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mercoledì 19 agosto 2009

Alcuni numeri di ieri

Contratti: in 13 milioni attendono rinnovo, primi i metalmeccanici.
Fuga di capitali: evasi redditi per 3,3 mld.
Dalle agenzie di ieri - Agi, Asca.

Sono quasi 13 milioni i lavoratori italiani che attendono il rinnovo del contratto di lavoro. Tredici milioni (12,7 per l'esattezza), appartenenti a 11 categorie, del pubblico e del privato, che a partire dal prossimo autunno attenderanno l'esito delle trattative sindacali che si svolgeranno su piattaforme separate dopo l'accordo sul nuovo modello rifiutato dalla Cgil.
Primi fra tutti saranno i metalmeccanici, 1,3 milioni di lavoratori che, dal prossimo 31 dicembre, saranno senza contratto. La trattativa vera e propria inizierà il prossimo 10 settembre, dopo un primo incontro svoltosi nel mese di luglio. Ma ad essere coinvolti saranno, tra gli altri, anche i lavoratori del settore statale (3,3 milioni), dell'edilizia (2,5 milioni), dell'agroindustria (1,8 milioni) e della scuola e università (2 milioni).
Ecco i lavoratori, settore per settore: MECCANICI: 1.342.000 lavoratori con il contratto che scade il 31 dicembre 2009; FUNZIONE PUBBLICA: 3,3 milioni di lavoratori; EDILI: 2.565.000 lavoratori, per la maggior parte il contratto scade il 31 dicembre 2009; SCUOLA E UNIVERSITÀ: 1.198.181 lavoratori di scuola e università, il contratto scade il 31 dicembre 2009; AGROINDUSTRIA: 1.880.000 lavoratori con il contratto scaduto a maggio; CHIMICI: 622.500 lavoratori, per la maggior parte il contratto scade il 31 dicembre 2009; TESSILI: 200mila lavoratori, per la maggior parte il contratto è scaduto il 31 dicembre 2008; COMUNICAZIONI: 383mila lavoratori; COMMERCIO: 225mila lavoratori, per la maggior parte il contratto è scaduto il 31 dicembre 2008; BANCARI: 46mila lavoratori delle assicurazioni, il contratto scade il 31 dicembre 2009; TRASPORTO: 950mila lavoratori, per gli addetti della mobilità il contratto è scaduto a fine 2007.

Sono oltre 5.690 le indagini, le verifiche e i controlli conclusi dalla Guardia di Finanza dall'inizio dell'anno (periodo gennaio/luglio 2009) contro l'evasione e le frodi fiscali di rilievo internazionale e i trasferimenti illeciti di capitale oltre confine. 1,8 miliardi è l'Iva evasa a seguito di frodi scoperte dalla Guardia di Finanza nelle indagini su triangolazioni commerciali per evadere l'Iva ricorrendo a società cartiere e fatture per operazioni inesistenti, con 3.557 soggetti denunciati, pari al 17% in più dello scorso anno, mentre a 3,3, miliardi di euro ammonta la cifra dei redditi evasi constatata dalla Guardia di Finanza a seguito delle investigazioni sulle altre operazioni evasive ed elusive con risvolti "oltre confine". Di quest'ultimo valore, oltre 600 milioni di euro sono stati trovati a soggetti e imprese che, per sfuggire al fisco, avevano falsamente localizzato la propria residenza o la sede della propria attività all'estero, mentre 1,1 miliardi di euro è stato scovato nelle transazioni e nelle operazioni finanziarie con i paradisi fiscali ed altri 1,6 miliardi nelle stabili organizzazioni di imprese estere operanti in Italia non dichiarando nulla al fisco. Si tratta di valori in linea con i risultati del corrispondente periodo del 2008, che si è chiuso in questi settori con i risultati più alti di sempre. 396 milioni di euro, già superiore a tutto il 2008, è l'ammontare dei titoli e della valuta sequestrati in occasione dei controlli sui movimenti di capitale effettuati al confine in collaborazione con l'Agenzia delle Dogane, che hanno altresì permesso di verbalizzare 1.185 soggetti sorpresi a portare al seguito denaro o titoli per valori superiori a 10.000 euro all'atto dell'attraversamento della frontiera.
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