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venerdì 13 novembre 2009

Patto di stabilità con il Pirellone e guerra al governo

L’accordo. Un premio per i Comuni virtuosi.
Rassegna stampa - Avvenire, Tino Redaelli, 12 novembre 2009.

I 1.546 Comuni e le 12 Province della Lombardia stringono un importante Patto di stabilità con il Pirellone, ma dichiarano guerra al governo sul tema del tra­sferimento dei fondi. Associazione dei Comuni lombardi (Anci), Upl (Unione delle Province Lombarde) e Regione hanno infatti siglato ie­ri un importante accordo, in base al quale gli enti locali potranno u­tilizzare 40 milioni di euro messi a disposizione dal Pirellone, per la copertura delle spese di investi­mento bloccate dai vincoli impo­sti dal Patto di stabilità nazionale ( lo strumento che garantisce il mantenimento dei debiti dello Sta­to entro i parametri di Maastricht). Per usufruire di questo beneficio gli enti locali dovranno aver ri­spettato il Patto di stabilità inter­no del 2008, aver esaurito la pos­sibilità di effettuare pagamenti nei limiti definiti dal Patto, possedere l’adeguata disponibilità di cassa per effettuare i pagamenti e dimo­strare l’effettiva liquidabilità delle spese.
«L’accordo premia gli enti locali più virtuosi, sostenendo i loro in­vestimenti in opere pubbliche e li­bera risorse da mettere a disposi­zione del sistema produttivo lom­bardo – commenta il presidente della Regione, Roberto Formigoni –. Ma significa anche che la Lom­bardia è pronta per un federalismo più avanzato e maturo, in grado di gestire autonomamente un Patto di stabilità regionale, senza dover sottostare a quel vero e proprio strumento di tortura per gli enti lo­cali, che è quello nazionale». «La nostra non è una sfida al governo – conclude Formigoni –, ma la te­stimonianza che il modello lom­bardo fatto di sussidiarietà, dialo­go e confronto con il territorio è vincente e da prendere come e­sempio. Sperando che il prossimo anno ci sia dato più spazio, nel se­gno di un federalismo vero» . An­cora più duro nei confronti del go­verno, il sindaco di Varese e presi­dente di Anci Lombardia, Attilio Fontana: «Questo accordo dimo­stra che gli enti locali sanno risol­vere i problemi molto meglio che a livello centrale. Da anni stiamo subendo pesanti tagli e scelte pe­nalizzanti, pagando in prima per­sona quasi tutti i costi della crisi, eppure siamo proprio noi che fac­ciamo il 70% degli investimenti del Paese». Fontana ha inoltre antici­pato una manifestazione di tutti i Comuni lombardi e del Nord Ita­lia, in programma il prossimo 20 novembre a Milano, per protesta­re contro il mancato trasferimen­to agli enti locali della quota resi­dua di Ici (800 milioni di euro), promesso da parte del governo a i­nizio anno e non ancora eseguito.
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