Emanuele Dossena, sindaco di Codogno, si spiega con una lettera su Il Cittadino di oggi.
La difesa dell’ordine pubblico è una delle mie prerogative.
Rassegna stampa.
Caro direttore, approfitto della cortesia del Cittadino per una breve replica a coloro che, all’interno della mia maggioranza hanno ritenuto di intervenire sulla mia presa di posizione relativa alla sicurezza. Mi fa un po’ sorridere il fatto di dover utilizzare gli organi di stampa per dialogare con l’amico Carlo Pizzamiglio, che occupa in Municipio l’ufficio accanto al mio; il mezzo di comunicazione (tramite stampa) non è stato certo da me individuato per avere visibilità, non ne ho bisogno, ma solo perché da altri scelto.
Non voglio rammentare tutta la vicenda e la mia posizione al riguardo, in quanto gli organi di informazione locale ne hanno dato un resoconto sintetico ma veritiero ed esauriente. La sicurezza, intesa nella sua accezione più generale, riguarda attività le più diverse: sicurezza nel lavoro e del lavoro, sicurezza nelle scuole, sicurezza nel sociale, ecc. In tutti questi settori l’Amministrazione Comunale è sempre stata attenta ed è sempre intervenuta con tempestività non lesinando impegno né risorse.
Per quanto riguarda l’ordine pubblico, rammento che nel programma della nostra maggioranza tutte le forze politiche hanno condiviso l’importanza del problema, ponendolo tra le priorità. In quest’ottica ci siamo sempre mossi. Fissato l’obiettivo, ognuno per la sua parte, ha provveduto ad agire. Ritengo che tra le prerogative di un Sindaco vi sia anche quella di raccogliere le segnalazioni dei cittadini su situazioni a rischio di ordine pubblico o sospetta legalità. Sarà poi compito del Sindaco trasmettere le informazioni agli organi preposti affinchè gli stessi provvedano agli interventi ritenuti necessari. La stima e la grande ammirazione che nutro nei confronti dell’Arma dei Carabinieri è fuori discussione e ne fanno fede i numerosi interventi pubblici nei quali ho sottolineato l’efficienza, la prontezza di intervento, la professionalità, l’abnegazione ed il sacrificio personale che l’Arma tutta dedica alla nostra tranquillità e sicurezza. Lo stesso discorso si può fare per la nostra Polizia Locale. Ritengo purtuttavia che la collaborazione dei cittadini faciliti l’operato di chi è preposto alla salvaguardia del nostro vivere civile. Collaborazione tramite segnalazioni che riguardano situazioni di illegalità non solo dovute a cittadini stranieri ma a tutti coloro che sono nel territorio della città.
Pertanto riconfermo la mia volontà di perseguire la strada intrapresa, ritenendo che sia una mia prerogativa quella relativa alla difesa dell’ordine pubblico, prerogativa che intendo esercitare nella legalità senza essere messo sotto tutela da chicchesia.
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