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mercoledì 11 novembre 2009

Come ti propagando un libro

Lupi: «non è satira, solo spazzatura». L'autore: «Mi attaccano? caciottari arricchiti». Fumetti contro la Meloni, «ministronza». Il ministro incassa solidarietà bipartisan. Carfagna: «Ennesimo picco di volgarità». Pd: «È tenace, perciò la attaccano». Lei: tanti messaggi, grazie a tutti.
Rassegna stampa - Corriere.it, 11 novembre 2009.



Piena solidarietà, da destra e da sinistra. Al ministro Giorgia Meloni, protagonista suo malgrado di un libro a fumetti ora in libreria intitolato «La ministronza» (di Alessio Spataro, edizioni Grrrzetic), arriva sostegno da entrambi i poli. «Il nostro Paese assiste all’ennesimo imbarbarimento dello scontro, che nulla ha a che vedere con la politica, e in mezzo ci finisce per l'ennesima volta una donna» denuncia la collega Mara Carfagna, parlando di «nuovo picco di volgarità».
«Vignette volgari» - Un'altra ministra, Stefania Prestigiacomo, parla di opera «indecente e volgarissima». Per Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, «il libello composto da vignette volgari e offensive contro il ministro qualifica chi l'ha fatto. A Giorgia Meloni, che con intelligenza e grande passione svolge il suo impegno politico, va la mia piena solidarietà». E il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi: «Quella di Spataro non è satira, è solo spazzatura. Esprimo tutta la mia solidarietà al ministro Meloni, oggetto di un attacco volgare che offende lei e le donne e che ferisce la dignità della persona».
PD: «È tenace» - Per il Pd parla Rosy Bindi, presidente del Pd: «Al ministro Meloni va la mia solidarietà di donna e di vicepresidente della Camera. La satira diverte, morde e può anche far male. Ma in questo caso si tratta solo di volgare maschilismo che offende tutte le donne». Sempre nel Pd parla la senatrice Vittoria Franco: «La Meloni è una giovane volitiva con una lunga esperienza in politica motivata dalla passione, dunque è facile immaginare che proprio per queste sue caratteristiche possa diventare bersaglio di critiche». Solidarietà anche da Fausto Raciti, segretario nazionale dei Giovani Democratici: «Pensiamo che le offese rivolte alla sua persona non siano satira, ma attacchi stupidi e volgari». Silvana Mura (Idv): «Mi sembra che si sia sconfinati nell'offesa feroce e gratuita, oltre che in una volgarità sicuramente inaccettabile. A Giorgia va la mia solidarietà convinta».
Meloni: «Grazie a tutti» - La ministra ringrazia tutti: «Per intimidirmi ci vuole molto, ma molto di altro. Mi ero ripromessa di non fare alcun commento su questa allucinante vicenda, ma di fronte alle enorme mole di messaggi di solidarietà che mi ha raggiunto in queste ore, non posso esimermi dal ringraziare tutti - scrive in una nota -. In particolare mi rivolgo alle donne e a tutti coloro che, pur non condividendo la mia posizione politica, hanno comunque sentito il bisogno di esprimermi stima e affetto. Credo si possa dire che sia stata questa una bella pagina perché tutti, in particolare le donne, hanno voluto e saputo distinguere la politica da ciò che con la politica non c'entra niente. Ne sono stata davvero molto felice, grazie davvero».
Il disegnatore - Raggiunto al telefono dall'agenzia Dire, Spataro sembra stupito: «Si occupano di me? Come se li pagassimo per questo, come se il loro stipendio giustificasse questa perdite di tempo...». Pentito? «Io non mi vergogno di nulla, rispondo solo del rapporto con i miei lettori e con la mia casa editrice. C'è gente che non si vergogna di cose ben peggiori, perché mi dovrei vergognare io?». Ma perché nel mirino è finita proprio Giorgia Meloni? «Perché ha la mia stessa età e perchè io non ho mai camuffato il mio curriculum». Ovvero: «Sulla biografia che ha sul sito del ministero dice di essersi diplomata in lingue, ma se è uscita dall'alberghiero?». Nelle pagine della 'Ministronza', Meloni parla romanesco e viene dipinta in una serie di scene trash. «Sembrano dei caciottari arricchiti - dice ancora Spataro - che hanno scoperto la manna dal cielo dell'uomo più ricco d'Italia. Li ha portati al governo e non potevano crederci neanche loro...». A chi lo accusa di maschilismo, ribatte: «Ho lettori di entrambi i sessi, uomini e donne, che mi fanno molti complimenti. Ho dipinto Meloni nuda o che fa sesso? Non c'è nulla di strano, la satira da secoli fa uso anche della scurrilità».
Vignette sul blog - Il libro del disegnatore nasce da una serie di vignette pubblicate sul blog dell'autore e a novembre è arrivato negli scaffali delle librerie. A sollevare il polverone è stato il quotidiano Il Secolo d'Italia. «Fosse stata Rosy Bindi la protagonista de La Ministronza - scrive il quotidiano -, Repubblica avrebbe già lanciato una raccolta di firme online, le donne del Pd avrebbero presentato un'interrogazione parlamentare e qualcuno, a sinistra, avrebbe già chiesto il sequestro del libro. Speriamo che non lo faccia nessuno a destra». Sulla copertina compare la versione fumettistica della Meloni nelle fogne accanto a un topo, mosche e scarafaggi. Accompagnata da un testo per niente criptico: «Fascisti, carogne, tornate nelle fogne». Nelle storie, spiega il Secolo, «la ministronza parla in greve dialetto romano, non si lava, passa tutto il tempo parlando con topi e facendo sesso con suoi ammiratori dediti a perversioni dannunziane».
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