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venerdì 2 ottobre 2009

Crisi? No, Santoro è il problema

Dietro le quinte. Il Cavaliere è rimasto tutto il giorno a Palazzo Grazioli. Berlusconi davanti alla tv: «Operazione politica indegna». L'obiettivo: non fare del conduttore un martire.
Rassegna stampa - Corriere della Sera, Marco Galluzzo, 2 ottobre 2009.

Roma - Lo riferisce Maurizio Belpietro, che è andato a trovarlo nel pomeriggio, secondo un copione che non sorprende nessuno. Berlusconi ritiene che la trasmissione di Annozero sia «un'operazione politica indegna», fatta per fini che nulla hanno a che fare con il giornalismo d'inchiesta, o con il dovere di informazione, ma che attingono alla volontà di infangare il presidente del Consiglio. In effetti non è una notizia. Sarebbe, la notizia, l'esatto contrario. Un Berlusconi felice che si gode una trasmissione che per la seconda settimana consecutiva manda in onda le parole, questa volta in diretta, della escort che ha passato una notte a Palazzo Grazioli. Ovviamente non è così. Patrizia D'Addario davanti ad alcuni milioni di italiani, su Rai2, per il presidente del Consiglio è cosa che ha nulla a che fare con il servizio pubblico. E Annozero è una trasmissione che ha nulla a che fare con l'approfondimento d'inchiesta, piuttosto con un palinsesto precostituito e politico con l'obiettivo di denigrare il capo del governo e colpirne l'immagine.
Ieri Berlusconi è rimasto tutto il giorno a casa, a Palazzo Grazioli, a Roma. Era atteso poco prima di cena a un ricevimento dell'ambasciatore tedesco in Italia, ma ha declinato l'invito. Raccontano di vari contatti con il direttore generale della tv pubblica, con il viceministro delle Comunicazioni, Paolo Romani, con il braccio destro Gianni Letta. Dei contatti un filo conduttore comune: cercare di non fare un martire di Michele Santoro, cercare piuttosto di prenderlo in fallo, di far passare la trasmissione alla lente d'ingrandimento dell'autorità preposta al controllo delle Comunicazioni, l'Agcom, che può comminare una multa - in base alle leggi vigenti - sino alla cifra di 8o milioni di euro. Lente d'ingrandimento che si può estendere alla verifica interna degli organi della tv pubblica preposti al controllo della correttezza (compreso l'ufficio legale) delle trasmissioni del servizio pubblico. Verificare dunque se nel metodo della trasmissione siano ravvisabili violazioni di qualsiasi tipo: disciplinare, contrattuale (il contatto di servizio della Rai con il governo, in quanto concessionaria), legale sotto ogni profilo (il codice etico interno alla tv pubblica e quant'altro possa mettere in difficoltà il conduttore e il suo staff). L'obiettivo per alcuni frangenti, all'ora dì cena, sembrava raggiunto. Una nota dell'ufficio legale della Rai ravvisava dei rischi nella messa in onda di un'intervista in diretta a persona coinvolta in un procedimento giudiziario penale. Santoro ha comunque deciso di andare in onda. E alle 22 e 10 il premier, sembra in compagnia dell'avvocato Niccolò Ghedini, ha visto dal teleschermo di casa l'intervista in diretta alla escort che ha rivelato di aver passato una notte con lui. Le conseguenze, se ci saranno, nei prossimi giorni.
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