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mercoledì 25 novembre 2009

Testo unico per l'edilizia residenziale pubblica

Edilizia, arriva il Testo unico. Il Consiglio regionale approva l’elaborazione di una norma che raccoglie tutti i provvedimenti per l’edificazione residenziale pubblica.
Rassegna stampa - Avvenire, D. Re., 25 novembre 2009.

Un testo unico per normare l’edilizia residenziale pub­blica in Lombardia. Il Con­siglio regionale ha infatti approvato all’unanimità un provvedimento che racco­glie tutte le norme vigenti in materia e permette di a­brogare 27 leggi regionali, di cui 14 «non utilizzate da tempo», come ha ricordato il relatore del testo, Enio Moretti (Lega). Composto di sei titoli, il Testo unico in materia di edilizia residen­ziale pubblica riprende, da una parte, «materie – ha spiegato Moretti – già orga­nicamente disciplinate da singole leggi come la disci­plina delle Aler o dei cano­ni», mentre dall’altra «dà u­na visione sistematica del­le competenze regionali e degli altri soggetti Erp» a partire dalla struttura della legge regionale 1 del 2000. Del testo, ben accolto an­che dall’opposizione per la sua impronta di semplifi­cazione normativa, ha par­lato in aula anche l’asses­sore regionale alla Casa, Mario Scotti: «È un passo importante per il riordino delle norme sulla casa. Gra­zie a questa operazione – ha detto – semplifichiamo per operatori, enti locali e cittadini, una normativa stratificata, dando loro la possibilità di orientarsi me­glio tra le regole e le oppor­tunità dell’edilizia residen­ziale pubblica» . Intanto, Lucia Arizzi ha deciso di la­sciare la poltrona da asses­sore al Commercio e De­centramento in Comune a Monza per sedere dietro ai banchi del Consiglio regio­nale in quota Pdl. E alla lu­ce delle dimissioni dettate da un’incompatibilità tra le due cariche, l’aula lombar­da solo ieri ha convalidato all’unanimità l’elezione di Arizzi a consigliere regio­nale, incarico che ricopre dal 6 ottobre scorso. Il con­sigliere Arizzi, 61 anni, ha preso il posto di Dario Alle­vi, che ha rinunciato a se­dere sui banchi della mag­gioranza per incompatibi­lità con la presidenza della Provincia di Monza e Brian­za. Allevi era a sua volta su­bentrato al consigliere Massimo Guarischi, deca­duto dall’incarico dopo che, lo scorso 19 settembre, la Cassazione aveva reso definitiva una condanna in appello.
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