Stranieri, la Lega nord adesso chiede i fatti.
Rassegna stampa - Il Cittadino, 23 settembre 2009.
Stranieri residenti in città: la Lega torna ad alzare la voce con i propri alleati. E lo fa ribadendo la necessità di un vero e proprio “pugno di ferro” sul rilascio dei certificati di residenza a persone di nazionalità straniera. Marocchini o romeni che si sia (ovvero stranieri extracomunitari oppure comunitari), la sostanza per il Carroccio è una sola: si diventa residenti a Codogno solo se si dimostra di possedere una soglia minima di reddito economico (fissata a 5mila euro annui, da alzare a 10mila se con familiare a carico) e un alloggio abitativo decoroso per spazi e condizioni igieniche. Ai funzionari comunali queste direttive erano state già date nel 2006, su esplicita comunicazione del sindaco Emanuele Dossena. Sempre queste stesse direttive erano poi state rimarcate all’inizio del mese settembre, nella discussione sul tema della sicurezza avuta assieme agli alleati del Popolo della libertà. Adesso su questo stesso tasto la Lega non vuole più lassismo. «Direttive ed impegni verbali non ci bastano più - incalza il commissario cittadino della Lega nord Andrea Negri -. Adesso vogliamo i fatti». L’alzata di scudi del Carroccio arriva all’indomani della assemblea che, nella sede leghista di via Mazzini, lunedì sera ha visto riuniti gli Stati generali del partito di Bossi, segretario provinciale Guido Guidesi in testa. Tra le tante considerazioni emerse dall’incontro, un’unica certezza: «La Lega a Codogno c’è ed è assolutamente intenzionata a portare avanti quelle questioni di principio che sono il nostro cavallo di battaglia e per cui i cittadini ci hanno votato - rimarca Negri -. L’iniziativa sulla residenza è una di queste. Sono state fatte promesse ai cittadini. Adesso è ora di mantenerle». In che modo è presto detto: far sì che le direttive già date dal sindaco nel 2006 vengano nella realtà davvero applicate, «soprattutto per i cittadini comunitari - incalza al proposito Negri -. Proprio per la libera circolazione tra gli stati della Comunità europea, spesso è proprio su queste persone che si limitano controlli e verifiche». D’ora in avanti, per la Lega, non deve essere più così. E per rendere più efficace il giro di vite, i lumbard fanno sapere agli alleati del centrodestra la loro prossima mossa: «Chiederemo delle verifiche sui certificati di residenza rilasciati in questi anni a cittadini stranieri - informa Negri -. Proprio per controllare che ogni concessione di residenza sia stata data in conformità ai criteri di reddito ed abitazione indicati dalla direttiva del sindaco. Lo diciamo chiaro: non diventa cittadino residente a Codogno il primo che passa per la strada e che potrà poi godere di contributi ed agevolazioni - conclude Negri -. Sappiano tutti che su questo fronte non indietreggiamo di un passo».
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