Sul piatto 80mila euro per garantire la nuova stagione, soddisfatto l’esecutivo: «È stato difficile, ma abbiamo scelto bene». Il “Litta” nuovo gestore del Comunale. Lo storico teatro milanese batte gli altri tre concorrenti in lizza.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Andrea Bagatta, 28 ottobre 2009.
Il nuovo gestore del Teatro Comunale per la stagione 2009-2010 è il Teatro Litta di Milano: si è aggiudicato la gara di lunedì pomeriggio alla quale hanno preso parte quattro concorrenti.
Dopo che il bando di gara pubblica dello scorso agosto era andato deserto, il 10 ottobre è stata avviata la procedura negoziata con l’invio delle lettere invito ad alcune aziende del settore culturale. Il 20 ottobre scorso è stata inviata a tutti i partecipanti l’informazione della disponibilità di finanziamenti aggiuntivi rispetto a quelli indicati nel bando. La base per la procedura, infatti, è stata fornita dallo stesso testo di bando dell’estate scorsa, che prevedeva un contributo comunale di 35 mila euro per lo svolgimento dell’attività. A quella cifra, però, sono stati aggiunti in seguito altri 35 mila euro provenienti dalla Fondazione della Banca Popolare di Lodi e altri 10 mila euro arrivati da privati, dalla società Copra in sede di rinnovo dell’appalto del servizio di mensa scolastica. Le imprese culturali invitate a partecipare sono state otto, e alla fine le offerte ricevute sono risultate quattro. La commissione ha valutato prima gli aspetti tecnici di gara, quindi è passata a valutare l’offerta dei contenuti e infine quella economica, assegnando un punteggio per ogni caratteristica.
La prima offerta a essere stata esclusa, senza nemmeno la valutazione dei contenuti, è stata quella della società Teatron Srl di Milano perché i documenti non erano inseriti correttamente nei plichi come richiesto dal bando. Dietro la Teatron Srl c’è l’attore e regista Eugenio De Giorgi, direttore del Teatro Olmetto di Milano, questa stagione chiuso per ristrutturazione. Nel prosieguo della gara è stata quindi fermata l’offerta di Giuseppina Russo per non aver raggiunto il punteggio minimo rispetto al progetto tecnico-operativo. Giuseppina Russo rappresenta l’associazione no profit milanese “La compagnia del bel canto” che riunisce cantanti lirici e strumentisti. Quindi la terza esclusione è arrivata per il Contato del Canavese, che non ha raggiunto il punteggio minimo necessario per la programmazione dell’attività artistica, culturale e ricreativa. Il Contato del Canavese è un’associazione di Ivrea operativa da quasi 15 anni nella direzione artistica e programmazione di teatri piemontesi. L’unica offerta a essere arrivata fino in fondo senza carenze nel progetto tecnico o nella programmazione artistica è stata appunto quella del Teatro Litta di Milano, che ha offerto un canone annuo di 2400 euro più iva e si è guadagnata molti punti in particolare nella programmazione teatrale e del cinema.
«È stata un’assegnazione difficile, non solo per colpa nostra - dice l’assessore alla cultura Giuseppe Passerini -. Abbiamo lavorato molto, con rapporti trasparenti e subendo tante, giuste pressioni da parte della gente, che vuole un teatro all’altezza di quello che ha avuto in questi anni. Siamo molto soddisfatti e pensiamo di aver dato alla città un ottimo gestore».
Cinema d’essai fra un mese, prosa fra due: nel segno della qualità il cartellone di Casale.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Andrea Bagatta, 26 ottobre 2009.
Il cinema entro la fine di novembre, il teatro per la fine dell’anno: sono questi gli obiettivi a cui punta ora l’amministrazione comunale, e al Teatro Litta di Milano già ieri erano al lavoro per presentare quanto prima il cartellone della stagione. «Un compito non facile, visto che di solito le stagioni si fanno a giugno e che dobbiamo lavorare in emergenza e recuperare il tempo perduto - dice Monica Gattini che si occupa delle relazioni istituzionali del Litta -. Tuttavia crediamo molto all’idea di servizio pubblico per il teatro, e per questo abbiamo voluto partecipare al bando di Casale, visto che era a rischio la continuità dell’offerta culturale in città». E che il Teatro Litta sia un teatro di servizio pubblico è testimoniato anche dalla sua storia degli ultimi anni. Con sede all’interno del palazzo nobiliare Arese Litta, costruito tra il XVII e il XVIII secolo, è il più antico teatro ancora in attività a Milano. Oggi è una struttura pubblica, gestito in convenzione da privati che lo hanno preso, ristrutturato e fatto crescere sia nell’offerta culturale sia nel rapporto con il pubblico, nell’ultima stagione in aumento del 20 per cento.
«Ma da parte nostra non c’è intenzione di venire da Milano a dettare legge su Casale - spiega Monica Gattini -. Vogliamo lavorare con l’amministrazione per costruire una proposta adeguata, con titoli seri tanto per la parte di teatro quanto per quella di cinema. Anche rispetto ai lavoratori, cercheremo di valorizzare le figure che già operavano nel teatro Comunale». Nessuna anticipazione arriva sulla possibile composizione del cartellone, per il quale dal Litta si limitano a osservare che sarà varia e composita come da bando. «È stata data risposta alle indicazioni presenti nel bando rispetto alla stagione teatrale, al cinema, alla musica - conclude Monica Gattini - Avremo anche la collaborazione del cinema Anteo di Milano, che è una garanzia sulla programmazione cinematografica, e se ci saranno risorse aggiuntive programmeremo una stagione per i ragazzi. A Milano siamo teatro stabile per la stagione di prosa adulti, ma abbiamo sempre diverse iniziative per i più giovani, e così vorremmo fare anche a Casale».
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