Caso Palladio, gli avvocati: «L’imputazione è troppo vaga».
Rassegna stampa - Il Cittadino, Carlo Catena, 2 ottobre 2009.
Somaglia - Si apre con un rinvio, a fine ottobre, il processo a Lodi a carico dell'ex comandante della polizia provinciale di Lodi Angelo Ugoni e dell'ex amministratore della conceria Palladio di Somaglia, Gianfranco Piovan: i legali dei due imputati, che sono accusati di abuso d’ufficio in concorso, hanno sollevato una serie di eccezioni preliminari, la più importante delle quali mira a ottenere il riconoscimento della nullità del capo di imputazione. «Mancano i riferimenti alle norme che l’accusa ritiene siano state violate attraverso l’asserito abuso d’ufficio», sottolinea Gianluigi Bonifati, difensore di Ugoni.
La vicenda, successivamente alla quale la conceria era stata chiusa, era scoppiata come primo capitolo della “Rifiutopoli” lodigiana il 7 marzo del 2007, quando Ugoni, Piovan e una ex dipendente della Provincia di Lodi erano finiti in carcere in custodia cautelare. I sospetti dei carabinieri del nucleo operativo ecologico e del pm Paolo Filippini vertevano su una determina, ritenuta da esperti illegittima, con la quale il settore ambiente della Provincia di Lodi aveva concesso alla Palladio di rinviare la bonifica di un tratto di colatore Monticchia inquinato da sali di cromo. Una questione di cui si dibatteva nel territorio da almeno otto anni.
L'ex dipendente è stata poi prosciolta e in udienza preliminare è caduta l’accusa di corruzione ma tra gli aspetti da chiarire nel processo ci sono i rapporti tra l'ex comandante della Provinciale e l’imprenditore della conceria, con contatti telefonici i cui contenuti non sembrano preoccupare la difesa Ugoni.
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