FATTI E PAROLE

Foglio virtuale quotidiano di Brembio e del suo territorio

http://www.fattieparole.info

Si può leggere l'ultimo numero cliccando sopra, sull'immagine della testata o sul link diretto, oppure cliccando qui.
Ogni nuovo numero esce nelle ore serali, ma dopo le 12.00 puoi già leggerlo mentre viene costruito cliccando qui.

FATTI E PAROLE - ARCHIVIO
www.fattieparole.eu

La parola al lettore

Le tue idee, opinioni, suggerimenti e segnalazioni, i tuoi commenti, le tue proposte: aiutaci ad essere un servizio sempre migliore per il nostro paese.

Puoi collaborare attivamente con noi attraverso questo spazio appositamente predisposto - per accedere clicca qui - o anche puoi scriverci cliccando qui.

sabato 24 ottobre 2009

Numero unico con polemiche

Parte dalla Lombardia il 112 numero unico d’emergenza.
Rassegna stampa - Avvenire, 23 ottobre 2009.

La Lombardia sarà la prima regione in Italia ad atti­vare il numero unico di emergenza, il 112 così co­me è stato prescritto dall’Unione Europea. Lo ha re­so noto Areu, l’Azienda regionale emergenza urgenza, ricordando che il gruppo di lavoro tecnico del mini­stero dell’Interno ha infatti stabilito la realizzazione sul piano nazionale del modello del call center unico per tutte le emergenze.
La realizzazione del progetto nazionale definitivo sarà quindi anticipato dalla centrale operativa di Varese, at­tuando così la prima sperimentazione. Sulla centrale o­perativa 118 di Varese convergeranno le chiamate ver­so i numeri 112, 113, 115, 118 della provincia di Vare­se, con estensione prevista all’area Varese-Como-­Lecco- Sondrio. Le chiamate saranno quindi gestite in modo unitario e coordinato secondo l’esperienza del­le «best practice» europee. La sperimentazione lombarda sarà capofila di un’ana­loga sperimentazione realizzata anche in Emilia Ro­magna (Ravenna-Forlì-Cesena-Rimini) e in Sicilia (Pa­lermo-Trapani).

Un numero unico per tutte le emergenze: Guerini e Concordati attaccano la regione.
Rassegna stampa - Il Cittadino, 24 ottobre 2009.

«Quella lombarda è una sanità di eccellenza», ha detto più o meno l’assessore regionale alla sanità Luciano Bresciani nel suo lungo intervento a chiusura del pomeriggio. L’assessore ha ricordato come la Lombardia sta per dare il via, prima regione in Italia, al numero unico per le urgenze. Chiamando il numero 112 si potrà avere l’intervento dell’ambulanza, ma anche quello dei vigili del fuoco e delle altre emergenze. «A breve partirà da Varese, Como, Lecco e Valtellina un progetto sperimentale - dice -; entro luglio 2010 sarà esteso a tutte le province». L’intervento dell’assessore non ha mancato di sollevare polemiche. «Bresciani - ha detto il segretario della Fp Cgil Giovanni Bricchi - ha insistito sull’ampliamento della sussidiarietà orizzontale (che noi traduciamo come privatizzazione dei servizi), come elemento fondamentale per risolvere il problema della cronicità: se in questo progetto di estensione della sussidiarietà intendono includere la privatizzazione della Rsa di Codogno, allora troveranno la nostra ferma opposizione». Polemico sull’iniziativa anche il consigliere regionale di opposizione Gianfranco Concordati. «Non ho partecipato neanche - dice -: era evidente che l’iniziativa aveva le caratteristiche di una passerella elettorale e che non c’era spazio per il dibattito. Sarebbe stato utile, invece, anche per gli assessori regionali, ascoltare l’intervento al tavolo del consorzio per i servizi alla persona. Mi hanno detto che a sentire l’intervento di Bresciani erano rimaste, in sala, 40 persone». Critico pure, per lo stesso motivo, anche se tra le righe, il presidente della conferenza dei sindaci Lorenzo Guerini. Quest’ultimo ha fatto capire, durante l’intervento, che «gli attori del settore socio sanitario nel territorio sono molti, devono essere valorizzati e avere tutti pari voce nell’analizzare i problemi».
Condividi su Facebook

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.