Rassegna stampa - Il Cittadino, Lu. Lu., 28 ottobre 2009.
È stata accolta con soddisfazione dall’assessorato comunale alle attività produttive la decisione ufficializzata nei giorni scorsi sul bollettino della Regione Lombardia: il mercato ambulante di Codogno d’ora in avanti potrà fregiarsi del titolo di Mercato storico, vera e propria certificazione d’antichità per l’area mercatale di piazza Cairoli che vanta perfino l’avallo firmato nel 1543 dall’allora imperatore Carlo V. La decisione regionale premia la richiesta che l’assessore al commercio Elena Ardemagni questa primavera aveva inoltrato al Pirellone. La richiesta poggiava su solide fondamenta: i requisiti per ottenere questo prestigioso riconoscimento, infatti, le 140 bancarelle ambulanti di Codogno li possiedono tutti, in primis proprio quello di vantare un curriculum d’attività lungo oltre quattro secoli. Il riconoscimento della Regione dà ora validità a quella richiesta. «Puntavamo molto ad ottenere questo riconoscimento - sottolinea Ardemagni -. Va da sé che la decisione della Regione ci riempie di soddisfazione: questa certificazione d’antichità consegna il giusto valore all’area mercatale cittadina che, con il suo svolgersi il martedì e il venerdì mattina, è da sempre parte integrante della storia di Codogno». Sbagliato, peraltro, limitare la soddisfazione comunale al semplice valore simbolico del riconoscimento. Tutta la vicenda, infatti, apre ad importanti risvolti concreti. Perché una cosa è sicura: il riconoscimento di Mercato storico alza le quotazioni dell’area ambulante. E ne facilita la rincorsa ai finanziamenti. Ardemagni conferma: «Il riconoscimento della storicità del mercato di Codogno ci permette di percorrere strade agevolate nella richiesta di finanziamenti. Lo stiamo già facendo - continua -: la Regione ha già aperto un bando da 2 milioni di euro mirato all’erogazione di finanziamenti per la riqualificazione delle aree mercatali. Stiamo verificando la possibilità di inserirci in corsa in questa preziosa occasione di contributo». L’assessore Ardemagni ricorda l’impegno di tutta la struttura comunale nell’arrivare ad ottenere questa prestigiosa certificazione d’antichità. Partito nei primi mesi di quest’anno, il lavoro di ricerca storica per supportare la richiesta a favore del mercato di Codogno aveva visto in prima fila il responsabile dei servizi fiere e mercati Emilio Pezzi, bravissimo nel coordinare le ricerche richieste ai funzionari comunali dell’archivio e protocollo, dell’ufficio tecnico, della biblioteca. L’iniziativa era stata portata avanti anche con l’interessamento dell’Ascom territoriale.
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