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venerdì 4 settembre 2009

Povera Italia, poveri noi

Altro che i problemi del Paese, parola di Ghedini.

È andata già su tutti i telegiornali "a reti unificate" l'ultima berlusconata del premier.
"Povera Italia con un sistema informativo come questo", ha detto al termine della visita al comando operativo interforze all'aeroporto romano di Centocelle il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha risposto così ai giornalisti che lo hanno avvicinato interpellandolo sulle dimissioni del direttore dell'Avvenire Dino Boffo. "Credo che possiate leggere sui giornali di oggi tutto il contrario della realtà, abbeveratevi della disinformazione di cui siete protagonisti".
Intento abbiamo appreso che in un'intervista al Corriere della Sera Niccolò Ghedini, deputato del Pdl e avvocato del premier, racconta come Berlusconi "sia pronto ad andare in aula a spiegare che non solo non è un gran porco ma nemmeno impotente". "Un giornale vale a dire l'Unità non può scrivere che una persona è impotente, è un maiale senza aspettarsi che poi la persona accusata si dispiaccia e reagisca". Quanto alla querela spiega il parlamentare del Pdl, "non tutto è frutto di astuzia politica, ci sono anche mosse dettate dal puntiglio, dall'orgoglio. E perché mai Berlusconi non dovrebbe poter spiegare a venti milioni di italiani suoi affezionati elettori che è perfettamente funzionante?". Già domanda epocale.
Ma gli fa eco il vicepresidente del gruppo del Pd alla Camera, Marina Sereni: "Mentre i giornali di tutto il mondo si occupano del 'caso Italia' e guardando alle dimissioni di Boffo, alle querele e alle citazioni per danni verso 'La Repubblica' e 'l'Unità', spiegano che Berlusconi naviga in acque pericolose, che ha violato il diritto di libertà di stampa e si è messo contro anche la Chiesa, scopriamo dall'intervista del suo avvocato, Ghedini, che il premier è preoccupato di dimostrare a tutti gli italiani la propria funzionalità sessuale! È davvero sconcertante". E aggiunge: "Gli spot sul piano casa (dal marzo scorso sarà già la decima volta che i media asserviti rilanciano la notizia come nuova di zecca), la inutile corsa ai ripari sul dramma scuola/precari cercano di coprire una situazione pericolosa e imbarazzante. Il presidente del consiglio è isolato e sotto tutela e, non s'illuda, non basteranno a cambiare le cose i colloqui di queste ore tra la Chiesa e la Lega che è stata fortemente criticata dalle gerarchie ecclesiastiche per la sua politica dalla faccia cattiva verso i migranti".
Il presidente del gruppo dell'Italia dei Valori alla Camera, Massimo Donadi così commenta a caldo le parole di Berlusconi: "Fa bene a dire 'povera Italia' visto che in nessun altro Paese democratico il presidente del Consiglio controlla l'informazione come nel nostro", e aggiunge: "Il monopolio dei mezzi di comunicazione nelle mani di una sola persona impedisce all'Italia di essere una democrazia compiuta".
Anche oggi su alcuni quotidiani, oltre al nome, è apparsa la foto della donna ternana che denunciò di aver subito molestie telefoniche, nonostante il Gip di Terni avesse disposto 'omissis' sul nominativo contenuto negli atti, custoditi in cassaforte alla procura ternana. Intanto si è appreso che la ragazza al tempo dei fatti ventenne, si è consultata con un legale. L'ordine dei Giornalisti dell'Umbria presieduto da Dante Ciliani, è scritto in una nota, "allarmato dalla deriva in cui le ultime vicende di cronaca stanno portando la professione, ritiene gravissimo che si arrivi, come successo in questi giorni su diverse testate della carta stampata e radiotelevisive, a calpestare ogni regola deontologica relativa al rispetto della privacy e del diritto all'oblio di cittadini lambiti da vicende che, oltretutto, nulla hanno a che fare con la cronaca e con il diritto all'informazione. Scavare senza ritegno nella vita di privati cittadini, aggredirli mediaticamente, come è successo e sta succedendo in questi giorni per il caso 'Boffo-Giornale', significa soltanto calpestare ogni regola deontologica, creando una frattura irrimediabile tra i cittadini e la professione giornalistica. Richiamando tutti ad una maggiore sobrietà ed al rispetto delle regole della professione, l'Ordine dell'Umbria fa infine presente che all'ordine del giorno del prossimo consiglio si affronterà la questione e si valuterà l'eventualità di aprire procedimenti disciplinari nei confronti di iscritti che si siano resi responsabili di comportamenti non conformi alla deontologia professionale".
Comunque, tifosi milanisti, tranquilli, anche se Berlusconi rischia l'esonero, si legge in una nota che: "In relazione a nuove indiscrezioni di stampa la Fininvest ribadisce ancora una volta che non esiste alcuna ipotesi di cessione di quote della società A.C. Milan". Per il diavolo non c'è acquasanta che tenga.
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