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venerdì 4 settembre 2009

«Basta con i candidati decisi nei sinedri»

Il Pd verso il congresso.
Speciale, [18].
«Serve più democrazia interna nei partiti».
Civati vuole che i politici parlino alla gente.

Rassegna stampa - Il Cittadino di oggi, Matteo Brunello.

«Ci vuole più democrazia interna nel partito. Basta con i candidati decisi nei sinedri. Altro che cabine di regia, serve una maggiore apertura e partecipazione alle scelte»: l’appello arriva dal consigliere regionale Pd e coordinatore nazionale della mozione Marino, Giuseppe Civati. Nel suo intervento alla festa dei Democratici di mercoledì sera, ha illustrato i punti chiave della sua proposta in vista del prossimo congresso. «Abbiamo un partito in cui si è litigato molto e discusso poco. Dobbiamo trovare un modo per favorire una maggiore partecipazione alle scelte e più collegialità - ha esordito -. Non è possibile che nelle ultime elezioni, per la selezione dei candidati, la base e gli iscritti non siano stati consultati. Per questo con il nostro documento proponiamo maggiore apertura all’interno del partito».Introdotto da uno dei sostenitori locali della mozione, Luca Forlani, Civati ha quindi parlato della necessità di ritrovare un contatto con la base, con le reali necessità dell’elettorato. «Vorrei un partito che sia in grado di rispondere ai problemi della gente, che sappia parlare il linguaggio anche degli aspetti di cui quotidianamente discutono le persone nei bar», ha detto. E poi l’obiettivo, che ha indicato per la dirigenza del partito, è che su tanti temi (dalle legalità a quelli più strettamente etici) si riesca a trovare una convergenza e una linea comune. «In questo la nostra mozione ha un ruolo importante, è utile per evitare che si arrivi ad un congresso troppo polarizzato e schiacciato su due unici punti di vista», ha continuato. Inoltre è stata presentata la candidatura di Vittorio Angiolini, come candidato alla segreteria regionale del Pd. «Vorrei dei circoli che tornino a discutere e fare politica - ha evidenziato Angiolini - dobbiamo uscire dalla logica di muoverci solo in vista delle campagne elettorali. E poi la nostra proposta deve essere un programma innovativo, diverso da quello degli altri». E sulle linee guida, ha sottolineato il discorso della laicità della politica, nel rispetto delle fedi e delle diverse confessioni religiose. Infine ha messo in primo piano, come elemento che deve essere messo al centro della discussione, la questione del lavoro e delle misure per favorire il reinserimento occupazionale. Infine diverse sono state le sollecitazioni e gli interventi dal pubblico, all’interno dello spazio dibattiti dell’area del Capanno, in un incontro che è stato impostato come un confronto aperto tra le differenti posizioni.
(18 - continua)
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