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sabato 24 ottobre 2009

La tangenziale di Casale all'ultimo atto

Ieri è stata consegnata tutta la documentazione necessaria agli enti preposti, ma a Zorlesco c’è chi contesta il tracciato. Tangenziale, ultimo atto prima del via. A novembre la conferenza di servizi poi l’approvazione finale.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Andrea Bagatta, 24 ottobre 2009.



Oltre duemila tavole di progetto con tutte le integrazioni necessarie, comprese le ultime richieste riguardanti le mitigazioni dell’impatto ambientale: è stata trasmessa ieri al provveditorato lombardo dei lavori pubblici del ministero e all’Anas la documentazione relativa alla tangenziale di Casale. Nel giro di pochi giorni sarà convocata la conferenza di servizi che metterà attorno a un tavolo, probabilmente entro novembre, tutti gli enti interessati, i quali peraltro sono già stati coinvolti nella fase di stesura del progetto stesso, ciascuno per le parti di propria competenza. La conferenza di servizi è l’ultimo passaggio burocratico prima del via libera finale e dovrebbe durare 180 giorni, sei mesi circa. Al termine, potrà partire la procedura di gara che dovrebbe essere espletata nell’autunno 2010 con la formula dell’appalto integrato. Questa soluzione garantirà un risparmio di tempo perché appalto ed elaborazione del progetto esecutivo saranno affidati contestualmente. Di recente, infine, lo stesso presidente Anas Pietro Ciucci ha ribadito la disponibilità delle risorse economiche e la priorità dell’opera. La stima dei costi della tangenziale di Casale è superiore ai 90 milioni di euro.Tecnicamente il tracciato individuato parte dal cavalcavia di Zorlesco e aggira l’abitato della frazione e poi quello di Casale come una grande parentesi collocata a ovest, intersecando le strade di collegamento tra Zorlesco e Brembio e tra Zorlesco e la strada provinciale 234, aggirando alle spalle il centro sportivo di Casale e il quartiere Ducatona ,e congiungendosi di nuovo alla via Emilia all’altezza dell’Hotel Mondial. Per tutta la lunghezza, 8 chilometri, la strada sarà a doppia carreggiata, ciascuna a due corsie, e oltre ai raccordi di inizio e fine variante prevede tre innesti sulla viabilità ordinaria esistente, il primo all’altezza dell’attuale svincolo della via Emilia per la strada provinciale 22 per Terranova de’ Passerini, con un lungo raccordo che condurrà fino in zona di Cascina Borasca, il secondo sulla Mantovana all’altezza della rotatoria cieca nei pressi di Coste Fagioli, e il terzo alle spalle dell’ospedale.
Proprio il tracciato è contestato dai commercianti di Zorlesco che ne chiedono una variazione perché temono l’isolamento della frazione: l’unico collegamento viario oltre all’attuale via Emilia sarà la bretella prevista a nord della frazione che riporterà sulla strada per Brembio.«Non è possibile rivedere oggi il progetto perché ci sarebbe il rischio di bloccare l’iter amministrativo - dice il sindaco Flavio Parmesani -. Vigileremo per evitare sorprese in questi ultimi passaggi, e intanto cercheremo di capire, anche insieme al consiglio di frazione, se le richieste potranno essere accolte in sede di conferenza di servizi».Una soluzione ulteriore è quella invece prospettata dalla Provincia di Lodi, che teme di allungare i tempi con ogni richiesta ulteriore. «Il comune ci ha già sottoposto la questione, ma a nostro avviso non deve essere trattata in conferenza di servizi ma nella stesura del prossimo piano di governo del territorio - spiega l’assessore provinciale ai lavori pubblici Nancy Capezzera -. La gente deve capire che ora è troppo importante mandare avanti l’iter amministrativo. Eventualmente sarà possibile intervenire dopo con una variante d’opera, una volta conclusa la fase amministrativa».
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