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sabato 24 ottobre 2009

Ahmed Lotfi tornerà a casa

Secugnago - Il 37enne immigrato risiedeva a Somaglia in casa del fratello ed era arrivato nel nostro Paese tre anni fa. La comunità marocchina piange Ahmed. Tornerà nella patria d’origine la salma dell’uomo travolto dal treno.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Paola Arensi, 24 ottobre 2009.

Secugnago - Ahmed Lotfi tornerà a casa. Il 37enne marocchino residente a Somaglia investito da un treno merci sui binari della stazione di Secugnago riposerà nel proprio Paese d’origine. Il ragazzo, senza moglie né figli, è immigrato tre anni fa. Si tratta di uno straniero che nel Lodigiano si era perfettamente integrato. In questi mesi Ahmed aveva beneficiato della recente sanatoria. Sarebbe stato il fratello, residente a Somaglia con la famiglia, ad aiutarlo a rimanere in Italia una volta scaduto il permesso di soggiorno, assumendolo come operatore domestico e quindi regolarizzando la sua posizione. In seguito all’incidente avuto con il treno merci 50277 diretto a Piacenza, Ahmed è stato riconosciuto grazie al passaporto che teneva in una borsa. Anche se il riconoscimento ufficiale è previsto per questa mattina presso la camera mortuaria di Codogno. In questi giorni, mentre il suo corpo è a disposizione della magistratura per le pratiche di rito, la comunità marocchina della Bassa lodigiana prega per lui dimostrando grande solidarietà al fratello. Quando le autorità giudiziarie lo autorizzeranno e come vuole la religione islamica, la salma del marocchino sarà preparata con appositi unguenti. Questa terribile vicenda ha addolorato tanti conoscenti del giovane. Molti di loro sono compaesani immigrati come Lotfi in cerca di lavoro e fortuna. Il 37enne, nato nella città marocchina di El Youssoufia, lascia numerosi fratelli e sorelle. Oltre al congiunto “lodigiano”, un suo parente risiederebbe in Spagna mentre gli altri vivrebbero nella terra d’origine con gli anziani genitori. Ieri il fratello di Somaglia ha preferito non dire nulla sulla tragedia, il dolore era troppo forte. Questa mattina alle 10.30 il medico legale dell’ospedale di Codogno eseguirà la visita autoptica. Successivamente la salma potrebbe già essere affidata ai famigliari che, con l’aiuto del presidente dell’associazione casalese “Dialogo” El Mardadi Abdelkarim, predisporranno le pratiche per il rimpatrio.
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