Archiviata l'indagine di omicidio volontario su Beppino Englaro e l'équipe sanitaria guidata da De Monte. Secondo il giudice il decesso di Eluana sarebbe seguito a pratiche «prudenti, scrupolose e trasparenti» e comunque sarebbe stato «improvvisa», e non legato alla sospensione di idratazione e nutrizione.
SECONDO NOI
Ma era vita. E «legittima»
Lo chiama «trattamento», il gip, ma si riferisce al cibo e all’acqua che Eluana riceveva ogni giorno per vivere. E sostiene che proseguire a darglielo – questo «sostegno vitale» – «non era legittimo». Perché? «Contrastava con la volontà espressa dai legali rappresentanti della paziente». Eluana non era una malata terminale, era una disabile, grave, gravissima, come migliaia e migliaia d’altri. Nati così o così diventati. Basterà la volontà di un «legale» rappresentante per deciderne la sorte come se la loro vita fosse una cosa o una casa? Nessuna legge lo afferma. Ma tutto è avvenuto «regolarmente», dice un altro giudice, impugnando un protocollo. E questo dovrebbe bastare. Eppure no, non basta: Eluana era vita, non attaccata a macchine né a farmaci. Spenta in quanto imperfetta.
Augias chieda scusa
«Sarò molto brutale», ha scandito Corrado Augias durante la trasmissione che conduce all’ora di pranzo su Rai3 e che, ieri, aveva l’ambizione di spiegare «che cos’è la legge». E subito dopo s’è lanciato in questa tirata: «Un medico mi ha detto che se il signor Englaro invece di fare tutto questo putiferio, avesse mollato 100 euro alla monaca, la cosa si risolveva in pochi minuti...». La «cosa» è la vita di Eluana Englaro. I «100 euro» il prezzo della morte procurata della giovane donna.
La «monaca» una delle religiose Misericordine che – come madri e sorelle – hanno accudito la giovane disabile negli anni del suo stato vegetativo. Non è solo stato «molto brutale», Augias. È stato sprezzante e volgare. E per amor di polemica ha osato insultare – dalla tv di Stato – la dedizione delle suore di Lecco e di qualunque altra religiosa che si china sugli ammalati negli ospedali del nostro Paese. È intollerabile. Se non era questa la sua intenzione, lo dica chiaro. E, comunque, a ogni «monaca» chieda scusa.
(mt)