Nuove strategie nella lotta biologica contro i parassiti delle piante sfruttando meccanismi già presenti in natura. Un esempio molto interessante riguarda il mais, salvato dall’attacco della larva di un insetto, attraverso l’introduzione nel suo Dna di un gene proveniente dall’origano. L’origano infatti contiene il codice genetico per produrre una sostanza che attira altri invertebrati nemici delle larve che predano il cereale, e che intervengono come una “task force” per salvare i raccolti. Quello che rende interessante la cosa è che il mais in origine poteva farcela da solo, essendo esso stesso in grado, se minacciato dalla larva, di produrre una sostanza chiamata cariofillene, per attirare gli “alleati”. Ma nel tempo, hanno perso la capacità di emettere il cariofillene. Con questa nuova tecnica, il gene dell’origano viene inserito nel Dna del mais, che così riacquista la capacità di attrarre i nemici della larva: la “task force” da essi costituita contribuisce a ridurre i danni al raccolto.
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domenica 11 ottobre 2009
L'origano in soccorso al mais
Nuove strategie nella lotta biologica contro i parassiti delle piante.
Nuove strategie nella lotta biologica contro i parassiti delle piante sfruttando meccanismi già presenti in natura. Un esempio molto interessante riguarda il mais, salvato dall’attacco della larva di un insetto, attraverso l’introduzione nel suo Dna di un gene proveniente dall’origano. L’origano infatti contiene il codice genetico per produrre una sostanza che attira altri invertebrati nemici delle larve che predano il cereale, e che intervengono come una “task force” per salvare i raccolti. Quello che rende interessante la cosa è che il mais in origine poteva farcela da solo, essendo esso stesso in grado, se minacciato dalla larva, di produrre una sostanza chiamata cariofillene, per attirare gli “alleati”. Ma nel tempo, hanno perso la capacità di emettere il cariofillene. Con questa nuova tecnica, il gene dell’origano viene inserito nel Dna del mais, che così riacquista la capacità di attrarre i nemici della larva: la “task force” da essi costituita contribuisce a ridurre i danni al raccolto.
Nuove strategie nella lotta biologica contro i parassiti delle piante sfruttando meccanismi già presenti in natura. Un esempio molto interessante riguarda il mais, salvato dall’attacco della larva di un insetto, attraverso l’introduzione nel suo Dna di un gene proveniente dall’origano. L’origano infatti contiene il codice genetico per produrre una sostanza che attira altri invertebrati nemici delle larve che predano il cereale, e che intervengono come una “task force” per salvare i raccolti. Quello che rende interessante la cosa è che il mais in origine poteva farcela da solo, essendo esso stesso in grado, se minacciato dalla larva, di produrre una sostanza chiamata cariofillene, per attirare gli “alleati”. Ma nel tempo, hanno perso la capacità di emettere il cariofillene. Con questa nuova tecnica, il gene dell’origano viene inserito nel Dna del mais, che così riacquista la capacità di attrarre i nemici della larva: la “task force” da essi costituita contribuisce a ridurre i danni al raccolto.
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