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venerdì 21 agosto 2009

La Lega degli inni e dei colori

Riprendiamo dall'edizione di Milano di La Repubblica questo articolo, un altro che dimostra le prioritarie preoccupazioni degli amministratori locali leghisti.
Bergamo, il diktat del presidente leghista.
"Addio fascia azzurra, sì ai nostri colori".
Pirovano, esponente della Lega Nord, ha deciso di sostituire le fasce che gli amministratori provinciali devono indossare nelle cerimonie ufficiali. Non più il colore azzurro, dunque, introdotto per tutte le province d'Italia nel 2000, ma il giallo e il rosso, colori del gonfalone orobico.
Rassegna stampa.

"Basta con le anonime fasce azzurre, ora torniamo a quelle coi colori del nostro territorio". In un periodo di polemiche sull'inno nazionale, sui dialetti e sulle bandiere regionali, il presidente della Provincia di Bergamo, Ettore Pirovano, esponente della Lega Nord, ha deciso di sostituire le fasce che gli amministratori provinciali devono indossare nelle cerimonie ufficiali. Non più il colore azzurro, dunque, introdotto per tutte le province d'Italia nel 2000, ma il giallo e il rosso, colori del gonfalone orobico.
Il presidente provinciale leghista aveva già indossato la nuova fascia qualche settimana fa, in occasione dell' inaugurazione della Brebemi. Martedì scorso poi i nuovi colori erano stati indossati dall'assessore provinciale Giovanni Milesi. Ora a Bergamo è scoppiata la polemica. Il sindaco del capoluogo orobico Franco Tentorio (Pdl) ha bocciato con un "no" deciso l'idea: "Al tricolore io non rinuncio", ha spiegato. Pirovano, invece, ha chiarito di aver "preso la decisione di indossare la vecchia fascia a giugno, quando ancora non ero stato eletto. Così - ha aggiunto - siamo tornati a prima del 2000 quando era in vigore una legge che consentiva a ogni Provincia di usare i propri colori".
Il presidente ha voluto però rimarcare che non si tratta di una provocazione targata Carroccio: "Non è una fascia verde, ma è rossa e gialla. Poi non mancano i riferimenti alla Repubblica, perchè il simbolo si trova comunque nella parte bassa. Cambia solo la base". L'obiettivo è chiaro, secondo Pirovano: "Dare un segnale al governo affinchè riveda le proprie decisioni. È importante rivendicare le identità dei territori di tutta Italia". Pirovano, infine, vuole fare da apripista: "Spero che anche i sindaci rinuncino alle fasce tricolori. Che bello sarebbe - conclude - se in provincia di Bergamo i 244 primi cittadini indossassero fasce diverse senza rinunciare al simbolo della Provincia".
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