Fra birra e dibattiti in cerca di identità.
Rassegna stampa - Il Giorno di oggi, Daniele Bellocchio.
Con il passaggio del testimone della Festa dell’Unità a quella del PD c’è stato anche il passaggio tra quella che era la Sinistra Giovanile a quelli che invece sono oggi i Giovani Democratici. Così tra musica, birre e salamelle, allo spazio giovani della festa non sventolano più le bandiere della SG, ma più anonimamente si scorgono le bandiere della pace e solo uno striscione scritto a caratteri cubitali ricorda che quella è anche la loro festa, la festa dei Giovani Democratici. Fra ex «sinistri» e giovani della Margherita, oggi tra Lodi e provincia ci sono circa cento tesserati. Laura Tagliaferri, segretaria provinciale dei Giovani Democratici, spiega “Quando c’è stata l’unione tra Sinistra Giovanile e Giovani della Margherita a Lodi, inizialmente c’era una situazione un po’ particolare perchè la maggior parte dei ragazzi proveniva dall’ala della Sinistra Giovanile e i ragazzi della Margherita erano solo un esigua minoranza. Però ci siamo uniti benissimo e le idee degli uni e degli altri hanno permesso di arricchirci molto. Moltissimi però sono anche i ragazzi che si sono tesserati dopo questa unione e per noi è una cosa molto positiva”.
Per i Giovani Democratici, la festa del Pd resta comunque l’evento politicamente più importante della stagione «Per noi la Festa è la principale fonte di finanziamento, di dibattito e proposta politica - spiega sempre Laura Tagliaferri -. Facciamo assemblee, cene etniche e teniamo spazi per dibattiti. Ma anche durante l’anno non restiamo con le mani in mano. Per esempio abbiamo sancito collaborazioni con l’associazione antimafia “Libera”, tenuto un dibattito aperto a tutti sul testamento biologico e poi soddisfatto i palati con la “kebabbata” sempre per un motivo d’integrazione culturale». «Siamo un’organizzazione autonoma rispetto al partito», tengono a precisare i giovani Pd. Però confessano che in occasione della campagna elettorale appoggiano il loro partito di riferimento. «Siamo numerosi e organizzati - conclude la segretaria provinciale -. Già per settembre abbiamo in cantiere alcune idee. Infatti vorremmo scendere in piazza con banchetti ed eventi per la libertà di stampa, e poi ci piacerebbe molto collaborare con l’Anpi per tenere vivo il ricordo della Resistenza».
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