Una vecchia idea proposta all’amministrazione un po’ di tempo fa, caduta purtroppo nel nulla come tante altre.
Adottiamo una panchina e il paese sarà più bello.
Come a Parigi. Sui viali del parco, all’ombra dei platani centenari, gli operai sono al lavoro. Tra pochi giorni, i potenziali “compratori” potranno passeggiare per fare la loro scelta. Con una cifra modesta, gli amanti del bello, potranno regalare alla loro città una panchina. I benefattori avranno una targa col proprio nome che rimarrà per sempre legata al bene donato.
“Abbiamo bisogno di fondi per i lavori di ristrutturazione, per questo pensiamo di fare appello anche ai piccoli mecenati” racconta il responsabile della ricerca di sponsor al Jardin des Plantes, antico parco chiamato “Giardino del Re”, ha appena lanciato la campagna “Adotta una panchina” 255 banchi in legno o ferro battuto sono in cerca di madrina o padrino. Così dal 7 settembre sarà aperta l’asta delle nuove panchine, allineate in questi giorni sui viali principali. Anche in Italia ci sono già state iniziative di questo tipo. Da tempo, il FAI offre di patrocinare alberi e panchine in luoghi storici e artistici. Alcune città hanno organizzato programmi con i quali i cittadini possono finanziare direttamente la manutenzione di arredi urbani nei propri quartieri. Nel listino del comune di Firenze, per esempio, il restauro di una panchina valeva 500 euro, la potatura di una aiuola 1000 euro, la costruzione di un altalena 1500. (da Repubblica.it)
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