«Una sperequazione assurda a discapito dei ciclisti». Così la presidente di Ciclodi Fiab, Pina Spagnolello, commenta le nuove norme del codice della strada, introdotte dalla mezzanotte di venerdì dal “pacchetto sicurezza” del governo Berlusconi: «Se il conducente è persona munita di patente di guida, nell’ipotesi in cui sono stabilite le sanzioni amministrative accessorie del ritiro, della sospensione o della revoca della patente di guida, le stesse sanzioni accessorie si applicano anche quando le violazioni sono commesse alla guida di un veicolo per il quale non è richiesta la patente di guida». Compresa la decurtazione dei punti sulla patente. Chi va in bicicletta ubriaco, quindi, se sanzionato si vede obbligatoriamente (e non per “cattiveria” dell’agente o del vigile che provvede) gravato delle medesime sanzioni accessorie che gli toccherebbero se, nelle medesime condizioni, guidasse l’auto. Non è invece (almeno per ora, osserva maligno qualcuno) prevista la confisca del velocipede. Ma in Italia non si può mai dire. «È assurdo - commenta Spagnolello - la bicicletta è evidentemente molto meno pericolosa dell’auto». È anche vero che molti incidenti gravi o mortali sono stati causati da comportamenti pericolosi dei ciclisti. Ma, anche a detta di molti avvocati, è ingiusto che chi ha la patente subisca una sanzione più elevata rispetto a chi non l’ha. Sul sito www.ciclodi.it ci sono piuttosto alcune controproposte per rendere la bici più sicura. Per ora nessuna sanzione ai ciclisti da parte dei vigili di Lodi, con il nuovo codice. Ciclodi comunque promette ricorsi al giudice di pace contro queste sanzioni accessorie.
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giovedì 13 agosto 2009
Effetti iniqui di nefaste leggi bandiera
Ciclodi: «Chi va in bici ora è discriminato».
«Una sperequazione assurda a discapito dei ciclisti». Così la presidente di Ciclodi Fiab, Pina Spagnolello, commenta le nuove norme del codice della strada, introdotte dalla mezzanotte di venerdì dal “pacchetto sicurezza” del governo Berlusconi: «Se il conducente è persona munita di patente di guida, nell’ipotesi in cui sono stabilite le sanzioni amministrative accessorie del ritiro, della sospensione o della revoca della patente di guida, le stesse sanzioni accessorie si applicano anche quando le violazioni sono commesse alla guida di un veicolo per il quale non è richiesta la patente di guida». Compresa la decurtazione dei punti sulla patente. Chi va in bicicletta ubriaco, quindi, se sanzionato si vede obbligatoriamente (e non per “cattiveria” dell’agente o del vigile che provvede) gravato delle medesime sanzioni accessorie che gli toccherebbero se, nelle medesime condizioni, guidasse l’auto. Non è invece (almeno per ora, osserva maligno qualcuno) prevista la confisca del velocipede. Ma in Italia non si può mai dire. «È assurdo - commenta Spagnolello - la bicicletta è evidentemente molto meno pericolosa dell’auto». È anche vero che molti incidenti gravi o mortali sono stati causati da comportamenti pericolosi dei ciclisti. Ma, anche a detta di molti avvocati, è ingiusto che chi ha la patente subisca una sanzione più elevata rispetto a chi non l’ha. Sul sito www.ciclodi.it ci sono piuttosto alcune controproposte per rendere la bici più sicura. Per ora nessuna sanzione ai ciclisti da parte dei vigili di Lodi, con il nuovo codice. Ciclodi comunque promette ricorsi al giudice di pace contro queste sanzioni accessorie.
Rassegna stampa - Il Cittadino.
«Una sperequazione assurda a discapito dei ciclisti». Così la presidente di Ciclodi Fiab, Pina Spagnolello, commenta le nuove norme del codice della strada, introdotte dalla mezzanotte di venerdì dal “pacchetto sicurezza” del governo Berlusconi: «Se il conducente è persona munita di patente di guida, nell’ipotesi in cui sono stabilite le sanzioni amministrative accessorie del ritiro, della sospensione o della revoca della patente di guida, le stesse sanzioni accessorie si applicano anche quando le violazioni sono commesse alla guida di un veicolo per il quale non è richiesta la patente di guida». Compresa la decurtazione dei punti sulla patente. Chi va in bicicletta ubriaco, quindi, se sanzionato si vede obbligatoriamente (e non per “cattiveria” dell’agente o del vigile che provvede) gravato delle medesime sanzioni accessorie che gli toccherebbero se, nelle medesime condizioni, guidasse l’auto. Non è invece (almeno per ora, osserva maligno qualcuno) prevista la confisca del velocipede. Ma in Italia non si può mai dire. «È assurdo - commenta Spagnolello - la bicicletta è evidentemente molto meno pericolosa dell’auto». È anche vero che molti incidenti gravi o mortali sono stati causati da comportamenti pericolosi dei ciclisti. Ma, anche a detta di molti avvocati, è ingiusto che chi ha la patente subisca una sanzione più elevata rispetto a chi non l’ha. Sul sito www.ciclodi.it ci sono piuttosto alcune controproposte per rendere la bici più sicura. Per ora nessuna sanzione ai ciclisti da parte dei vigili di Lodi, con il nuovo codice. Ciclodi comunque promette ricorsi al giudice di pace contro queste sanzioni accessorie.
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A quando la perdita di punti perchè non si attraversa la strada sulle strisce pedonali? Basta una goccia per fare uscire l'acqua da un bicchiere pieno. E leghisti e soci velinari il bicchiere ormai lo hanno riempito tutto.
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