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giovedì 1 ottobre 2009

Lavoro c'è ma non per i cassintegrati

Casalpusterlengo - «Subito il reintegro in Lever, il lavoro c’è ed è fin troppo».
Rassegna stampa - Il Cittadino, Andrea Bagatta, 1 ottobre 2009.

«Il lavoro in Lever c’è, e gli operai sono sotto tensione per tenere dietro ai ritmi produttivi: per questo chiediamo l’immediato reintegro dei cassintegrati sul posto di lavoro». Dopo le polemiche dei giorni scorsi sul mancato ricollocamento di alcuni lavoratori al nuovo supermercato Famila di Casale, a uscire allo scoperto ora è la Confederazione Unitaria di Base, che critica la strategia della Rsu tesa a garantire un posto di lavoro ai cassintegrati anche fuori dallo stabilimento Lever.
«In un incontro in Lever, un dirigente del personale ha candidamente ammesso che la produzione è aumentata, che si fa fatica a tenere il ritmo ma che si vuole continuare con i dipendenti rimasti, senza alcuna ipotesi di reintegro dei cassintegrati - dice Vittorio Susani, segretario di categoria della Cub, dipendente Lever e uno dei 170 lavoratori in esubero -. La rappresentanza sindacale unitaria deve preoccuparsi di questo e darsi da fare per farci tornare nello stabilimento, visto che il lavoro c’è». La Cub racconta di lavoratori a cui sarebbero state negate ore di permesso perché la loro assenza avrebbe bloccato la produzione e dipendenti a cui sarebbero state affidate mansioni doppie, probabilmente operai specializzati in manutenzione messi anche sulle linee. Ma a fronte di questo giro di vite sulla produttività, nulla si muove per i quasi 90 rimasti in cassa integrazione. Un’ottantina dei 170 esuberi, infatti, accogliendo le proposte di incentivo all’esodo sono già entrati in mobilità, e alcuni di essi hanno anche già trovato altri posti di lavoro, in particolare all’Arvedi di Cremona, che avrebbe assorbito diverse unità. «Se nonostante l’aumento di lavoro non si possono reintegrare i cassintegrati, allora siamo solo licenziati - si chiede Susani -. Invece di fare l’ufficio di collocamento e pensare di piazzare cinque o sei lavoratori al supermercato, i sindacalisti ci aiutino nella battaglia per tornare al posto di lavoro in Lever».
Tra i lavoratori in cassa integrazione, comunque, il malumore è palpabile: oltre alla difficoltà della situazione in sé, c’è malcontento perché alcuni colleghi di stabilimento in età prepensionabile non lasciano il posto di lavoro e perché l’attività di ricollocazione professionale affidato alla ditta specializzata DBM sarebbe inadeguata, con troppa lentezza nel definire i profili dei cassintegrati e scarsa conoscenza del territorio e delle sue possibilità lavorative.
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