Rassegna stampa - Avvenire, Tino Redaelli, 12 novembre 2009.
I 1.546 Comuni e le 12 Province della Lombardia stringono un importante Patto di stabilità con il Pirellone, ma dichiarano guerra al governo sul tema del trasferimento dei fondi. Associazione dei Comuni lombardi (Anci), Upl (Unione delle Province Lombarde) e Regione hanno infatti siglato ieri un importante accordo, in base al quale gli enti locali potranno utilizzare 40 milioni di euro messi a disposizione dal Pirellone, per la copertura delle spese di investimento bloccate dai vincoli imposti dal Patto di stabilità nazionale ( lo strumento che garantisce il mantenimento dei debiti dello Stato entro i parametri di Maastricht). Per usufruire di questo beneficio gli enti locali dovranno aver rispettato il Patto di stabilità interno del 2008, aver esaurito la possibilità di effettuare pagamenti nei limiti definiti dal Patto, possedere l’adeguata disponibilità di cassa per effettuare i pagamenti e dimostrare l’effettiva liquidabilità delle spese.
«L’accordo premia gli enti locali più virtuosi, sostenendo i loro investimenti in opere pubbliche e libera risorse da mettere a disposizione del sistema produttivo lombardo – commenta il presidente della Regione, Roberto Formigoni –. Ma significa anche che la Lombardia è pronta per un federalismo più avanzato e maturo, in grado di gestire autonomamente un Patto di stabilità regionale, senza dover sottostare a quel vero e proprio strumento di tortura per gli enti locali, che è quello nazionale». «La nostra non è una sfida al governo – conclude Formigoni –, ma la testimonianza che il modello lombardo fatto di sussidiarietà, dialogo e confronto con il territorio è vincente e da prendere come esempio. Sperando che il prossimo anno ci sia dato più spazio, nel segno di un federalismo vero» . Ancora più duro nei confronti del governo, il sindaco di Varese e presidente di Anci Lombardia, Attilio Fontana: «Questo accordo dimostra che gli enti locali sanno risolvere i problemi molto meglio che a livello centrale. Da anni stiamo subendo pesanti tagli e scelte penalizzanti, pagando in prima persona quasi tutti i costi della crisi, eppure siamo proprio noi che facciamo il 70% degli investimenti del Paese». Fontana ha inoltre anticipato una manifestazione di tutti i Comuni lombardi e del Nord Italia, in programma il prossimo 20 novembre a Milano, per protestare contro il mancato trasferimento agli enti locali della quota residua di Ici (800 milioni di euro), promesso da parte del governo a inizio anno e non ancora eseguito.
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