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giovedì 17 settembre 2009

MondoNews - Fatti e Parole, n. 1 - 17 settembre 2009

Mondo News – Fatti e parole
Numero 1, 17 settembre 2009

Afghanistan, Napolitano anticipa il ritorno in Italia
Il presidente della Repubblica da Tokyo: "Sincero e accorato cordoglio ai familiari dei caduti". Domani il rientro dopo l'incontro con il nuovo premier Hatoyama.



Il presidente della repubblica Giorgio Napolitano da Tokyo ha espresso "profonda emozione" per la perdita dei sei militari italiani, ed il ferimento degli altri, in Afghanistan. Inoltre, ha espresso "sincero e accorato cordoglio ai familiari dei caduti e un augurio di guarigione ai feriti". "Voglio anche indirizzare ai nostri valorosi, che rappresentano l'Italia in questa difficile missione internazionale per la pace e la stabilità, l'espressione della nostra riconoscenza e della nostra vicinanza". Il Capo dello Stato ha deciso di anticipare il suo ritorno in Italia. Partirà domani.

Sei militari italiani perdono la vita in un attentato.
Un attacco con esplosivo ha distrutto alcuni veicoli militari della Forza Kfor sulla strada che va all'aeroporto di Kabul, tra le vittime vi sono anche militari italiani, 6 morti e 4 feriti. Dieci uccisi e 55 feriti tra i civili afghani. Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che ha ricostruito in Aula al Senato la dinamica del tragico attentato di stamane, ha chiarito che si è trattato di “un attentato suicida causato da un mezzo imbottito di esplosivo”. Il veicolo attentatore, ha precisato il ministro, “forse era un modello Toyota di colore bianco”. L'esplosione ha coinvolto due autoblindo 'Lince'. “Sui mezzi c'erano, in tutto, dieci nostri militari - ha confermato La Russa - che hanno tutti avuto delle conseguenze dall'esplosione. Sei hanno perso la vita e quattro sono rimasti feriti. Le prime notizie mi dicono che questi ultimi non verserebbero in imminente pericolo di vita”.
L'attacco suicida è stato rivendicato dai talebani. Il presidente afgano Hamid Karzai ha definito l'attentato “barbarico” e “anti islamico”. L'Aula della Camera ha osservato un minuto di silenzio in segno di lutto.



Lo Stato maggiore della Difesa ha reso noti i nomi delle sei vittime dell'attentato di stamane a Kabul. Si tratta del Tenente Antonio Fortunato, nato a Lagonegro (PZ), classe 1974, in forza al 186° Rgt; del Serg.Mag. Roberto Valente, nato a Napoli, classe 1972, in forza al 187° Rgt; del 1° CM Matteo Mureddu, nato a Oristano, classe 1983, in forza al 186° Rgt; del 1° CM Giandomenico Pistonami, nato a Orvieto (PG), classe 1983, in forza al 186° Rgt; del 1° CM Massimiliano Randino, nato a Pagani (SA), classe 1977, in forza al 183° Rgt; del 1° CM Davide Ricchiuto, nato a Glarus (Svizzera), classe 1983, in forza al 186° Rgt. I feriti, si conferma, risultano quattro: tre appartenenti al 186° Rgt dell'Esercito e uno all'Aeronautica Militare.

Il Papa prega per le vittime
Papa Benedetto XVI "è stato informato" dell'attentato che ha provocato la morte di sei soldati italiani in Afghanistan e "assicura le sue preghiere per le vittime", manifestando "la sua vicinanza alle famiglie e a tutte le persone coinvolte". Lo ha riferito il portavoce vaticano, p. Federico Lombardi.


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