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venerdì 17 luglio 2009

1,4 milioni di euro per non autosufficienti

A tanto ammonta il Fondo sanitario della Regione.

"Ammonta a 1.373 milioni di euro il Fondo sanitario della Regione per le persone non autosufficienti. Si tratta di risorse autonome che la Lombardia ha deciso di destinare alla realizzazione degli interventi a favore di anziani e dei disabili", lo ha affermato l'assessore regionale alla Famiglia e Solidarietà sociale Giulio Boscagli, intervenendo alla discussione del Dpef (Documento di programmazione economico finanziaria) che si è svolta in commissione sanità del consiglio regionale, sottolineando anche che "L'attuazione delle politiche regionali nel settore sociale è garantita anche da altri 266 milioni di origine sia statale sia regionale".
Secondo l'assessore i 1.373 milioni del Fondo sanitario per non autosufficienti rappresentano "la prova concreta di un impegno notevole in grado di mettere in campo sia una rete di strutture d'assistenza all'avanguarda sia di strumenti a favore delle famiglie".
In poco più di dieci anni le Residenze socio-assistenziali in Regione sono aumentate di quasi il 50%, passando da 435 a 628, e i posti letto accreditati sono aumentati di oltre 16 mila unità.
"La Lombardia oggi si caratterizza per una rete di oltre 55 mila posti letto per gli anziani nelle residenze socio assistenziali, e per un insieme di opportunità che consentono di scegliere la tipologia dell'assistenza", ha detto Boscagli. "L'esperienza dei buoni e dei voucher e' positiva e contiamo di incrementarla. Per quanto riguarda l'assistenza domiciliare dobbiamo comunque considerare che esistono numerose e differenti risposte attuate a livello di enti locali e che sfuggono per ora a una classificazione precisa e a un'unica mappatura. Il bisogno cresce in modo esponenziale (40 mila anziani in più ogni anno), ma la virtuosità della Lombardia è constatabile anche dalla enorme capacità delle istituzioni e della società di realizzare un welfare innovativo, sussidiario e adeguato alle necessità. Nella prospettiva del Dpef, l'assessorato alla Famiglia prevede azioni finalizzate a migliorare un modello che finora ha dato buona prova di sé. Si tratta perciò, valorizzando il ruolo della famiglia, di favorire la libera iniziativa e la sperimentazione. In particolare ci si propone di accompagnare e orientare istituzioni come Asl o Comuni che esercitano il loro ruolo a contatto coi cittadini, e di sviluppare un sistema di welfare locale attraverso nuove leve di governance (Piani di Zona di Comuni associati, Tavolo del Terzo Settore)".
Relativamente agli altri ambiti d'azione oltre a quelli per anziani e disabili, l'assessore si è soffermato sull'obiettivo del riordino e dell'incremento della rete dei consultori e di un rinnovato impegno per gli asili nido, per i quali è prevista a breve la pubblicazione di nuovi bandi.

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