Rassegna stampa - Il Cittadino, Matteo Brunello, 29 settembre 2009.
Un inno alla pace e uno spettacolo dedicato alla concordia tra i popoli. Così i 25 bambini di Cernobyl hanno salutato il territorio, dopo un mese intero trascorso in tante famiglie del Lodigiano. La festa si è svolta venerdì sera, in piazza della Vittoria a Lodi, con la partecipazione dei rappresentanti di diverse associazioni. Un momento per dare uno slancio alla solidarietà, e celebrare tutti insieme la 12esima Giornata del donatore. «Questo è ormai un appuntamento fisso per il capoluogo - interviene dal palco Maristella Abbà, presidente dell’associazione Amici di Serena -, un’iniziativa volta a diffondere la cultura del dono, che è un qualcosa che deve crescere nel nostro cuore e va coltivato, e devo dire che, rispetto a questo, Lodi risponde molto bene». E le ha fatto eco il presidente Avis provinciale, Casimiro Carniti: «La folta presenza di persone qui, è la più forte testimonianza che si vuole credere nei valori di amicizia e solidarietà. Che molto semplicemente, significa voler bene agli altri». Il palco era circondato da fiaccole accese, per una serata organizzata da Amici di Serena, Avis, Aido e Admo. Subito si è entrati nel vivo con un concerto di musiche di origine ebraica, un repertorio sonoro proposto dalla formazione Nevé Shalom Klezmer Band (con la collaborazione dell’associazione culturale Viviamo la musica). Un intreccio di contaminazioni di suoni, eseguiti con una batteria di strumenti ed esperti artisti, che avevano come filo conduttore il tema della pace. E hanno fatto da suggestiva ouverture all’attesa esibizione dei piccoli provenienti dalla Bielorussia, che, come di consueto, nel loro periodo di soggiorno lodigiano per vivere lontano dalle zone contaminate, hanno messo in scena un divertente spettacolo in più lingue. Intitolato “Cose ... da elefanti”, i bimbi sono stati travestiti per rassomigliare ai grandi animali della foresta, per dare corpo ad una storia ispirata alla morale della concordia tra i popoli. Infine un grande canto, in gruppo, per ricordare i tanti momenti vissuti nel capoluogo e territorio; poi la memoria della gita al mare, e infine un grande “abbraccio” simbolico al Lodigiano, per trascorre i pochi giorni rimasti nelle nostre campagne e tornare alla provincia di provenienza di Dobrusch. Hanno assistito all’iniziativa, le educatrici e le diverse persone che avevano seguito i piccoli (hanno tutti un’età che va dagli 8 ai 10 anni).
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