Casalpusterlengo - Sulle linee del programma il dibattito infiamma l’aula.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Andrea Bagatta, 2 ottobre 2009.
La giunta di Casale presenta le linee programmatiche di bilancio, e in consiglio comunale si accende il dibattito. «In larga misura le linee programmatiche ricalcano il programma elettorale - ha spiegato il primo cittadino Flavio Parmesani -. Dovendo individuare un punto qualificante mi piace sottolineare l’attenzione al mondo del lavoro e il tentativo di rilanciare gli insediamenti produttivi». Ogni membro della giunta ha poi svolto la propria puntuale lista degli obiettivi, dalla valorizzazione delle ciclabili alla rivitalizzazione del centro storico, dalla tutela delle fasce deboli alla difesa dell’ambiente alla sicurezza. Molto seguita è stata l’esposizione dell’assessore al bilancio Antonio Spelta: l’intento dichiarato nei cinque anni è quello di perseguire il riequilibrio della spesa corrente con le entrate correnti, in modo da poter destinare gli oneri d’urbanizzazione alla manutenzione del patrimonio, che a oggi è ferma per la mancanza di risorse.
Una manifestazione d’intenti che non è piaciuta a Federico Moro, di Casale Democratica, che ne ha dato una lettura negativa. «Nell’inconsistenza delle linee generali, l’unico intervento chiaro è stato quello dell’assessore al bilancio - ha detto Moro -. È giusto che i cittadini sappiano: avremo una città che costa di più. Questo però accade non perché sono stati gestiti male i soldi in passato, ma perché mancano i trasferimenti dallo stato e sono scaricate nuove spese sui comuni».
Diversi consiglieri di minoranza sono quindi intervenuti accusando la maggioranza di aver stilato linee guida inconsistenti, eccessivamente vaghe e addirittura scopiazzate da altri programmi leghisti e persino dal bilancio sociale di mandato del 2005 dell’amministrazione di centrosinistra. «Una riprova del fatto che non ci sono sostanziali differenze tra centrodestra e centrosinistra - ha colto la palla al balzo Leopoldo Cattaneo del Partito comunista dei lavoratori -. Alla fine, si fanno pagare sempre i più deboli».
«Le differenze ci sono tra vecchia e nuova amministrazione - ha invece affermato l’ex sindaco Angelo Pagani, oggi capogruppo d’opposizione per Casale Democratica -. Noi avevamo un progetto di città ben chiaro ed espresso, qui vediamo tanti interventi ma non un modello di città a cui ispirarsi né per la rivitalizzazione del centro né per lo sviluppo urbanistico o per le politiche di sicurezza e integrazione».
Per la maggioranza, la replica è andata al capogruppo Antonio Palermo. «Le linee programmatiche sono vaghe? È vero: abbiamo indicato delle proposte di massima, ma non sappiamo che cosa accadrà nei prossimi anni, e lo stato dei conti comunali è tale da non permetterci di fissare degli obiettivi stringenti. La realtà è che il comune spende più di quanto incassa perché questa era l’impostazione data dal centrosinistra, e ora dobbiamo pensare a dei correttivi».
Accordo vicino con l’Anteo, ma in corsa c’è anche il Politeama di Piacenza.
Sul teatro in attesa del gestore si allunga l’ombra dei milanesi.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Andrea Bagatta, 2 ottobre 2009.
Arriva da Milano il nuovo gestore del teatro Comunale. È questa l’indicazione che sembra emergere dall’ultimo giro di consultazioni del sindaco Flavio Parmesani con gli operatori che avevano dato manifestazioni d’interesse per la gestione del teatro di Casale. Mercoledì pomeriggio, il primo cittadino ha incontrato a Casale un rappresentante del cinema teatro Anteo di Milano, e proprio con questo operatore sarebbe ormai vicinissimo l’accordo. L’intesa sarà da perfezionare tramite il metodo dell’affidamento diretto, e dovrebbe prevedere le stesse condizioni già espresse a luglio in sede di gara. L’attività dovrà essere garantita per almeno 95 giorni, oltre a 10 giornate intere e 10 mezze giornate riservate all’amministrazione comunale. Il bar del teatro sarà aperto in occasione degli spettacoli. Associazioni locali avranno diritto ad accedere alla struttura a tariffe agevolate. Manutenzione ordinaria, utenze e costi di personale saranno a carico del gestore, mentre l’amministrazione si occuperà della manutenzione straordinaria. A disposizione dei futuri gestori dovrebbero esserci oltre 70mila euro da parte dell’amministrazione, metà circa provenienti dalle casse comunali, l’altra metà da un finanziamento operato dalla Fondazione della Banca Popolare di Lodi e già concordato con la precedente amministrazione. Anche in virtù di questo rimpinguamento del contributo, l’accordo che si sta per stringere conterrebbe delle migliorie rispetto al numero degli spettacoli previsti.
«Posso affermare che l’accordo è molto vicino e che sono ottimista sul poter far partire la stagione per il cinema entro la fine di ottobre e qualche settimana dopo quella per il teatro - dice il sindaco Flavio Parmesani pur senza confermare apertamente il nome del prossimo gestore -. Abbiamo contatti con operatori di Milano, ma ci sono stati colloqui anche con rappresentanti del cinema Politeama di Piacenza e altri soggetti privati, che invece preferiscono non essere citati. Ci siamo dati da fare e abbiamo valutato tutte le opzioni a 360 gradi, e credo che a giorni potremo dare un annuncio ufficiale. Sono certo che in termini qualitativi tanto per il cinema quanto per il teatro la gestione sarà all’altezza».
L’accordo dovrebbe comunque limitarsi a un anno di gestione, e una volta risolto lo stallo relativo alla stagione 2009-2010, l’amministrazione si metterà subito al lavoro per una gara che preveda una gestione pluriennale del teatro, cercando anche il coinvolgimento del territorio e degli altri enti locali come ribadito più volte dall’assessore alla partita Giuseppe Passerini.
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