Tra l'altro da evidenziare l'accusa dell'Osservatore Romano: Usa e Gran Bretagna non fecero molto per evitare la shoah.
Il sole di Ponte di Legno, invece, fa ribadire a Bossi la necessità delle "gabbie salariali" o meglio, più eufemisticamente "corretto", del "salario territorializzato", e per questo si dice convinto che "prima della fine dell'estate si debbano incontrare i sindacati". A Ponte di Legno, dove il ministro sta passando qualche giorno di vacanza, domani terrà un comizio. Bossi sottolinea che "i lavoratori non arrivano a fine mese, soprattutto al Nord, dove la vita è più cara", ma per introdurre i salari territoriali non si può scegliere solo la via legislativa: "Ci sono i sindacati, quindi si deve dare il via alla contrattazione. I sindacati devono parlare col governo".
Sempre la montagna è lo sfondo delle “sparate” estive. Da Cortina d’Ampezzo, ieri, Carlo Jean, ex presidente della Società Gestione Impianti Nucleari, ha dichiarato: "Ritengo che l'energia nucleare possa ridurre di molto le emissioni di gas serra, rendendo il nostro pianeta più vivibile. Per quanto riguarda le scorie, il cui smaltimento ha preoccupato molti studiosi, tra cui il professor Rubbia, ritengo che le nuove centrali, che verranno rese funzionanti nel 2018 in Francia e negli Stati Uniti, elimineranno le scorie più pericolose prodotte dalle sostanze radioattive più pesanti, rendendo così di gran lunga minore l'impatto ambientale".
Per venire più vicino a noi, è di 10.000 euro il contributo assegnato dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, al Comune di Maleo (Lodi) per la realizzazione del progetto "Arte Vino 2009", che si svolgerà dal 28 agosto al 6 settembre a Villa Trecchi, prestigioso edificio del XVIII secolo di proprietà comunale.
Sono previste numerose manifestazioni di arte ed enogastronomia che puntano alla valorizzazione del patrimonio locale. È in programma inoltre una mostra dedicata al maestro Attilio Rossi (Albairate 1909 - Milano 1994). La mostra sarà allestita nelle cantine della Villa, che sono state di recente restaurate e aperte al pubblico e verrà integrata da serate a tema e da spettacoli musicali.
Abbiamo visto nelle scorse settimane la levata di scudi di alcuni sindaci, tra cui il nostro, contro la E.On. Ma vediamo che cosa è la E.On. Nel primo semestre dell'anno il gruppo E.On ha realizzato un utile pari a 3,5 miliardi di euro in crescita del 4%. Lo ha reso noto la società aggiungendo che l'Ebit (Earnings Before Interests and Taxes - esprime il reddito che l'azienda è in grado di generare prima della remunerazione del capitale) rettificato 2009 dovrebbe attestarsi agli stessi elevati livelli dell'anno precedente mentre nel primo semestre è risultato in diminuzione dell'1% rispetto allo stesso periodo 2008. Il gruppo prevede che la flessione dell'utile netto per l'intero anno si attesterà tra il 5% e il 10%. Utili in crescita si sono avuti nei nuovi mercati come Italia, Spagna, Francia, Russia. In Italia, E.On ha registrato un Ebit rettificato di 394 milioni euro. Questo incremento è derivato in particolare dalla positiva rinegoziazione dei contratti di fornitura di energia e all'integrazione di E.On Produzione. Se l’utile è quello, Brembio e il Lodigiano – amaramente – pesano quanto un granello di polvere.
Per chiudere una notizia di ieri che non ha avuto la giusta eco. L'Osservatore Romano ha criticato la passività con cui Stati Uniti e Gran Bretagna reagirono durante la Seconda Guerra Mondiale alle notizie che giunsero alle Cancellerie riguardo ai campi di sterminio nazista e ripropone in proposito un articolo della rivista dell'Unione delle comunità israelitiche italiane, «La Rassegna mensile di Israel», pubblicato nel dopoguerra, che cita i diari dell'ex ministro statunitense di origine ebraica Morgenthau, "il quale sostiene senza mezzi termini che «l'incapacità, indolenza e gli indugi burocratici dell'America impedirono la salvezza di migliaia di vittime di Hitler» mentre «il Ministero degli Esteri inglese si preoccupava più di politica che di carità umana»". "Fin dall'agosto del 1942 - ammette l'ex ministro - noi sapevamo a Washington che i nazisti avevano progettato di sterminare tutti gli ebrei dall'Europa ma per circa 18 mesi dal giorno in cui si ebbero i primi rapporti sull'orribile piano nazista, il Dipartimento di Stato non fece praticamente nulla". "I suoi funzionari - continuava - cercarono di schivare la loro ingrata responsabilità, indugiando anche quando vennero loro presentati piani concreti di salvezza e arrivarono persino a sopprimere le informazioni sulle atrocità già commesse, per impedire che l'opinione pubblica offesa forzasse loro la mano".
Il giornale della Santa Sede mette a confronto questa linea omissiva delle potenze alleate con la silenziosa ma attiva difesa degli ebrei "promossa senza proclami da Pio XII e realizzata - oltre che tra le stesse mura vaticane - nei tanti istituti e conventi di religiosi che ospitarono, nascosero e salvarono moltissime persone, come documentano migliaia di testimonianze e di documenti e sottolineano ormai molti studi, libri e articoli, anche del nostro giornale".
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.