Eal e Sorgenia tengono banco oggi sui media locali. Cominciamo con un articolo su Il Cittadino di Greta Boni che ci informa che Eal deve sistemare i conti e risolvere i problemi delle puzze che ammorbano i residenti.
Il centrosinistra all’attacco.«Senza risultati Eal Compost si chiude».
Ultimatum della Provincia alla società, tre mesi per uscire dai guai.
Rassegna stampa.
Terranova - Eal Compost ha tre mesi di tempo per mettere fine ai suoi guai, o altrimenti chiuderà i battenti. Lo ha deciso la squadra del presidente della Provincia di Lodi, Pietro Foroni, che nella giornata di ieri ha deciso di intervenire sulla spinosa vicenda dell’impianto di compostaggio di Terranova. «Prendiamo atto della decisione di Eal Compost di nominare come amministratore unico Paolo Negri e della scadenza del suo mandato al 31 ottobre 2009 - esordisce l’assessore all’ambiente, Elena Maiocchi - e auspichiamo che in questi tre mesi si arrivi a una risoluzione definitiva delle problematiche emerse». Questo significa, in poche parole, mettere nero su bianco un piano industriale concreto e capace di produrre utili, ma anche migliorare la tecnologia utilizzata. L’impianto, infatti, brucia un milione di euro ogni anno, senza contare che - a causa delle puzze - i cittadini lodigiani lo detestano.
«Alla scadenza di questi tre mesi - aggiunge la Maiocchi -, senza specifiche novità, saranno prese tutte le decisioni del caso, drastiche se necessario». L’assessore, però, è ottimista: «Sussistono tutti i presupposti affinché la situazione industriale e quella delle puzze trovino concrete soluzioni».
La novità di questi giorni, però, è l’ingresso di Sorgenia fra i soci della Eal Compost. Il gruppo di De Benedetti, che sul territorio sta costruendo la centrale di Bertonico-Turano, detiene il 20 per cento delle quote, attraverso la sua controllata Sorgenia Energy. «Si tratta di decisioni prese durante il precedente mandato - sottolinea la Maiocchi -. Dal punto di vista amministrativo non possiamo che prenderne atto. Dal punto di vista politico, manifestiamo vari dubbi sull’opportunità della cosa. Ci auguriamo che il nuovo socio possa apportare prospettive imprenditoriali innovative. Qui, prima della politica o di chi ha fatto cosa, ci sono gli interessi dei cittadini lodigiani. Lo voglio però ripetere: è un’ultima occasione, attendiamo risposte».
Nel centrosinistra, però, c’è chi sottolinea che nonostante i toni “da battaglia” della campagna elettorale, sul fronte Eal Compost la giunta non stia affatto mettendo in atto interventi radicali, lo dimostrerebbe la nomina di Negri. Dall’opposizione ricordano che qualche mese fa l’amministrazione Felissari aveva ridotto la possibilità di rifiuti all’ingresso del 30 per cento, perché l’impianto aveva dei problemi. «La vicenda della Eal Compost è una delle complessità - afferma l’ex presidente di palazzo San Cristoforo, Lino Osvaldo Felissari -, da tempo l’assemblea aveva dato mandato per trovare una soluzione capace di migliorare l’impianto. Il problema era trovare chi potesse realizzare l’intervento, all’inizio si era pensato anche a Linea Group, che aveva manifestato il suo interesse. Ma alla fine, per esigenze legate soprattutto alla tempestività, non è andata in porto». Così si è pensato a Sorgenia.
«Anche noi, come l’assessore, speriamo che vada tutto bene - aggiunge Felissari -, ma credo che nel giro di tre mesi si possano solo perfezionare le linee operative, non risolvere i problemi. Se Eal Compost non tornerà ad essere efficiente, sarà impossibile conferire con tariffe che sono il 25 per cento in meno delle altre realtà lombarde».
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