Il provvedimento, essendo una vera e propria integrazione del Fondo sostegno affitti, che è regolato dalla legge nazionale 133/08, richiede gli stessi requisiti, vale a dire la residenza da almeno dieci anni in Italia o da cinque in Lombardia. Dunque, in presenza di queste condizioni, può richiedere il contributo anzitutto chi ha perso il posto di lavoro (la disoccupazione può riguardare anche un altro componente della famiglia) o è stato messo in mobilità nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 30 settembre 2009, a patto che persista la condizione di non impiego alla data di presentazione della domanda. Il contributo straordinario sarà calcolato in base alla differenza tra quanto assegnato dal Fondo sostegno affitti e la cifra di 1.500 euro. In secondo luogo, nel caso in cui in cui poi non venissero esauriti tutti i fondi, potranno beneficiare del contributo anche gli inquilini di Edilizia residenziale pubblica che presentano un Isee inferiore a 35.000 euro (esclusi quelli che pagano il canone sociale, perché la legge regionale che lo regola già prevede riduzioni del canone stesso proporzionalmente alla diminuzione del reddito). Le domande dovranno essere presentate esclusivamente presso le Sedi territoriali regionali (Ster) dal 1° ottobre al 31 ottobre.
Secondo Scotti, "Un provvedimento di grande importanza che dimostra ancora una volta la grande attenzione di Regione Lombardia anzitutto nei confronti delle categorie in difficoltà. Sono tanti i lombardi che hanno perso il posto di lavoro e noi abbiamo deciso di aiutarli anche con un provvedimento che li aiuti nel pagamento dell'affitto".
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