Rassegna stampa - Il Cittadino, Greta Boni, 2 ottobre 2009.
Senna - I lodigiani possono smetterla di fare a pugni con uno dei loro incubi peggiori: la discarica di Senna Lodigiana. L’impianto di smaltimento rifiuti non sarà costruito, perché ieri il Pirellone ha dichiarato che l’iter è improcedibile. A convincere la Regione Lombardia sono stati due elementi: da una parte il vincolo paesistico introdotto dai comuni di Senna e Somaglia, dall’altra l’allargamento della fascia Pai, il Piano di assetto idrogeologico, ovvero l’area di salvaguardia del fiume Po. «Abbiamo fatto inserire nelle conclusioni del verbale della conferenza dei servizi - fanno sapere gli uffici di palazzo San Cristoforo -, un passaggio sull’impossibilità di depositare rifiuti all’interno di aree già utilizzate come cave, come prevede proprio il Piano cave della Provincia di Lodi e come confermato da una recente delibera di giunta regionale».
Il centrosinistra può esultare: «Per il territorio finisce l’incubo».
Rassegna stampa - Il Cittadino, Greta Boni, 2 ottobre 2009.
Senna - Ad esultare per il risultato ottenuto non è solo il centrodestra. «Questa è la seconda batosta presa da Cre - commenta l’ex assessore all’ambiente, Antonio Bagnaschi -, non posso che esserne felice, la prima volta la conferenza dei servizi è stata aperta e subito chiusa, ora non è mai iniziata. L’augurio è che ci rinuncino una volta per tutte. Si è lavorato parecchio per la discarica di Senna e qualcuno ci ha perso anche il sonno, è stato fatto un buon lavoro». Per il consigliere Pd, Luca Canova, è la fine di un incubo: «Questo risultato, fortemente voluto dalle precedenti amministrazioni e dalle nuove, conferma la validità delle scelte pregresse. Segnalo il fatto che respingendo la discarica e approvando il vincolo paesaggistico si conferma la scelta strategica a suo tempo fatta sulla valle del Po, un patrimonio che serve al Lodigiano per sviluppare economie ecocompatibili e contrastare altre scelte». Il consigliere regionale Pd, Gianfranco Concordati, esulta per lo stop alla discarica, ma resta con i piedi per terra. «Questa decisione è un passo importante, che speriamo tutti sia l’ultimo ma che può trovare qualche coda in eventuali ricorsi della società brianzola. Dovremo aspettarceli, anche perché questi anni ci hanno dimostrato che vi è una volontà sopra ogni ragione logica di insediarsi nel Lodigiano da parte della Cre. Credo che il lavoro fatto sino ad ora, la grande capacità di mobilitazione delle popolazioni, l’attenzione posta dalle amministrazioni e l’unità della politica sul tema, ci permettano di dire che affronteremo anche gli eventuali colpi di coda con il necessario slancio e con l’acquisita competenza in materia».
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