Applicare le buone pratiche prima a casa propria.
Non c’è che dire viviamo in un momento di schizzofrenia collettiva.
Una guerra può mai essere umanitaria?
Politiche disumane possono generare comportamenti sociali umani?
Questa cultura del disumano ha solo il colore del centro-destra? Purtroppo non è così.
Ce lo dice la strage di 108 profughi albanesi della Kater I Rades, provocata nel 1997 dalla pretesa di un governo di centrosinistra di bloccare manu militari l'esodo albanese.
Ce lo ricorda un'altra strage del proibizionismo, quella del 25 dicembre 1996, in cui annegarono 233 migranti a lungo ignorata dai media, e fu solo grazie all'ostinazione di qualche giornalista e di antirazzisti come Dino Frisullo che il silenzio fu spezzato.
Semi avvelenati che altri hanno provveduto a spargere hanno prodotto i frutti marci coltivati dal governo in carica.
La coerenza non è più un concetto che appartiene alla politica.
Si parla in un modo e si opera in un altro.
E siamo talmente assuefatti a tali costumi che abbiamo perso la capacità di indignarci.
Così capita di leggere sul Cittadino la lettera del mio Sindaco, Sozzi Giuseppe, che invita il neo Presidente della Provincia Foroni a pratiche di condivisione con i Sindaci del territorio in riferimento alle future politiche.
Senz’altro questa modalità di governo è da preferire e diamo il merito al Presidente Felissari e alla sua Giunta di aver portato avanti con tenacia e determinazione questa modalità ma Sozzi nel governare la comunità Brembiese opera in tal modo?
Racconto l’ultima per ordine cronologico, e mi limito a questa per non tediare i lettori.
Sono consigliera di minoranza a Brembio e nell’ultimo consiglio comunale al quale ho partecipato quel metodo, che lui denuncia come pericoloso, della decisione a maggioranza o del fai da te ampiamente testato, l’ha messo in atto senza nessuna reticenza.
La seduta del Consiglio Comunale portava all’odg la modifica del Regolamento del Nido Comunale. La modifica che proponeva la maggioranza consisteva nel ritenere valide le sedute della Commissione del nido anche solo con la presenza di due componenti.
Essendo il nido di Brembio in gestione associata, ad esso afferiscono altri 3 Comuni che hanno di diritto una presenza all’interno della Commissione oltre ad altre figure, alla minoranza sembrava una forzatura una tal modifica e anche un pochino anti-democratica e soprattutto non ne ravvedeva la necessità.
Il paradosso è che oltre a non essere presente l’assessore competente, (la giunta di Brembio ha tutti assessori esterni, sic!) che ha proposto tal irragionevole modifica, in Consiglio era presente quella figura così ibrida del delegato dell’assessore il quale né ha presentato l’argomento né ha motivato la necessità di siffatta modifica.
Durante il dibattito alle pertinenti argomentazioni di contrarietà a tal modifica esposte dalla minoranza tutta il Sindaco risponde:
1. che non c’è l’assessore competente. Ma nella seduta pubblica di insediamento della sua amministrazione non aveva detto che il delegato dell’assessore rappresentava l’assessore stesso? Che imbroglio! Si chiede il voto ai cittadini con una lista civica (tutti del PD!) di giovani eppoi si da la delega ad assessori esterni persone meritevoli di pensione di anzianità per il tempo in cui siedono su quelle poltrone.
Cambiare tutto per non cambiare niente, diceva Sciascia.
2. che la maggioranza è sua e quindi fa ciò che vuole. E magari fosse la prima volta che pronuncia tal pensiero!
La minoranza tutta resta basita, nonostante le proteste la maggioranza non ha avuto orecchie per ascoltare.
Allora Sig. Sindaco che ben vengano i consigli di buone pratiche ma non crede che sia il caso di praticarli in casa propria?
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