamento«, del Papa, poi sfileranno fino a Montecitorio. Lì ci sarà un comizio «breve, perché i bambini si annoiano». Ecco cosa chiede l’associazione: che per ogni figlio alla mamma vengano conteggiati tre anni di contributi pensionistici. Un bell’incoraggiamento alla maternità, che consentirebbe a chi ha avuto più figli di andare in pensione prima. In secondo luogo, si chiede il raddoppio degli assegni familiari per i figli a carico, senza considerare la loro età perché oggi si diventa adulti in casa di mamma e papà e il lavoro non sempre arriva presto. Il regime di assegni familiari "rinforzati" dovrebbe essere esteso anche ai lavoratori autonomi. Poi l’Anfn chiede quello che da anni è un suo cavallo di battaglia: tariffe sociali di energia, acqua e gas misurati sui componenti della famiglia. Ad esempio, non è giusto - sostengono - che a parità di acqua consumata, un single (sprecone) debba pagare la stessa bolletta di una famiglia (parsimoniosa) con cinque figli. Infine, nella manifestazione di Roma l’Anfn chiederà da subito detrazioni fiscali - in busta paga per i lavoratori dipendenti e nella dichiarazione dei redditi per gli autonomi - pari a 150 euro per ogni figlio a carico. Il fatto che il governo non abbia soldi da spendere non scoraggia Mario Sberna: «Tutto questo costerebbe meno di quanto si è speso per il bonus famiglia, che peraltro non è andato affatto alle famiglie, men che meno a quelle numerose».

L’uso domestico del gas: che fare? - 4

Il piano di cottura.

Ci siamo lasciati nel terzo articolo con la promessa che avremmo parlato dei piani di cottura.
Prima di tutto dobbiamo fare una premessa e cioè che nessun apparecchio può essere installato nei locali con pericolo di incendio (ad esempio il box).
Per quanto riguarda il piano di cottura sappiamo che è solamente uno degli apparecchi che possiamo trovare nelle nostre case. Quali sono allora gli altri?
Si suddividono in 3 tipi:
-- Tipo A (ad esempio le stufe catalitiche):
apparecchi di portata termica limitata, caratterizzati dal fatto che prelevano l’aria, necessaria alla combustione, direttamente nel locale dove sono installati ed evacuano i prodotti della combustione direttamente nello stesso ambiente.

-- Tipo B (Caldaie, scaldabagni):
apparecchi tradizionalmente più diffusi, cosiddetti “a camera di combustione aperta”. Prelevano l’aria, necessaria alla combustione, direttamente nel locale dove sono installati ma devono essere raccordati, mediante canali da fumo, a sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione (camini, canne fumarie, ecc.).

-- Tipo C (Caldaie, scaldabagni):
apparecchi cosiddetti “stagni”, con circuito di combustione “a tenuta” rispetto al locale d’installazione. Infatti prelevano l’aria, necessaria per la combustione, direttamente dall’esterno ed evacuano i prodotti della combustione direttamente all’esterno mediante appositi condotti di adduzione aria-espulsione fumi.

Apparecchio di cottura:
Apparecchio destinato alla cottura dei cibi quali fornelli, forni a gas e piano di cottura che possono essere ad incasso, separati fra loro (ad esempio piano cottura separato dal forno a gas) o incorporati in un unico apparecchio che solitamente chiamiamo cucina a gas.
È importante sapere che vi sono apparecchi di cottura dotati di un dispositivo, detto di “sorveglianza fiamma” (comunemente chiamato termocoppia) che, in risposta a un segnale del rivelatore di fiamma, mantiene aperta l’alimentazione del gas, e la interrompe in assenza di fiamma.
Oggi, purtroppo molti piani cottura installati nelle nostre case non sono dotati di termocoppia. Questo dispositivo è molto importante perché, come abbiamo visto, in caso di spegnimento accidentale della fiamma, blocca l’erogazione del gas contribuendo così ad aumentare notevolmente la sicurezza.
Attenzione, dal mese di ottobre dello scorso anno è stata pubblicata la nuova norma di riferimento per impianti gas, alimentati da rete di distribuzione per forniture di utenze domestiche e similari UNI 7129 che prevede:
“per i piani ci cottura installati in impianti nuovi e ristrutturati non è consentito utilizzare la presente norma se vengono installati apparecchi privi del dispositivo di sorveglianza di fiamma”.
Ciò significa che in caso di installazione dei piani di cottura su impianti gas nuovi o in caso di sostituzione di quelli esistenti è possibile allacciare apparecchi senza termocoppia solo riferendosi a norme di altri paesi europei che ne prevedono l’uso.
In ogni caso ci si deve rivolgere ad un installatore qualificato.
Le cucine a incasso devono essere allacciate alla presa del gas per mezzo di un tubo rigido di rame, o di un apposito tubo flessibile di acciaio, le cucine non a incasso sono allacciate con uno speciale tubo flessibile di gomma.



Questo rappresenta un componente importante per la sicurezza, dato che il tubo di gomma non deve essere sottoposto a sforzi, nè collocato in posizioni che possano provocare deformazioni, rotture o surriscaldamento, e va sostituito almeno ogni cinque anni, cioè entro la data di scadenza stampigliata sul tubo.



A questo punto ci si potrebbe chiedere: come vengono scaricati i prodotti della combustione del piano cottura?
La norma prevede che gli apparecchi di cottura devono evacuare i vapori ed i prodotti dalla combustione in atmosfera esterna e che il locale di installazione deve essere sempre aerato e ventilato.
Prendiamo in esame l’aerazione dei piani di cottura che può essere ottenuta, mediante cappe che scaricano a tetto o a parete.
Attenzione, le cappe cosiddette “chimiche”, ovvero con filtri a carboni attivi, se non scaricano a tetto o a parete, non sono considerate idonee.
Se lo scarico a tetto non è possibile per mancanza di collegamento alla cappa, allora è consentito lo scarico diretto a parete con le seguenti modalità:
• con elettroventilatore installato a parete o a vetro
• con aerazione diretta mediante foro di areazione, con apertura netta minima di 100 centimetri quadrati, praticato ad almeno metri 1,80 dal pavimento
E’ ovvio che anche nel caso dell’aerazione che della ventilazione del locale ci si deve rivolgere ad un installatore qualificato.



Ma a cosa serve la ventilazione dei locali e perché devo essere fatti i buchi nel locale di installazione?
Ne parleremo nel prossimo articolo con alcune indicazioni che riguardano le precauzioni per l’uso degli apparecchi e dell’impianto gas.
(continua - 4)
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Domenica si celebra il «4 Novembre»



Il Comune di Brembio e l'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci e soci simpatizzanti, ha annunciato con un manifesto le proprie iniziative per la ricorrenza del «4 Novembre». Mercoledì 4 ricorre il 91° anniversario della fine della prima guerra mondiale. "È un giorno di memoria e di riconoscenza per quanti sono caduti e cadono per la difesa dei valori di libertà ed uguaglianza in Italia e nel mondo".
Domenica 8 novembre ritrovo in Piazza Matteotti presso il Palazzo Comunale. Alle ore 9.30 formazione del corteo per raggiungere la Cappella Ossario dei Caduti Brembiesi, dove si terrà la cerimonia con la deposizione di una corona d'alloro e la commemorazione ufficiale del 4 Novembre tenuta dal sindaco Giuseppe Sozzi. Presterà servizio il Corpo Bandistico "F. Cilea" di Brembio. Alle 10.30, nella chiesa parrocchiale solenne ufficio funebre. Al termine della manifestazione, si avrà un rinfresco presso il Palazzo Comunale.
Aderiscono all'iniziativa l'Amministrazione Comunale, la Protezione Civile, la Pro Loco, le Scuole Medie ed Elementari, l'Auser, la Biblioteca, le Acli, la locale sezione dell'Avis, l'Anpi, la Combattenti e Reduci e tutte le forze politiche rappresentate in paese.


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Contro i licenziamenti

Battaglia per l’occupazione.
Rassegna stampa - Il Cittadino, 2 novembre 2009.

Sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema dei licenziamenti e della cassa integrazione dei lavoratori territorio e dare una mossa sia alle amministrazioni, da quella provinciale a quelle locali, che alle forze sindacali perché sostengano le lotte dei lavoratori e si facciano sentire nei confronti delle proprietà delle fabbriche e dei luoghi di lavoro che hanno adottato strategie contro i lavoratori. Questo il fine della manifestazione organizzata per sabato pomeriggio in piazza del Popolo a Casale dal Partito comunista dei lavoratori. «La manifestazione è stata organizzata - ribadisce il consigliere comunale Leopoldo Cattaneo - contro i licenziamenti e per promuovere un’organizzazione autonoma di tutti i lavoratori cassaintegrati, licenziati o dipendenti di aziende che vogliono lottare per un futuro occupazionale migliore». Cattaneo accusa le amministrazioni e i rappresentanti sindacali lodigiani di «fare poco o nulla di incisivo a sostegno delle lotte dei lavoratori» ribadendo che in questo modo si associano a «governo, sindacati confederali e partiti politici che si piegano alla volontà dei padroni e mettono in campo tutti i mezzi che posseggono per frenare la rabbia e la giusta lotta dei lavoratori». Per i rappresentanti del Pcl la situazione occupazionale nel territorio provinciale è molto grave: basti pensare al futuro di grandi strutture produttive come la Lever di Casale e la Akzo Nobel di Fombio.


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La necessità di una politica energetica moderna

Lodigiano, potenziale “arsenale” di energia pulita.
Rassegna stampa - Il Cittadino, 2 novembre 2009.

Un “arsenale” di energia pulita. Questo è il territorio lodigiano, irradiato ogni istante da una quantità di energia solare pari a quella prodotta da tutte le centrali europee e con nel suo ventre 200 siti idonei a ospitare centrali idroelettriche. Eppure il trend in tutti i comparti (industria, agricoltura, civile e trasporti) è di consumo in crescita dei combustibili fossili, energia che si è fissata sulla Terra in centinaia di milioni di anni e finirà coll’esaurirsi. Lo ha spiegato bene venerdì sera, nell’incontro dibattito dal titolo “Politiche energetiche e ambientali tra Caorso e Turano Lodigiano” organizzato a Castiglione dal circolo del Partito democratico locale, il consigliere provinciale del Pd Luca Canova, bollando tale ritmo come «insostenibile» e ponendo la questione di «una politica energetica moderna» al centro delle priorità di un partito che voglia dirsi di governo. «Per tutti i riformisti è fondamentale avere chiara l’importanza della diversificazione», parola d’ordine che nel Lodigiano significa centrali idroelettriche, biogas, fotovoltaico, solare termico. «Da nord a sud il Lodigiano è collocato su un gradiente di 30 metri, l’altezza del campanile di Lodi - ha spiegato il consigliere Pd - e ciò dà origine ad almeno 200 salti d’acqua idonei a produrre energia. Dobbiamo solo trovare il modo di utilizzarla». Insieme con il contributo che anche l’agricoltura può dare e all’insospettabile potenziale delle biomasse lignee e della produzione di bioetanolo. E se una rivoluzione green di tale portata richiede un’orchestrazione dall’alto, molto possono già iniziare a fare gli enti locali: «In pochissimi nel Lodigiano inseriscono nei regolamenti edilizi incentivi all’impiego delle rinnovabili» ha detto il presidente della commissione provinciale ambiente Alfredo Ferrari. Vero è che qualche pioniere esiste e resta in attesa, come il sindaco di San Fiorano Giuseppe Mariani: «Il 17 marzo abbiamo pubblicizzato il progetto di convertire in un parco fotovoltaico l’ex base Nato acquisita dal comune nel 2006. Ho incontrato nei giorni scorsi l’ingegner Bigi di Sorgenia proponendo alla società un investimento nell’area. Ma non è ancora arrivata risposta, dateci una mano». E una risposta ha sollecitato il segretario della Cgil Domenico Campagnoli rivolgendosi alla provincia: «La centrale di Bertonico - ha detto riferendosi all’impianto Sorgenia - darà lavoro a non più di 22 dipendenti e forse la società di manutenzione ad altri 21, dobbiamo portare a casa occupazione nell’area a fianco, cosa ha in mente la nuova amministrazione provinciale?». «La giunta ha approvato le linee programmatiche 2009-2014 e tra le priorità economiche c’è il recupero delle aree dismesse» ha assicurato Ferrari.
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Biblioteca Digitale - Catalogo generale



Catalogo generale.

Vedi anche:
000 Generalità
600 Tecnologia (Scienze applicate)
700 Le arti
800 Letteratura
900 Geografia e storia

300 Scienze sociali

302 Interazione sociale

- Indagine qualitativo-quantitativa dell’informazione politica nei telegiornali RAI (edizione serale).

324 La vita politica

- Nuclei di Azione Territoriale (Luca e Annamaria Mantini), Rispondiamo alla violenza legalizzata del regime per una propaganda armata delle lotte sociali (Lettera a l'Unità).

- Unione degli Studenti, Link - Coordinamento Universitario, 17 Novembre 2009. Sciopero generale studentesco: riprendiamoci il futuro.

342 Diritto costituzionale e amministrativo

- Corte di Cassazione. Sezione Sesta Penale, Presidente A. Agrò, Relatore F. P. Gramendola, Sentenza n. 39706, udienza: 30 settembre 2009, deposito: 12 ottobre 2009. Delitti contro la Pubblica Amministrazione. Rivelazione di segreti d'ufficio. Oggetto materiale del reato.

348 Leggi, regolamenti

- Senato della Repubblica, XVI Legislatura, Disegno di legge d'iniziativa dei sen. Gasparri, Quagliarello, Bricolo, Tofani, Casoli, Bianconi, Izzo, Centaro, Longo, Allegrini, Balboni, Benedetti, Valentini, Delogu, Gallone, Mazzatorta, Mugnai, Valentino, «Misure per la tutela del cittadino contro la durata indeterminata dei processi, in attuazione dell'articolo 111 della Costituzione e dell'articolo 6 della convenzione europea sui diritti dell'uomo».

352 Amministrazioni locali

- Comune di Brembio, Linee programmatiche di mandato per il quinquennio 2009-2014. Presentate nella seduta del Consiglio comunale del 5 novembre 2009.

- Comune di Brembio, Regolamento disciplinante le agevolazioni tariffarie a lavoratori disoccupati o collocati in C.I.G..

- Comune di Brembio, Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale e norme in materia di autonomia funzionale e organizzativa. Testo approvato in maniera definitiva dalla Commissione per la stesura del Regolamento del Consiglio comunale nella seduta del 30 aprile 2007.

- Comune di Brembio, Statuto comunale. Con le modifiche approvate,a seguito O.I. n. 15/2000 dall'O.RE.CO. di Milano con delibera C.C. n. 36 del 29.06.2000 e le modifiche approvate con deliberazione C.C. n. 24 del 29.06.2002.

- Gruppo Consiliare Rifondazione per Brembio, Integrazione alle linee programmatiche da sottoporre alla approvazione da parte del Consiglio Comunale nella seduta del 5 novembre 2009.

369 Associazioni varie

- Comitato di Gemellaggio Brembio – Saint-Christo-en-Jarez, Gemellaggio Brembio – Saint-Christo-en-Jarez. Cinque anni di consolidata amicizia.

379 Educazione e Stato

- Servizio Studi del Senato, Riforme nella scuola: Il decreto-legge n. 137/2008 e il Piano programmatico.

382 Commercio internazionale

- Unione Europea, Regolamento (CE) n. 1810/2004 della Commissione del 7 settembre 2004 che modifica l'allegato I del regolamento (CEE) n. 2658/87 del Consiglio relativo alla nomenclatura tariffaria e statistica ed alla tariffa doganale comune.
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Archivio della Politica Locale - Indice generale



Indice generale per anno.

Anno 2004

- Brembio per le libertà per la pace, Elezioni Amministrative a Brembio, 12-13 giugno 2004. Lista Brembio per le libertà per la pace. Candidato Sindaco Franco Milanesi.

- Brembio per le libertà per la pace, Elezioni del Sindaco e del Consiglio Comunale. Brembio, 12 e 13 giugno 2004. Programma della Lista Brembio per le libertà per la pace.

- Brembio per le libertà per la pace, Elezioni del Sindaco e del Consiglio Comunale. Brembio, 12 e 13 giugno 2004. Sintesi del nostro programma amministrativo.

- Brembio per le libertà per la pace, Elezione diretta del Sindaco e del Consiglio comunale. Brembio, 12-13 giugno 2004. Lista n° 1 Brembio per le libertà per la pace.

- Brembio per le libertà per la pace, Risultati delle Elezioni comunali.

- Brembio per le libertà per la pace. Lista Civica, Comunicato stampa.

- Brembio per le libertà per la pace. Lista Civica, Lettera agli elettori.

- Comitati Promotori Referendum, Parte la raccolta sui cinque referendum contro la legge sulla fecondazione.

- Gruppo Consiliare di Minoranza, Il fatto. La nostra risposta.

- Il Cittadino, Speciale Elezioni. Verso le amministrative - 56. I.

- Il Cittadino, Speciale Elezioni. Verso le amministrative - 56. II.

- Partito della Rifondazione comunista, Lettera ai/alle compagni/e.

- Radicali Italiani, Referendum sulla Fecondazione Assistita.

- Radicali Lodigiani, Abrogare subito la legge sulla Fecondazione Assistita firmando e facendo firmare il Referendum.

Anno 2009

- Brembio che cambia, Lettera all'assessore all'Istruzione sul Piano Diritto allo Studio.

- Circolo culturale Insieme per Brembio, Gruppo consiliare Rifondazione per Brembio, PGT. Trasformazione di un territorio, progresso o necessità di cassa?.

- Commissione Diritto allo Studio, Verbale della riunione dell'11 novembre 2009.

- Il Cittadino, 31 marzo 2009. Lettere & Opinioni - Lettera di Sergio Fumich, consigliere comunale di Brembio: Elezioni - 2. A Brembio i giochi non sono fatti.

- Il Cittadino, 6 aprile 2009. Lettere & Opinioni - Comunicato stampa del Gruppo Consigliare di Rifondazione comunista di Brembio: Brembio. Alle elezioni ci presentiamo con una lista.

- Il Cittadino, 15 aprile 2009. Lettere & Opinioni - Comunicato stampa della Lista civica Brembio che cambia: Brembio - 1. Un ricambio dopo 40 anni di sinistra. Lettera di Giuseppe Sozzi, sindaco di Brembio: Brembio - 2. Una comunità solidale da difendere.

- Il Cittadino, 24 aprile 2009. Lettere & Opinioni - Lettera del Gruppo consiliare «Brembio per le libertà per la pace»: Brembio. La valenza politica delle cifre.

- Il Cittadino, 29 aprile 2009. Lettere & Opinioni - Lettera di Giuseppe Sozzi, sindaco di Brembio: Brembio. Una costante mancanza di proposte.

- Il Cittadino, 4 maggio 2009. Lettere & Opinioni - Lettera di Sergio Fumich, consigliere comunale di Brembio: Brembio. Un fiume di parole disperate.

- Il Cittadino, 6 maggio 2009. Lettere & Opinioni - Lettera di Renato Noli, assessore ai Servizi alla persona del comune di Brembio: Brembio - 1. La maggioranza è sempre stata compatta | Lettera di Claudia Carlini, Assessore ai Servizi sociali Comune di Ossago Lodigiano: Brembio - 2. Servizi sociali, il sindaco va ringraziato.

- Il Cittadino, 8 maggio 2009. Lettere & Opinioni - Lettera di Sergio Fumich, consigliere comunale di Brembio: Brembio - Ho toccato un nervo scoperto.

- Il Cittadino, 11 maggio 2009. Lettere & Opinioni - Lettera di Una Brembiese: Brembio - Come il risiko, ma la gente cosa ne pensa?.

- Il Cittadino, 12 maggio 2009. Lettere & Opinioni - Lettera di Rifondazione per Brembio candidata sindaco Rosaria Russo, assessore uscente Comune di Brembio: Brembio - Siamo lontani dalla politica dell'annuncio.

- Il Cittadino, 13 maggio 2009. Lettere & Opinioni - Lettera di Sergio Fumich, consigliere comunale di Brembio: Brembio. Non si ceda al fascino di belle parole.

- Il Cittadino, 15 maggio 2009. Lettere & Opinioni - Lettera di Giovanni Milanesi, candidato sindaco della lista «Brembio che cambia»: Brembio. Sono soltanto esternazioni di singoli.

- Il Cittadino, 20 maggio 2009. Lettere & Opinioni - Lettera di Giuseppe Sozzi, sindaco di Brembio: Brembio. Non si ama la comunità denigrandola.

- Il Cittadino, 21 maggio 2009. Lettere & Opinioni - Lettera di Gianmario Calzari: Brembio. Il sapore di uno sfogo vivace.

- Il Cittadino, 22 maggio 2009. Lettere & Opinioni - Lettera dei Presidenti delle Associazioni del Comune di Brembio, Auser Primavera, Gruppo Arcobaleno, Ascomeri, Avis-Aido, Anpi, Pro Loco, Protezione Civile, Corpo Bandistico «Francesco Cilea», Pescasportivi Brembiesi, U.S. Acli Gruppo Marciatori Brembiesi: Brembio. Arricchita la vita del paese.

- Il Cittadino, 22 maggio 2009. Lettere & Opinioni - Lettera di Gianmario Calzari: Brembio. Siamo cugini e omonimi , ma diversi.

- Il Cittadino, 25 maggio 2009. Lettere & Opinioni - Lettera di Gianni Milanesi, candidato sindaco lista «Brembio che cambia»: Brembio. Non tutti hanno il tempo libero di Sozzi.

- Il Cittadino, 26 maggio 2009. Lettere & Opinioni - Lettera dei Componenti della Lista Civica «Brembio che cambia»: Brembio. Non vogliamo raccogliere la provocazione.

- Il Cittadino, 27 maggio 2009. Lettere & Opinioni - Lettera di Sergio Fumich, consigliere comunale di Brembio: Brembio. Evidenti tracce della scuola staliniana.

- Il Cittadino, 27 maggio 2009. Lettere & Opinioni - Lettera di Maria Rosaria Russo, candidata sindaco Comune di Brembio: Immigrazione. La pericolosa retorica del disumano.

- Il Cittadino, 29 maggio 2009. Lettere & Opinioni - Lettera di Ester Concordati: Brembio. Un sindaco sempre attento alle necessità.

- Il Cittadino, 1 giugno 2009. Lettere & Opinioni - Lettera di Marilena Parenti, consigliere provinciale uscente PD, ex consigliere comunale Brembio: Brembio. Il biglietto di ritorno è già prenotato.

- Il Cittadino, 3 giugno 2009. Lettere & Opinioni - Lettera di Maria Rosaria Russo, candidato sindaco Rifondazione per Brembio: Brembio. Temi forti, ma il silenzio è assordante.

- Il Cittadino, 11 giugno 2009. Lettere & Opinioni - Lettera di Sergio Fumich: Elezioni - 3. Mi auguro che si dimostri all'altezza.

- Partito Democratico, Elezioni primarie 25 ottobre 2009.

- Protezione Civile di Brembio, Verbale della riunione della protezione civile del 6 ottobre 2009.

- Sezione Anpi Codogno, Invito all'iniziativa su Piazza Fontana del 4 dicembre 2009.

Archivio Fotografico - Indice generale




Questo è un post di servizio destinato a contenere l'indice generale del nostro archivio fotografico.
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