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mercoledì 26 agosto 2009

Reagire da «lanzichenecchi al potere»

Matteo Brunello su Il Cittadino di oggi, ricordando che al Poligono il presidente dell'Anpi aveva parlato di «nuovi lanzichenecchi al potere», ci informa che la Provincia insorge con proprie dichiarazioni.
«L’Anpi usa parole fuori dal tempo».
Il Pdl e Lega insorgono dopo il discorso di Alboni di sabato.
Rassegna stampa.

«Parole faziose e fuori dal tempo»: coro di polemiche da Pdl e Lega nord dopo le dichiarazioni del presidente Anpi, Edgardo Alboni. Nel corso della cerimonia, in ricordo dei martiri del Poligono, l’ex capo partigiano aveva parlato con un riferimento all’attualità di «rozzi cultori di un’assurda politica di discriminazione razziale» e di «nuovi lanzichenecchi al potere». E le frasi hanno scatenato una vera e propria bufera politica. «Non trovo corretto quanto è stato detto. Sono state esternazioni faziosissime, quelle di Alboni - ha attaccato l’assessore provinciale, Nancy Capezzera -. E poi il fascismo non è il male assoluto. Ha fatto anche cose positive per il Paese, in particolare sul fronte del sociale. Vanno bene queste cerimonie commemorative, ma si ricordino, insieme ai partigiani, anche tutti coloro che si sono battuti per il tricolore: da coloro che si sono schierati con la Repubblica sociale italiana, fino a tanti italiani che sono caduti in difesa della nostra patria. Basta con queste visioni ideologiche. Cerchiamo di andare oltre». Sempre la responsabile della viabilità e trasporti a palazzo San Cristoforo, Capezzera (esponente di spicco del Popolo della libertà e proveniente da An) ha continuato dicendo che nel corso della manifestazione di sabato pomeriggio, è stato commesso anche «uno sgarbo istituzionale» nei confronti della provincia: «Eravamo stati richiesti e siamo stati presenti con i simboli dell’ente e con l’assessore Elena Maiocchi - ha sostenuto Capezzera - ma nel corso della manifestazione non siamo stati nemmeno invitati ad esprimere un indirizzo di saluto. Ritengo che questo sia stata una grave mancanza da parte del comune di Lodi. Non bisogna dimenticare che siamo stati eletti dai cittadini e rappresentiamo il territorio». Sul tema del discorso di Alboni, è intervenuto anche un altro esponente della giunta provinciale, l’assessore Cristiano Devecchi (Lega nord): «Vorrei ricordare a chi ha parlato di lanzichenecchi, che ora, quelli che così sono stati definiti, governano, e con la loro azione rispettosa di tutti smentiranno questi giudizi. E poi con il nostro movimento abbiamo dato prova di non essere né razzisti né antidemocratici». Sul tema ha inoltre preso la parola il capogruppo del Carroccio a palazzo Broletto, Mauro Rossi, che ha bollato il discorso di Alboni come «profondamente e moralmente ingiusto». «Non ero presente alla cerimonia, ma mi sono informato su quanto è stato letto dal presidente provinciale Anpi Alboni - ha riferito Rossi -. Ritengo che si debba evitare di trasformare queste commemorazioni in tribune politiche. Rispetto i combattenti dell’Anpi e la Resistenza, però credo che il compito di coloro che guidano tale associazione sia quello di preservare la memoria, altrimenti invito Alboni a scendere nell’agone politico. Faccia i nomi e i cognomi di quelli che, stando a lui, non passeranno».
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