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mercoledì 2 settembre 2009

A Casale si cerca di salvare capra e cavoli

Moschea in via Adda, Comune verso il no.
Il centrodestra a caccia di nuove soluzioni.

Rassegna stampa - Il Giorno di oggi.

In Via Adda i fedeli musulmani non andranno. È questa la sensazione che si fa strada e che viene confermata anche dagli ambienti della Lega Nord, il partito che fa capo al sindaco di Casale Flavio Parmesani. Ieri il primo cittadino casalese era irreperibile. Sulla questione della moschea, dunque, l’amministrazione comunale di centrodestra, dopo i proclami della settimana scorsa con i quali si invitava i fedeli islamici di andare a pregare a Lodi una volta chiuso il centro di preghiera di via Fugazza, in questa fase vuole mantenere il profilo basso. Dopo la protesta dei residenti di via Adda e la conseguente raccolta di firme contro l’insediamento del centro di culto islamico, la sensazione è che il Comune stia cercando una via d’uscita. «Stiamo cercando un punto d’incontro che salvi capra e cavoli», ha spiegato il capogruppo di maggioranza Antonio Palermo che però, nella fattispecie, si attiene al silenzio imposto all’interno della Giunta di centrodestra.
Intanto Andrea Negri, commissario della Lega Nord di Codogno, mette i paletti sull’eventuale arrivo della moschea a Somaglia o Codogno. «Abbiamo assicurazioni che non si insedierà né a Codogno né a Somaglia», spiega l’esponente leghista- «In quelle zone, vocate ad espansioni produttive, non ci sarebbe nemmeno spazio per i luoghi di culto».
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