Rassegna stampa
Un articolo di oggi su Il Cittadino raccoglie le preoccupazioni di Rifondazione comunista sul dopo Felissari. “È certo che i risultati saranno messi in discussione, perché la nuova coalizione che governa la provincia di Lodi non rappresenta i soggetti più deboli, bensì gli interessi legati al profitto e alla rendita. Noi siamo pronti alla battaglia contro chi distruggerà la nostra azione”, così Andrea Viani, segretario provinciale di Rifondazione.
La preoccupazione è quella di vedere scomparire una alla volta le conquiste ottenute finora a cominciare dal Consorzio dei servizi alla persona, che oltretutto sta per allargarsi. Dopo aver ottenuto il sì di 58 comuni su 62, sono in corso le trattative per Massalengo, mentre, ricorda il quotidiano lodigiano, Caselle entrerà a breve essendo infatti il sindaco appena eletto, Sergio Rancati, il presidente del Consorzio.
Nell’articolo anche l’assessore ai servizi sociali del Comune di Lodi rivendica il lavoro fatto a favore del welfare territoriale, che continua tuttora: “La separazione tra Azienda ospedaliera e Asl ha prodotto una frattura nella continuità di cura, ma c’è un tavolo al lavoro che si sta occupando della questione. Noi temiamo che tutti questi risultati possano essere azzerati. Senza contare che il centrodestra, soprattutto a livello regionale, sta portando avanti un’ideologia di natura privatistica che ci preoccupa”.
Ma il fronte delle preoccupazioni riguarda non solo servizi alla persona e sanità, un’altra grossa partita è quella dell’ambiente. Antonio Bagnaschi, ex assessore provinciale all’ambiente, sottolinea: “La provincia di Lodi è l’unica ad avere l’acqua pubblica, tutti gli atti per arrivare alla costituzione di SAL sono stati votati all’unanimità, ci auguriamo che la società non sia a rischio di naufragio. Sulla questione della centrale di Bertonico, ci sono due modi di vedere le cose: lavorare per l’ambiente o fare cassa per poi distribuire i soldi ai comuni”. Per Bagnaschi “È il caso di fare pressione a favore della convenzione, c’è già una bozza da cui partire”. E Rifondazione invita la sinistra tutta ad incamminarsi sulla stessa strada, farsi carico dei problemi sociali a partire e difendendo quanto è stato fatto di buono finora.