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sabato 21 novembre 2009

Polveri valori da capogiro

Polveri sottili, una settimana “nera”: smog alle stelle in tutta la provincia.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Greta Boni, 21 novembre 2009.

Una settimana da incubo per i polmoni dei lodigiani. Le polveri sottili non hanno dato tregua e a partire da lunedì hanno toccato valori da capogiro.
Nel capoluogo, la centralina di viale Vignati, quella che prende in considerazione anche il traffico veicolare, ha registrato un Pm10 pari a 77 microgrammi al metro cubo, ma nei giorni successivi la situazione è peggiorata: martedì lo smog è salito a 90, mercoledì a 84 mentre giovedì è sceso a 70. Per legge le particelle non dovrebbero superare i 50 microgrammi al metro cubo, ma nel Lodigiano questa è una vera e propria “mission impossible”. Il problema è condiviso da tutta la Pianura padana. In realtà, l’inquinamento ristagnava in città già da diversi giorni, più precisamente da venerdì 13 dicembre, quando il Pm10 è salito da 68 a 80 nel giro di tre giorni. In città c’è poi una seconda centralina, posizionata in via Vittime della Violenza, all’interno di un’area verde lontana dal traffico più intenso: anche in questo caso il Pm10 si è rivelato fuorilegge.
In Provincia di Lodi non si sono salvati nemmeno i paesi, le polveri sottili hanno raggiunto quota 66 a Tavazzano, 74 a Montanaso, 76 a Codogno, 59 a Bertonico.
Il recente studio realizzato da Regione Lombardia, ”Rapporto dell’ambiente in Lombardia 2008 - 2009”, mostra che è stata superata anche la soglia anche per altre sostanze. Nel corso del 2008 in provincia di Lodi si è superata la soglia di 44 microgrammi per metro cubo per il biossido d’azoto, un valore che corrisponde al limite maggiorato del valore di tolleranza in vigore lo scorso anno, un margine di sopportazione che secondo diminuisce di anno in anno, fino quando, secondo quanto stabilito dalla normativa, nel 2010 si azzererà. Milano, Brescia, Como e Lecco si trovano esattamente nella la stessa situazione. Lo “sforamento” dei limiti è evidente anche per quanto riguarda l’ozono, che ha preso di mira la Pianura padana. Le particelle hanno effetti negativi soprattutto sulla vegetazione e sull’ecosistema.
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