Rassegna stampa - Il Cittadino, Greta Boni, 2 ottobre 2009.
La sanatoria per colf e badanti si è conclusa a quota 1.344 domande, a tanto ammontano le richieste da parte delle famiglie lodigiane. Una cifra inferiore alle aspettative di sindacati e patronati, che in queste ultime settimane hanno aiutato tutti coloro che dovevano inoltrare le domande al ministero dell’Interno. La provincia di Lodi si piazza in fondo alla classifica lombarda, anche se ad aggiudicarsi l’ultimo posto è Sondrio, con 373 pratiche; a Pavia, Como e Mantova, invece, le domande sono più di 3mila, a Piacenza 1.740, a Lecco 1.837 mentre a Cremona 1.978. Il primo posto spetta a Milano, con 43.393 richieste, seguita sul podio da Brescia e Bergamo, anche se con un certo distacco, le pratiche si fermano rispettivamente a 11.221 e 8.836.Alle ore 24 del 30 settembre, ultimo giorno disponibile per regolarizzare colf e badanti, sono arrivate al ministero dell’Interno 294.744 domande di emersione per lavoratori extracomunitari. In particolare, sono state presentate 180.408 domande per colf e 114.336 domande per badanti. I protagonisti della sanatoria provengono soprattutto dall’Ucraina (37.178) e dal Marocco (36.112). Le previsioni del Governo sono state rispettate, la stima dei soggetti interessati dalla sanatoria si aggirava intorno alle 300mila, una previsione formulata nella relazione tecnica allegata al provvedimento anticrisi, approvato lo scorso agosto. Per il ministero non si tratta affatto di un flop: «Personalmente credo abbiano pesato molto le paure degli italiani e il rifiuto di pagare i contributi. Al di là di questa considerazione, non riesco a vedere errori di percorso», ha dichiarato Mario Morcone, capo del dipartimento Libertà civili e immigrazione del Viminale e “padre” della sanatoria. «Se in Italia si contano grosso modo 5-700mila clandestini osserva Morcone -, non capisco perché le colf e le badanti dovrebbero essere una percentuale molto più alta di questa. Non dimentichiamo che, nella stessa situazione di irregolarità, ci sono anche i lavoratori occupati in agricoltura e nell’edilizia». Secondo alcuni giuristi la sanatoria sarebbe incostituzionale, perché avrebbe tagliato fuori una parte dei lavoratori extracomunitari. A questo punto, però, spetterà alla Corte costituzionale.
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