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venerdì 4 dicembre 2009

Il bollettino sulla crisi si fa sempre più preoccupante

I dati della Cisl Lombardia sul settore metalmeccanico: «Quadro allarmante». Bollettino di guerra per gli operai Più di mille le “tute blu” in cassa.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Greta Boni, 4 dicembre 2009.

Il bollettino sulla crisi si fa sempre più preoccupante. Cisl Lombardia ha sottolineato in un rapporto quanto sia difficile la situazione per il settore metalmeccanico in tutta la regione. In provincia di Lodi le aziende del comparto coinvolte dalla crisi sono 41, i lavoratori interessati ammontano a 759 su 1.179, fra questi 683 hanno usufruito della cassa integrazione ordinaria, 76 della cassa integrazione straordinaria, mentre 76 della cassa integrazione in deroga. Per quanto riguarda il panorama lombardo, nel periodo che va dal primo luglio al 31 ottobre, i lavoratori sospesi sono stati 92.083, su un totale di 124.815 addetti occupati in 3.322 aziende. II dato tendenziale annuo della crescita della cassa integrazione ordinaria è del più 390 per cento, per la straordinaria è del più 347 per cento, per la mobilità del più 58 per cento.
«La crisi continua a coinvolgere tutte le dimensioni di impresa e i diversi settori merceologici, con una costante crescita delle sospensioni congiunturali accompagnata dall’allarmante incremento della cassa straordinaria e il drammatico dato dei licenziamenti e della mobilità - sottolinea il segretario generale della Fim Cisl Lombardia, Nicola Alberta -. Dobbiamo attivare tutti i mezzi per tenere i lavoratori in azienda, in particolare aumentando il ricorso ai contratti di solidarietà».I territori maggiormente coinvolti sono quelli di Bergamo (22 per cento degli interventi), Milano (19 per cento), Brianza (11 per cento) e Lecco (10 per cento), seguiti da Brescia, Varese, Mantova, Legnano. Queste aree vedono insediamenti industriali importanti, sia nei comparti tradizionali che in quelli innovativi del settore metalmeccanico, con una presenza cospicua di grandi imprese di livello nazionale e internazionale. La realtà delle imprese di medie-piccole dimensioni, storicamente radicate sul territorio, vede un coinvolgimento significativo nei territori di Milano, Varese e Lecco, che mostrano difficoltà diffuse.
Nel Lodigiano, al di là dei numeri che coinvolgono direttamente il settore metalmeccanico, il ricorso alla cassa integrazione è stato fino a questo momento uno dei più elevati di tutta la regione. In particolare, le ore di cassa integrazione ordinaria hanno toccato quota +800 per cento, ma quelle dedicate alla straordinaria sono schizzate a +3.895 per cento. Inoltre, la disoccupazione è già volata al 10 per cento, con 9500 persone in lista per un sostegno. Numeri provvisori che nel frattempo saranno lievitati.

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