Rassegna stampa - Il Cittadino, Andrea Bagatta, 1 ottobre 2009.
Controlli a raffica per i cittadini stranieri, applicazione della nuova normativa nazionale sulle presenze irregolari e primi verbali e denunce per l’inosservanza delle ordinanze del sindaco su sicurezza, decoro pubblico e convivenza civile: da quando insediata, la nuova giunta di centrodestra ha chiesto un cambio di passo alla polizia locale per i problemi legati all’immigrazione extracomunitaria. Oltre ai normali e continui controlli avvenuti per strada sia in pattugliamento a piedi sia in auto, sono stati intensificati i controlli degli immobili soggetti a notevole ricambio abitativo. Gli interventi sono stati effettuati dal comando di polizia locale in collaborazione con carabinieri, guardia di finanza e questura, ciascuno per le rispettive competenze. «I controlli continuano con regolarità, tutti i giorni, sia sulla base delle segnalazioni che ci arrivano numerose sia per iniziativa propria - dice il sindaco Flavio Parmesani -. Oltre al necessario rispetto delle regole da parte di tutti, queste continue verifiche sono importanti anche nell’ottica di una migliore conoscenza e conseguentemente di una migliore gestione del fenomeno migratorio».
Codogno. Altri cinque clandestini assolti dal giudice.
Rassegna stampa - Il Cittadino, 1 ottobre 2009.
Ieri a Codogno innanzi al giudice di pace la seconda tornata di immigrati arrestati nel mese di agosto per il nuovo reato di clandestinità previsto dal “pacchetto sicurezza” di luglio. In tutto 7 nordafricani, nessuno dei quali è comparso in aula davanti al giudice Giovanni Giuffrida, ma è stata pronunciata solamente una condanna, all’ammenda minima di 5mila euro, a carico di uno straniero che si era ritrovato irregolare in Italia dopo che gli era stata rifiutata un’istanza di asilo politico. «Quest’uomo ha potuto essere processato e condannato in base all’articolo 10 bis in quanto non era mai stato formalizzato a suo carico il provvedimento di espulsione - spiega il difensore d’ufficio Fabio Daprati di Lodi -: resta il criterio che chi è ritenuto responsabile di violazioni, penalmente più gravi, della legge Bossi-Fini deve essere giudicato per queste, e non per il solo reato di clandestinità». Altri tre nordafricani assistiti da Daprati sono stati assolti, così come altri due immigrati assistiti da difensori diversi. In alcuni casi si tratta di persone che avevano fornito generalità diverse, cambiando anche nazionalità (in un caso un sedicente egiziano che si era detto, nei vari controlli subiti negli anni, anche iraniano e palestinese) e che comunque sono stati assolti “perché il fatto non sussiste” in quanto inottemperanti a decreti di espulsione. C’è stata anche un’udienza rinviata, per il caso di un extraCee che aveva chiesto la sanatoria sostenendo di essere già da prima del mese di maggio al lavoro come badante. La sanatoria prevede la sospensione di giudizi e procedimenti amministrativi fino a valutazione della domanda.
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