Dalle Agenzie - Asca, 28 ottobre 2009.
Il rimborso ai Comuni di 710 milioni di euro, annunciato ieri dal Sottosegretario all'Interno Michelino Davico, è relativo all'Ici degli ex fabbricati rurali e riguardano l'anno 2008. Lo sottolinea in una nota l'Anci, spiegando che in sostanza, il collegato fiscale alla manovra 2007 aveva tagliato trasferimenti ai Comuni per 783 milioni di euro, prevedendo che questa sarebbe stata l'entrata che i Comuni avrebbero incassato in conseguenza delle nuove norme che restringevano i requisiti per definire la "ruralità"' di un immobile, necessaria per garantire l'esenzione dal pagamento dell'Ici.
La realtà è stata un'altra. Le entrate effettive si sono fermate a quota 73 milioni. I 710 milioni ai quali ha fatto riferimento il Sottosegretario Davico rappresentano dunque la restituzione di fondi che avrebbero già dovuto essere nelle casse comunali. Così come ad oggi manca ancora la ripartizione, e la data di erogazione, degli 820 milioni previsti per il 2009 (con identiche motivazioni, ma quantificazione maggiorata) dallo stesso collegato fiscale, e che non sono stati trasferiti ai Comuni nel 2009.
Altra partita è invece quella del rimborso ai Comuni delle mancate entrate conseguenti alla abolizione dell'Ici sulla prima casa. Su questo fronte mancano all'appello circa 536 milioni di euro per il 2008 e 796 milioni a partire dal 2009.
Anche in questo caso, come nei precedenti, non si tratta di fondi aggiuntivi per i Comuni, ma della restituzione alle amministrazioni locali di fondi propri - già iscritti nei bilanci - dei Comuni, trattenuti dallo Stato in conseguenza di stime e valutazioni errate''.
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