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martedì 1 settembre 2009

Retromarcia

Andrea Bagatta riguardo alla moschea di Casale ci informa oggi su Il Cittadino che intanto il comune annuncia che la soluzione prospettata è solo un’ipotesi, comunque temporanea.
Raccolta di firme contro la moschea.
Scendono in campo i residenti di tre palazzine in via Adda.

Rassegna stampa.

Firme contro il trasferimento del centro islamico da via Fugazza a via Adda, e l’amministrazione comunale pensa forse a un passo indietro. Nonostante il comune preveda uno spostamento breve e temporaneo della moschea, solo fino al 21 settembre, in via Adda, i residenti hanno fatto partire una raccolta firme tra gli abitanti dei civici 5, 7 e 11, le palazzine direttamente confinanti con il magazzino individuato come sede. A ieri erano state raccolte 21 firme, «anche perché molta gente lavora di giorno e alcuni sono ancora in ferie», ma l’obiettivo è quello di fare l’en plein tra gli abitanti dei tre numeri civici.
Nella petizione, si dichiara il proprio dissenso alla trasformazione da deposito a centro culturale in quanto non sarebbero rispettati «i nostri diritti e le norme igienico sanitarie», come scrivono i richiedenti. In particolare, «il locale non è dotato di acqua potabile, servizi igienici e di tutte quelle norme tecnico-urbanistiche» indispensabili ad accogliere gruppi di persone in manifestazione. Alcuni abitanti, poi, si spingono a ricordare che il magazzino è parte integrante del condominio, e un uso diverso da quello fatto finora dovrebbe avere il via libera dei residenti, magari proprio tramite una riunione di condominio. Nella petizione, poi, si mette nero su bianco il timore che un po’ tutti manifestano più o meno apertamente: «Naturalmente riteniamo che non abbiate l’intenzione di adibirlo temporaneamente a Centro culturale islamico - scrivono rivolti agli amministratori -, altrimenti a rigor di logica potreste lasciarli in via Fugazza, dove nessuno si è mai lamentato e dove non c’è un contesto condominiale. Se necessario ci troverete pronti a manifestare il nostro dissenso in piazza».
Intanto, all’interno del magazzino comunale è ancora accatastato tutto il materiale del comune proprio come una settimana fa, e non si è visto nessuno né per le pulizie né per sopralluoghi tecnici. Così in molti cominciano a credere che l’amministrazione tornerà sui suoi passi e lascerà i musulmani in via Fugazza fino alla fine del Ramadan. E l’ipotesi è resa ancora più plausibile dalla nota diffusa ieri sera dal comune. «L’amministrazione si è solo impegnata con la comunità islamica a non lasciarla senza luogo di ritrovo durante il periodo di preghiera del Ramadan. Quella di via Adda è una delle ipotesi sul tavolo, solo qualora si verifichi una necessità improrogabile. In ogni caso sarebbe utilizzata solo fino al 21 settembre 2009, senza alcuna ipotesi di proroga». Da nuova sede a ipotesi: se non è un passo indietro, poco ci manca.

Capaci di tanto marasma gestionale l'amministrazione leghista di Casale vola, come ci dice sempre Andrea Bagatta su Il Cittadino di oggi.
Parla il sindaco: «Attraverso interventi coordinati tra loro intendiamo sviluppare l’immagine della nostra città».
«Casale diventerà capitale della Bassa».
Il progetto sarà curato da un manager di marketing territoriale.

Un piano coordinato per rivitalizzare la città e renderla più bella e gradevole esteticamente, più funzionale e più sicura. Parte a settembre il progetto per “Casale capitale della Bassa”. A occuparsene sarà una commissione apposita, in attesa di conferire l’incarico a un professionista esterno, un manager di marketing territoriale chiamato a completare l’opera dei progettisti del nuovo piano di governo del territorio, il cui iter partirà tra poche settimane, e il nuovo piano urbano del traffico. «Casale soffre di un’immagine che all’esterno risulta un po’ deteriorata, e su questo vogliamo lavorare per produrre un cambiamento radicale - spiega il progetto il primo cittadino Flavio Parmesani -. Tuttavia, non vogliamo vendere fumo, ma produrre un cambiamento reale nel tessuto sociale e urbanistico della città attraverso tanti piccoli interventi che devono essere tutti coordinati tra di loro».
Proprio per avere una visione complessiva e unica della città e della direzione da dare agli interventi pubblici, sarà una commissione ad hoc a occuparsi della valorizzazione e della promozione di Casale, in attesa di poter conferire l’incarico a un esperto. «Se ci saranno le risorse assegneremo il compito di valorizzare la città a un manager esterno che avrà compiti di coordinamento su tutti gli interventi cittadini, compiti di comunicazione istituzionale e di promozione territoriale anche a fiere e incontri a livello nazionale e internazionale se possibile - continua il sindaco -. Lo scopo è quello di arrivare a essere la prima città della Bassa, di avere capacità attrattiva sia in termini turistici, magari entrando in circuiti di visite territoriali, sia in termini di insediamenti, residenziali e imprenditoriali».
Dagli sponsor per il verde pubblico alle attività co-partecipate del teatro, dalla scelta di arredi urbani alla creazione di eventi, alla valorizzazione dei prodotti di Casale: la promozione del territorio dovrà essere condotta a 360 gradi, e si dovrà rapportare in modo virtuoso al nuovo piano di governo del territorio, in avvio entro il prossimo mese, al nuovo piano del traffico urbano che vi sarà collegato, al piano integrato per la sicurezza che è già partito.
«Tutta la progettualità futura della città dovrà essere coordinata e puntare a rendere Casale capitale della Bassa - afferma il sindaco Parmesani -. Piazza della Repubblica sarà interamente rifatta e sarà la più bella piazza della Bassa, le ordinanze sulla sicurezza e i controlli per il rispetto delle regole stanno dando i primi frutti, sistemeremo la viabilità spostando i flussi del traffico verso il centro, e non verso fuori. Vogliamo migliorare la vita dei casalini in tutti i suoi aspetti: queste sono le linee guida che a partire da settembre cercheremo di applicare in ogni scelta amministrativa».
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