Rassegna stampa - Il Cittadino, Andrea Bagatta, 28 ottobre 2009.
Sui cartelli stradali della via Emilia compaiono strani fori che qualcuno associa a colpi d’arma da fuoco. Per i carabinieri però non c’è nessun allarme: non colpi d’arma da fuoco o ad aria compressa, ma buchi da attrezzi di carpenteria. Ma chi e perché farebbe questo? I segni bianchi della vernice tolta in prossimità del foro si notano bene sui cartelli blu con le indicazioni stradali. Percorrendo la via Emilia in direzione nord, da Guardamiglio a Casale, i cartelli stradali sul ciglio destro della strada presentano chi quattro, chi sei, chi dodici fori e anche di più, tutti di piccole dimensioni. Alla fine se ne contano circa un centinaio circa. «Li ho notati almeno un mese fa - dice il casalese che per primo ha fatto la segnalazione -. Sono molto ben visibili anche a occhio nudo passando in auto per la via Emilia. Sembrano proprio colpi d’arma da fuoco, come sparati da una pistola». A un sopralluogo veloce il riscontro è immediato: basta guardare i cartelli stradali posizionati lungo la via Emilia nel tratto a doppia carreggiata, da Guardamiglio verso Casale, e i fori balzano subito all’occhio. In alcuni casi attorno al foro è sparita molta vernice in altri invece il buco sembra fatto con precisione, alcuni sono in alto, altri in basso, diversi sono allineati. Impossibile però per persone non esperte stabilire di che cosa si tratti. Certo sembra strano che eventuali colpi d’arma da fuoco non siano stati né sentiti né notati da nessuno su una delle vie più trafficate d’Italia. Tuttavia, i carabinieri del comando di Codogno assicurano di non aver mai ricevuto segnalazioni al riguardo. Diverso sarebbe il caso di colpi sparati con armi ad aria compressa, che danno luogo a un tonfo sordo che può essere sentito solo nelle vicinanze. In realtà, per i carabinieri non si tratta né di un caso né dell’altro. I fori infatti sarebbero troppo numerosi e presenterebbero dei tagli troppo precisi e regolari, con una forma non compatibile a quella dei colpi d’arma da fuoco, soprattutto sul lato d’uscita che è liscio e dovrebbe invece essere irregolare, con i denti prodotti dal metallo piegato dal colpo. In diversi casi poi i buchi sarebbero allineati con precisione, e non avrebbero alcun segno di bruciatura. La conclusione è che non sono riconducibili a colpi d’armi da fuoco. Anzi, per alcuni potrebbe trattarsi dell’effetto proiettile di sassi, colpiti dai camion in transito e quindi lanciati ad alta velocità sui segnali stradali. In altri casi, sarebbe opera di un attrezzo da carpentiere, probabilmente una fresa. Rimane da capire chi e perché avrebbe mai dovuto fresare i cartelli della segnaletica stradale della via Emilia.
Il fenomeno è sempre esistito anche in altre zone ed è riconducibile, come ipotizzato, ai sassi sollevati dai grossi automezzi. [nostra annotazione]
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